Febbre comparsa a fine ciclo antibiotico

Salve.
Premetto di non aver mai preso antibiotici in vita mia prima d’ora, quando ero piccolo li vomitavo alla stessa velocità con cui li ingerivo.
Addirittura feci all’eta di 6-7 anni intervento chirurgico otorino causa setto nasale rotto, senza l’uso degli stessi.
Ebbene, a causa di una cisti di probabile origine sebacea nelle vicinanze della base del pene (era infiammata ma ora è sgonfia), mi sono stati prescritti ciclo antibiotico 14 compresse per 7gg di Claritromicina 500mg ed applicazione di Flucicort crema.
Dopo il secondo giorno ho deciso di unire Lucen 20mg alla cura come protezione gastrica per cercare di lenire i fastidì allo stomaco che la scomposizione del farmaco mi causavano.
Ho completato il ciclo antibiotico con 13 delle 14 compresse poiché l’ultimo giorno non mi sentivo in condizioni di assumere l’ultima.
Essendo stato per tutto il ciclo fermo a casa facendo letto-divano e viceversa, ho deciso di uscire a fare quattro passi per vedere di respirare un po’ e di riattivare il corpo. Sentivo dolore alla muscolatura di spalle e gambe mentre lo facevo, ma non facendoci caso ed essendo ben coperto ho comunque fatto un’oretta di camminata.
Tornato a casa, dopo poco sono cominciati i miei classici sintomi da decimi, confermati dal termometro.
La temperatura è stabile e oscilla da ieri tra 37,5 e 37,8 nonostante i molti dolori muscolari, mal di testa e bruciore agli occhi che mi fanno credere di essere ben oltre il 38.
Nessun sintomo influenzale, niente tosse, muco o catarro.
Esiste la possibilità che questa febbre sia causata dall’antibiotico? Può essere che la fine del ciclo abbia ridotto le mie difese immunitarie?
Ho bisogno di capirlo per stare tranquillo poiché gli antibiotici sono per me terra inesplorata. Infine, se mai la temperatura dovesse aumentare è consigliabile farsi vedere o prendere un’altro ennesimo medicinale tipo la Tachipirina?
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 391 1
Gentile utente
escluderei l'antibiotico come causa dei suoi sintomi, semmai deve essere rivalutata la terapia specifica

Tommaso Vannucchi