Dubbio su globuli bianchi elevati

Salve, sono una ragazza di 21 anni.
Premetto che qualche anno fa mi è stata diagnosticata una tiroidite di hashimoto e da dicembre scorso, dopo mesi di sofferenza, ho scoperto di avere una forte intolleranza al lattosio.
Effettuando uno dei miei soliti controlli per monitorare i valori tiroidei (non assumo medicinali in quanto per ora è sotto controllo) la dottoressa del centro analisi mi ha fatto notare un aumento dei globuli bianchi (10, 7/4. 0-10) e dei linfociti (4, 5/0. 6-3.
5).
La dottoressa, così come anche il medico di base, mi chiedono se avessi avuto mal di gola o qualche infiammazione delle vie urinarie in quel periodo, ma non avendo avuto nulla del genere mi fanno ripetere le analisi.
Il tutto avviene in coincidenza con la scoperta dell'intolleranza e, dopo aver eliminato del tutto il lattosio dalla mia dieta, ripeto le analisi che, stavolta, mostrano i suddetti valori rientrati nella norma.
A giugno ho ripetuto le mie analisi di routine per i valori tiroidei, che rimangono stabili a differenza dei globuli bianchi, che sono risaliti.
A giugno i valori dei bianchi sono 12, 9/4. 0-10.
0 e i linfociti 4, 9/0. 6-3.
5.
Anche stavolta non riesco a spiegarmi la causa, non avendo avuto alcun tipo di infiammazione o infezione e avendo continuato in questi mesi a non assumere lattosio.
Io e la mia dottoressa di base iniziamo a pensare che il motivo possa essere la tiroide così vado a visita da ben due dottori diversi che mi rassicurano dicendo che sono una ragazza in forma e che sarebbe potuta essere la tiroide se fossero aumentati soltanto i linfociti.

Per scrupolo vado anche da un cardiologo, in quanto ultimamente ho avvertito delle forti e frequenti extrasistoli (sapevo già di avere un leggero soffio al cuore ma non mi era mai capitato di avvertirne così forti).
Il dottore, dopo la visita, si sofferma sui valori dei bianchi e dei linfociti consigliandomi di rifare le analisi e di visitare un ematologo.
A fine mese dovrei quindi ripeterle, quali valori dovrei controllare?
Possibile sia un virus e che i vari fastidi che avverto siano ad esso collegati?
Escludendo la tiroide, non riesco a spiegarmi cosa possa essere.
L'unico forte fastidio con cui convivo è appunto un intestino molto delicato che, pur evitando scrupolosamente il lattosio e seguendo una dieta sana, tende facilmente a gonfiarsi e a procurarmi dolori vari (a volte anche dopo aver mangiato pasti non molto abbondanti).
Dopo aver scritto il consulto mi sono ricordata che negli ultimi mesi ho iniziato ad avvertire anche forti dolori al collo, non alla gola ma proprio al collo (quasi come se fossero i muscoli a farmi male). Anche questo sintomo ho pensato fosse una conseguenza dell'ipotiroidismo ma entrambi gli endocrinologi non mi hanno dato risposta.

In attesa di una vostra gentile risposta, mi scuso per la lunghezza della domanda e vi ringrazio per l'attenzione.