Fattore di von willebrand

Gentili dottori
vengo a porvi un quesito che mi assilla.
Nell'ultimo anno ho vissuto per due volte la terribile esperienza di un aborto ritenuto (però sono mamma di due bambini, avuti quando avevo 30 anni circa!)
Prima di questi due eventi nefasti non ne avevo avuti altri e ora ho 40 anni.
Da quando ho 20 anni so che ho una forma lieve di von Willebrand. I valori che mi avevano trovato erano i seguenti:
PT 0.99 ratio inf. 1.15;
APTT 1.09 ratio inf. 1.15
Fattore VIII (C) 79 rif. 70 - 150
Fattore VIII (Ag) 60 rif. 50 - 160
Fattore vWF:RiCof 50 rif. 58 - 166
Fattore XII 83 rif. 70 - 150

Questi valori li ho avuti nel 2006, quindi cinque anni fa, in seguito a un ricontrollo.
Quello che mi era stato detto è che non è una patologia grave per la salute, e che in genere tende a scomparire con l'età...
Ora mi chiedo. E' possibile che questa patologia sia sparita e invece abbia qualche altra patologia contraria, che la bilancia (tipo quella legata al fattore di Leiden, e che causa aborti prococi) che magari, al contario, tende a diventare più evidente con l'età?
Sto cercando di farmi una ragione degli aborti, in particolare cercare di capire se devo davvero dire: è solo perché ormai sono vecchia, Magari potrei fare qualche accertamente in più, e ho pensato di chiedere a voi che magari di come si comportano le varie componenti del sangue nel tempo e alle diverse età ve ne intendete... Percvhé quello che so io è che non è vero che la nostra salute è determinata alla nascita e per sempre. Ad esempio alcune patologie autoimmuni possono venir furoi anche molto dopo.
Aggiungo che un mio cugino, è morto a 8 anni di leucemia acuta e da piccolino aveva i miei stessi problemi: frequenti epistassi nasale. Anche mia nonna, madre di mio padre che mi ha passato il von Willebrand era così, ma anche da anziana. E' morta a 84 anni nel 1987, e non sappiamo neanche di cosa... era sempre molto stanca e perdeva sempre questo sangue da naso, ma non le era mai stata diagnosticato niente (è morta all'ospedale spegendosi come una candela e serenamente) se non che era anziana... Chissà, magari adesso le troverebbero una leucemia.
Secondo voi ha senso che faccia accertamenti anche circa i fattori della coagulazione o come mi dice il mio medico di base, meglio prima cercare altrove?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
E' un forma lieve di VW . Potrebbe fare uno screenong completo della coagulazione, per maggiore sicurezza: gli esami sono questi:

PT, PTT, FIB attività, AT III attività, PROT. C , PROT. S, APC Resistance, LAC, ANTICORPI ANTI CARDIOLIPINA ( Ig G , Ig M ) , CONTA PIASTRINE ANTICORPI ANTI BETA 2 GLICOPROTEINA I ( Ig G e Ig M ), Mutazione r506q ( Fattore V Leiden ), Mutazione G20210A ( Protrombina ), OMOCISTEINA, Mutazione MTHFR C 677T, PAI -1 4G/5G, Fattore VIII

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Questa sua risposta sta a significare, che come sospettavo (e contariamente a quanto pensano il mio ginecologo e il mio medico di base) non è questo lieve deficit di von Willebrand che può proteggermi da altre patologie che potrei avere, fluidificandomi il sangue e agendo come un'aspirina. Ossia potrei anche avere in concomitanza una propensione a sviluppare trombi, non si può assolutamente escludere e quindi dovrei stare attenta.
E non posso neanche dire che solo perché ho il gruppo sanguigno 0 ho meno probabilità di andare incontro a eventi quali trombosi o infarti. Perché i miei medici mi hanno detto anche questo...
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Le patologie di tipo genetico , come il vW, non spariscono nel tempo, proprio perchè genetiche; quello che lo voglio dire è che per avere un quadro completo occorre fare tutte quelle analisi di screening che le ho citato. E poi, dirà lei ? Poi se tutto sarà a posto potrà stare tranquilla, perchè, vede, se la forma di vW che lei ha è del tipo 1, ritengo sia così , visto il lieve deficit, che è la forma più frequente , questa non richiede trattamenti perchè la funzione coagulativa rimane nella norma , al massimo si può prendere in considerazione un trattamento in caso di interventi chirurgici o estrazioni dentali. Qualora,invece, il quadro di screening trombofilico presentasse anomalie si potrebbe valutare qualche terapia ma tenendo bene in conto che avere qualche fattore mutato non significa CERTEZZA di andare incontro a fatti trombotici ma soltanto eventuale maggiore predisposizione.