La terapia allo radio-iodio come fece mia mamma negli anni 1963 circa

Egr. Dr.
ho 52 anni e dal 1994 soffro di Morbo di Basedow. Questa patologia si è scatenata dopo la mia unica gravidanza avvenuta all'età di 40 anni.
Anche mia mamma era ipertiroidea presumo da sempre, era friulana e molti suoi parenti erano affetti da gozzo tiroideo. Ormai sono più di dieci anni che mi sottopongo a terapie di tapazole.
Alterno momenti di remissione della patologia con altri sempre più aggressivi.
Ora ho danni al cuore e un sospetto Lichen vaginale. Mi hanno prospettato la terapia allo radio-iodio come fece mia mamma negli anni 1963 circa (allora ricordo che dovette bere l'acqua radioattiva). Conosco già quello che accadrà in futuro per esperienza diretta e la cosa che mi fa più paura è la poca chiarezza per quello che sarà il mio domani. Sicuramente devo fare qualcosa per stare meglio ma desidererei sapere al più presto come mi devo comportare con mia figlia che ha quasi 12 anni e non è ancora sviluppata.
Desidero realmente sapere come devo comportarmi dopo la terapia che mi sarà praticata il 12.09.05 e che cosa potrebbe succedermi. Esigo chiarezza!
Ringrazio tanto per quello che mi potrà dire.
Con l'occasione porgo distinti saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013

Gentile Utente 6834,
la terapia radiometabolica viene usata limitatamente nel nostro paese solo nei soggetti, come Lei, limitatamente responsivi alla terapia farmacologica, per infondate paure di effetti radiobiologici sulla propria persona e sugli astanti, paure assolutamente infondate e frutto di campagne diseducative e fuorvianti.
Il radioiodio va impiegato con cura perché, essendo la cellula tiroidea avida di iodio, in essa va a concentrarsi l'elemento radioattivo e su di essa, e solo su di essa, esplica il suo effetto terapeutico; nel morbo di Basedow, si ha una remissione della malattia, e pertanto dei sintomi, in oltre il 75% dei pazienti trattati.
Lo svantaggio può essere che, nel tempo (5-10 anni),il paziente pervenga ad uno stato di ipotiroidismo definitivo, ma questo è uno svantaggio relativo e Le spiego perché:
1-in persone che hanno problemi cardiaci su base tiroidea, questo rappresenta la soluzione migliore, dato che i sintomi scompaiono e la terapia sostitutiva con L-Tiroxina ha tutti i vantaggi della dose monitorata, cioé ben somministrata;
2-proprio la terapia sostitutiva consente un preciso dosaggio dell'ormone tiroideo e l'organismo non è più soggetto alle variazioni di produzione e secrezione ormonali, imposte da fattori interni ed esterni;
3-ha l'enorme vantaggio di evitare la terapia interventistica chirurgica, che comunque, a sua volta, non eviterebbe il susseguente stato di ipotiroidismo, anzi se non ben fatto il "follow-up" procurerebbe la formazione di gozzo.
Il trattamento radiobiologico è innocuo; va evitata una eventuale gravidanza nei 12 mesi dopo la terapia, ma questa è l'unica precauzione.
Abbiamo già sprecato una occasione per l'Italia, grazie ad uno scellerato referendum sul nucleare, La prego non conviviamo con spettri inesistenti.
Un'ultima osservazione: Lei ha il diritto di sapere, ma, con tutto il rispetto per la categoria dei camerieri, noi non siamo tali e, anche se abbiamo scelto di essere al Vostro servizio, questa deve essere condizione di rispetto dall'una e dall'altra parte; pertanto "esigere" mi sembra un pò forte.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
[#2]
dopo
Attivo dal 2005 al 2005
Ex utente
Gent.mo Dr. Giuseppe Ielo,
La ringrazio infinitamente per la risposta al mio quesito e mi scuso per aver usato impropriamente la parola "esigo" ma era finalizzata alla richiesta di informazioni approfondite su un aspetto della patologia che non è stato chiarito durante la visita effettuata a Pisa.
Se è possibile desideravo sapere come mi devo comportare con mia figlia dopo il trattamento di radioiodio e cioè se posso stare in casa con lei e accompagnarla a scuola come di consueto.
Grazie di tutte le informazioni che mi ha dato e che mi hanno tranquillizzata. Cordialmente La saluto.
[#3]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013

Gentile Utente 6834,
non è necessaria alcuna precauzione verso chi Le sta accanto; se, proprio per un eccesso di cautela e di Sua assicurazione psicologica, vuole usare un trattamento particolare verso la Sua piccola, beh non se la coccoli troppo, ma, Le ripeto, non esistono rischi di alcun genere.
Un cordiale saluto a Lei ed alla Sua piccola signorina.
Dottor Giuseppe Ielo