Elastasi fecale bassa (64) con rmn negativa
Buongiorno dottori,
A causa del persistere di dolori addominali sotto le costole, ai fianchi ed alla schiena, per oltre due mesi e di diarrea con feci spesso chiare, ho eseguito una RMN un mese fa all’addome superiore che non ha rilevato nulla di anomalo al referto, che pubblico:
L'esame rm dell'addome superiore eseguito con e senza infusione e.
v. di mdc, integrato dastudio con acquisizioni colangiografiche 2D e 3D, ha mostrato:
Fegato di volume normale, a margini regolari ed a segnale omogeneo senza evidenti alterazioni di natura focale o diffusa nel suo contesto.
Asse portale pervio.
Vie biliari intra ed extra-epatiche non dilatate, a contenuto omogeneo.
Colecisti distesa a pareti regolari e contenuto omogeneo.
Milza di volume e morfologia nei limiti a segnale conservato.
Surreni nella norma.
Pancreas di volume normale, a morfologia conservata senza alterazioni di segnale focali o diffuse.
Wirsung e DPP non dilatati.
Libero l'adipe perighiandolare.
Reni in sede di volume nei limiti, a morfologia conservata.
Rispettata capacità escretiva.
Non evidenti segni di urostasi.
Dato il persistere dei sintomi, il dottore mi ha consigliato un esame delle feci, che ho eseguito a fine settimana scorsa:
L’esame ha rilevato una calprotectina nella norma (inferiore a 50) ma un’elastasi fecale di soli 64 (indicativo di una severa insufficienza pancreatica).
Amilasi e lipasi nel sangue, eseguite prima della RMN, erano nella norma.
Il dato dell’elastasi, unita ai dolori ormai persistenti ed alla diarrea, mi preoccupa molto, a cosa può essere dovuto?
Posso essere tranquillo su eventuali patologie rilevanti a carico del pancreas dal referto della RMN?
Cosa è consigliato fare adesso?
A causa del persistere di dolori addominali sotto le costole, ai fianchi ed alla schiena, per oltre due mesi e di diarrea con feci spesso chiare, ho eseguito una RMN un mese fa all’addome superiore che non ha rilevato nulla di anomalo al referto, che pubblico:
L'esame rm dell'addome superiore eseguito con e senza infusione e.
v. di mdc, integrato dastudio con acquisizioni colangiografiche 2D e 3D, ha mostrato:
Fegato di volume normale, a margini regolari ed a segnale omogeneo senza evidenti alterazioni di natura focale o diffusa nel suo contesto.
Asse portale pervio.
Vie biliari intra ed extra-epatiche non dilatate, a contenuto omogeneo.
Colecisti distesa a pareti regolari e contenuto omogeneo.
Milza di volume e morfologia nei limiti a segnale conservato.
Surreni nella norma.
Pancreas di volume normale, a morfologia conservata senza alterazioni di segnale focali o diffuse.
Wirsung e DPP non dilatati.
Libero l'adipe perighiandolare.
Reni in sede di volume nei limiti, a morfologia conservata.
Rispettata capacità escretiva.
Non evidenti segni di urostasi.
Dato il persistere dei sintomi, il dottore mi ha consigliato un esame delle feci, che ho eseguito a fine settimana scorsa:
L’esame ha rilevato una calprotectina nella norma (inferiore a 50) ma un’elastasi fecale di soli 64 (indicativo di una severa insufficienza pancreatica).
Amilasi e lipasi nel sangue, eseguite prima della RMN, erano nella norma.
Il dato dell’elastasi, unita ai dolori ormai persistenti ed alla diarrea, mi preoccupa molto, a cosa può essere dovuto?
Posso essere tranquillo su eventuali patologie rilevanti a carico del pancreas dal referto della RMN?
Cosa è consigliato fare adesso?
La riduzione dell'elastasi fecale in condizioni di normalità del pancreas è occasionalmente riscontrabile in alcune malattie infiammatorie intestinali. Alla luce della sintomatologia esposta (dolori addominali e diarrea) è opportuno praticare colonscopia con biopsie multiple fino all'ileo.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Utente
Buongiorno dottor Scuotto,
La ringrazio per la risposta.
Il valore basso di calprotectina (<50) non dovrebbe escludere condizioni di infiammazioni intestinali?
La ringrazio per la risposta.
Il valore basso di calprotectina (<50) non dovrebbe escludere condizioni di infiammazioni intestinali?
È possibile che si tratti di una condizione ad attività lieve e che la determinazione della calprotectina sia stata effettuata in una situazione quiescente. Così come è possibile che il rilevo dell'elastasi fecale sia - per qualche motivo - non corretto.
Quando una indagine biochimica risulta alterata è bene ripeterla a distanza di tempo per ottenere conferma. Tuttavia la sintomatologia clinica suggerisce l'approfondimento con colonscopia per orientare meglio la diagnosi.
Quando una indagine biochimica risulta alterata è bene ripeterla a distanza di tempo per ottenere conferma. Tuttavia la sintomatologia clinica suggerisce l'approfondimento con colonscopia per orientare meglio la diagnosi.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 387 visite dal 20/09/2025.
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