esame istologico tiroide

Gentili dottori,
sono in attesa di essere operata di tireidectomia totale per sospetta variante follicolare di carcinoma papillare alla tiroide.
Mi opererò a Roma, dove risiedo.
Il chirurgo che mi opererà mi è stato consigliato dalla endocrinologa che mi aveva prescritto l'ago aspirato e che lavora nella stessa struttura.
Anche il mio medico di base lo conosce e mi ha detto che è bravo.
La struttura presso cui sarò operata, pur essendo un presidio ospedaliero piuttosto grande, non è una struttura specializzata in questo tipo di interventi.Immagino, quindi, che abbia una casistica limitata.
Ho, perciò, qualche perplessità riguardo all'esame istologico che seguirà all'operazione (intendo l'esame istologico definitivo, non quello intraoperatorio) esame la cui affidabilità e adeguatezza è cruciale per tutta la terapia che ne seguirà.
A questo proposito vorrei sapere se, così come credo accada per i vetrini degli agoaspirati o delle biopsie, è possibile chiedere che l'esame istologico del cd "pezzo operatorio" sia eseguito (eventualmente in intramoenia) ANCHE dal laboratorio di anatomia patologica di un altro ospedale. E, se si, presso quale struttura, a Roma si trova un centro di anatomia patologica consigliabile per l'esame istologico della tiroide e dei linfonodi?
GRAZIE
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Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Gentile Utente 87928,
entrambe le neoplasie da Lei segnalate hanno la possibilità di avere una eccellente prognosi a 5 anni sia "quoad vitam" che "quoad valetudinem" (sia di sopravvivenza che di star bene), e, con il valido ausilio Medico, vi sono metodiche (Medico-Nucleari e laboratoristiche) in grado di valutare effcicacemente lo stato di salute del paziente, oltre che di trattare radicalmente eventuali residui tiroidei o aree organiche di riproduzione patologica.
Per ciò che concerne l'aspetto di consulenza, del quale Lei chiedeva chiarimenti, Lei è la paziente ed ha tutto il diritto di richiedre i vetrini per una consulenza in altra struttra; sappia, comunque che, nel caso che la diagnosi venisse confermata, i metodi di trattamento, dopo la chirurgia, sono fortunatamente standardizzati in tutto il nmondo.