Sull'uso massiccio degli integratori
Anni fa sono stato da un fisiatra per un problema di ernie alla schiena che dopo qualche seduta di "scricchiolamento" mi ha prescritto un integratore a base di curcuma, dalle proprietà sfiammanti.
A gennaio 2025 sono stato da un dermatologo specializzato in tricologia e oltre al Minoxidil e a uno shampoo particolare mi ha prescritto un integratore a base di zinco, rame, biotina, ecc.
Due mesi fa sono stato da una fisiatra, sempre per i miei problemi alla schiena, e mi ha prescritto un integratore a base di boswellia, vitamina C, rame e zinco.
Lunedì scorso sono stato da un oculista per una visita di controllo, non ha trovato nessuna patologia (tranne un calo della vista, ma ho 56 anni...) e mi ha prescritto un integratore a base di mirtillo, luteina, vitamina A e zinco.
Ho un'alimentazione che mi sembra essere ben bilanciata (mangio un po' di carne e pesce, mi sforzo di mangiare molta verdure, mi piace la frutta, mi trattengo con pane e pasta, cerco di consumare pochi grassi, non bevo) ho le analisi del sangue e urine in ordine, faccio attività fisica regolarmente (Pilates due volte a settimana, passeggiate) da dove deriva tutta questa necessità di integrare la mia dieta con concentrati di vitamine o altri composti?
Negli ultimi anni ho notato questa corsa a prescrivermi integratori, pur senza avere fatto nessun esame che abbia evidenziato una qualche forma di malnutrizione.
Sono stati pubblicati nuovi studi che evidenzino l'efficacia di un ricorso così deciso degli integratori?
Mi domando anche se non sia un po' pericoloso visto che dei quattro integratori che dovrei prendere ben tre contengono zinco: siamo sicuri che tutto quello zinco non faccia male?
Last but not least... se comprassi tutti quelli integratori avrei una spesa fissa di circa 200 euro al mese.
Di solito non metto in discussione le indicazioni che arrivano dai medici ma in questo caso mi riesce veramente difficile fidarmi, ho la percezione piuttosto netta di fare qualcosa di irrazionale.
E' davvero indicata l'assunzione di quattro pastiglie al giorni di integratori alimentari, soprattutto quando le analisi di routine non danno evidenze di problemi particolari?
Cordiali saluti.
A gennaio 2025 sono stato da un dermatologo specializzato in tricologia e oltre al Minoxidil e a uno shampoo particolare mi ha prescritto un integratore a base di zinco, rame, biotina, ecc.
Due mesi fa sono stato da una fisiatra, sempre per i miei problemi alla schiena, e mi ha prescritto un integratore a base di boswellia, vitamina C, rame e zinco.
Lunedì scorso sono stato da un oculista per una visita di controllo, non ha trovato nessuna patologia (tranne un calo della vista, ma ho 56 anni...) e mi ha prescritto un integratore a base di mirtillo, luteina, vitamina A e zinco.
Ho un'alimentazione che mi sembra essere ben bilanciata (mangio un po' di carne e pesce, mi sforzo di mangiare molta verdure, mi piace la frutta, mi trattengo con pane e pasta, cerco di consumare pochi grassi, non bevo) ho le analisi del sangue e urine in ordine, faccio attività fisica regolarmente (Pilates due volte a settimana, passeggiate) da dove deriva tutta questa necessità di integrare la mia dieta con concentrati di vitamine o altri composti?
Negli ultimi anni ho notato questa corsa a prescrivermi integratori, pur senza avere fatto nessun esame che abbia evidenziato una qualche forma di malnutrizione.
Sono stati pubblicati nuovi studi che evidenzino l'efficacia di un ricorso così deciso degli integratori?
Mi domando anche se non sia un po' pericoloso visto che dei quattro integratori che dovrei prendere ben tre contengono zinco: siamo sicuri che tutto quello zinco non faccia male?
Last but not least... se comprassi tutti quelli integratori avrei una spesa fissa di circa 200 euro al mese.
Di solito non metto in discussione le indicazioni che arrivano dai medici ma in questo caso mi riesce veramente difficile fidarmi, ho la percezione piuttosto netta di fare qualcosa di irrazionale.
E' davvero indicata l'assunzione di quattro pastiglie al giorni di integratori alimentari, soprattutto quando le analisi di routine non danno evidenze di problemi particolari?
Cordiali saluti.
Gentile Utente,
ha colto perfettamente il punto! L'enorme diffusione degli integratori sul mercato è principalmente motivata da interessi economici. Il Prof. Silvio Garattini, eminente farmacologo, si è più volte espresso in modo critico su questa tendenza ormai consolidata: spendere denaro in prodotti di dubbia utilità, spesso spinti più dal marketing che da reali esigenze cliniche.
È sufficiente entrare in una qualsiasi farmacia per rendersi conto di come l'ingresso sia spesso dominato da espositori colmi di integratori costosi. A differenza dei farmaci, infatti, gli integratori non devono dimostrare la loro efficacia attraverso studi clinici controllati e pubblicati. Questo è il motivo per cui sulle confezioni non sono presenti vere e proprie indicazioni terapeutiche, ma solo frasi generiche come "utile in caso di carenze di...".
Dal punto di vista regolatorio, gli integratori alimentari non necessitano di una vera e propria autorizzazione alla commercializzazione, come accade per i farmaci. È sufficiente che il produttore notifichi la composizione del prodotto all’autorità competente (in Italia il Ministero della Salute), rispettando determinati standard di sicurezza e qualità.
In sintesi, la percezione diffusa dell'utilità degli integratori non è supportata da evidenze scientifiche solide, e la loro promozione è spesso più una questione di marketing che di medicina.
Saluti
ha colto perfettamente il punto! L'enorme diffusione degli integratori sul mercato è principalmente motivata da interessi economici. Il Prof. Silvio Garattini, eminente farmacologo, si è più volte espresso in modo critico su questa tendenza ormai consolidata: spendere denaro in prodotti di dubbia utilità, spesso spinti più dal marketing che da reali esigenze cliniche.
È sufficiente entrare in una qualsiasi farmacia per rendersi conto di come l'ingresso sia spesso dominato da espositori colmi di integratori costosi. A differenza dei farmaci, infatti, gli integratori non devono dimostrare la loro efficacia attraverso studi clinici controllati e pubblicati. Questo è il motivo per cui sulle confezioni non sono presenti vere e proprie indicazioni terapeutiche, ma solo frasi generiche come "utile in caso di carenze di...".
Dal punto di vista regolatorio, gli integratori alimentari non necessitano di una vera e propria autorizzazione alla commercializzazione, come accade per i farmaci. È sufficiente che il produttore notifichi la composizione del prodotto all’autorità competente (in Italia il Ministero della Salute), rispettando determinati standard di sicurezza e qualità.
In sintesi, la percezione diffusa dell'utilità degli integratori non è supportata da evidenze scientifiche solide, e la loro promozione è spesso più una questione di marketing che di medicina.
Saluti
Tommaso Vannucchi
Utente
Buongiorno,
Avevo letto l'intervista a Garattini e se posso capire che una farmacia (dove ormai si trova di tutto, dai preparati omeopatici, agli antibiotici, dalle calzature ai sex toy) spinga sugli integratori alimentari per i facili guadagni che ne derivano non capisco però perché facciano altrettanto dei professionisti che alla fine non hanno nessun tornaconto economico nel prescriverli.
Comunque... così va il mondo.
La ringrazio molto per la risposta, finirò gli integratori che ho in casa e poi vedremo.
Cordiali saluti.
Avevo letto l'intervista a Garattini e se posso capire che una farmacia (dove ormai si trova di tutto, dai preparati omeopatici, agli antibiotici, dalle calzature ai sex toy) spinga sugli integratori alimentari per i facili guadagni che ne derivano non capisco però perché facciano altrettanto dei professionisti che alla fine non hanno nessun tornaconto economico nel prescriverli.
Comunque... così va il mondo.
La ringrazio molto per la risposta, finirò gli integratori che ho in casa e poi vedremo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 681 visite dal 09/07/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Altri consulti in farmacologia
- Interazione vitreolisina forte ed escitalopram
- Pasticca e orzo
- Xanax vs Minias: ok per anziano con infarto e terapia?
- Integratore (Mg, K, Vit C, D, Zn) e yogurt Activia: compatibili?
- Interazione tra sertralina, triazolam e actifed/actigrip?
- Effetti collaterali Bentelan: oppressione toracica, tosse, ipertensione?