E successivamente anche sul glande

Buongiorno, come da titolo vorrei esporre il mio problema.
Nel novembre scorso mi sono comparse delle macchie bianche sulla parte interna del prepuzio, e successivamente anche sul glande. Inizialmente non mi sono preoccupato molto, anche perchè fuori italia, successivamente mi sono rivolto al mio medico di famiglia e, solamente osservando (quindi senza fare esami, biopsia o utilizzo di "luci varie") mi ha detto che era candida. Mi ha prescritto pevaryl crema e per bocca.
La cura non mi ha mostrato ne un singolo miglioramento.
Allora ho fissato un appuntamento da un dermatologo, e oggi stesso ho avuto la visita. Era una dottoressa, e la sua diagnosi è di vitiligine, quindi mi ha prescritto esami sopratutto per la tiroide (e poi ne ha aggiunti non so quanti). Anche questa dottoressa mi ha fatto una diagnosi senza utilizzare ne luci (ha detto che al momento non aveva una luce di wood) ne altro: semplicemente osservando.
Sarei interessato a un vostro giudizi, dottori.
Prima di postare quì, ho (come sempre leggo nelle risposte ad altri utenti) preferito una diagnosi da un dermatologo.
Per rendere l'idea, l'immagine: http://www.lapelle.it/dermatologia/images/balanopostite_irritativa.gif mi ricorda la mia situazione, sopratutto per le pieghe sul glande. Le macchie rosse che si vedono nella foto non sono presenti nel mio caso.
Le mie preoccupazioni sono "Lichen sclerosus" e "balanopostiti".
Per di più internet non aiuta per niente: non mi fido della diagnosi fatta dalla dottoressa, dopo aver letto ed osservato testi e immagini in internet. La dottoressa ha detto di non preoccuparmi, ma lei, cosa ha fatto per non farmi preoccupare? NIENTE!! 5 minuti di visita per prescrivere esami e integratori.
Scusate lo sfogo ma sinceramente sono un pò deluso.
Spero in un vostro giudizio, rendendomi conto della difficoltà/impossibilità.
[#1]
Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
mi rendo conto che la sua è una delusione molto basata su un punto di vista umano, tenuto conto delle sue aspettative e del suo vissuto in rapporto ad un problema in una zona molto "importante". Sicuramente io in questo campo ritengo sia meglio un uomo, non certo perchè un medico donna non sia in grado, tutt'altro, ma proprio perchè il paziente con un uomo tende ad avere maggiore empatia, forse per un inconscio spirito cameratesco, chissà. Ciò detto, però, se la collega ha fatto tale diagnosi e le ha poi scritto gli esami, parrebbe essersi comportata in maniera coerente, per cui io le consiglierei, in primisi di effettuarli. Poi, se non è convinto della diagnosi scelga un altro specialista dermatologo, magari esperto in malattie veneree e patologia genitale. Quando viene a mancare la necessaria fiducia che deve essere alla base del rapporto medico paziente è meglio cambiare. Questo lo dico anche ai miei pazienti quando li vedo incerti o come mi mettessero sotto esame.
CI tenga comunque informati.

Cari saluti

Mocci

Luigi Mocci MD

[#2]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
gentile utente,

le sue preoccupazioni sono fondate, rispetto alla descrizione che fa del suo caso: approfitti della situazione e non perda l'occasione di produrre la sua visita dematovenereologica se i dubbi permangono per chiarire definitivamente la sua situazione, che comunque è già stata diagnosticata.

carissimi saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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