L'intervento è andato bene

Buonasera, a settembre dello scorso anno a mia madre dopo un intervento di protesi al ginocchio sx a seguito di complicazioni post operatorie è stato diagnosticato un tumore alla testa del pancreas in stato avanzato. L'esordio è stato la comparsa di ittero e nausea. Dopo aver effettuato i primi esami ovvvero ce 19.9 cea, su richiesta di noi familiari è stata trasferita da bologna dove era ricoverata per l'intervento di protesi a siena, ospedale universitario più vicino a casa. Qui gli è stato fatto un ercp con inserimento di stent biliare per permettere il deflusso della bile e far così rientrare l'ittero. L'esame ha confermato il quadro di carcinoma alla testa del pancreas infiltrante una parte della vena porta. I medici qui ci hanno detto di attendere la stabilizzazione dei valori ematici, e successivamente una valutazione da parte di un oncologo. E' iniziato così un pellegrinaggio in varie strutture ospedaliere per avere dei consulti specialistici, ma ovunque più o meno ci hanno detto che purtroppo non c'era nulla da fare, se non cercare di rendere questo ultimo periodo il più sereno possibile per lei. Alla fine siamo approdati di nuovo a bologna, dove a dicembre le è stato effettuato un intervento di bypass gastrico, poichè nel frattempo mia madre non riusciva più a mangiare poichè rimetteva subito dopo aver ingerito i cibi. L'intervento è andato bene, mia madre ha effettuato subito dopo 6 cicli di chemioterapia a base di gemcitabina e xaliplatino abbastanza ben sopportati.Alla fine dei cicli, su suggerimento dell'oncologo del nostro ospedale di zona, abbiamo deciso di cessare la chemio e di seguire il suggerimento che un pò tutti gli oncologi ci avevano dato ovvero di evitare terapie che ai fini medici sarebbero servite a ben poco, finchè non avesse accusato dolori o un aggravamento della situazione. Nel mese di maggio ad un mese dal termine delle chemio, sembrava che le condizioni fossero tutto sommato buone, finchè una mattina a iniziato ad accusare nausea e vomito e dolori di stomaco. Poco dopo a iniziato a fare sangue misto a feci in modo piuttosto marcato, così dopo l'intervento del 118 ne è stato disposto il ricovero immediato in ospedale dove per circa 10 giorni i medici hanno tentato di bloccare una forte emorragia intestinale. Durante questo periodo gli sono state somministrate circa 3 sacche di sangue. Alla fine l'emorragia è cessata. Da allora ad oggi le condizioni di mia madre sono costantemente migliorate anche se in maniera molto lenta, il suo peso è stazionario oramai da circa un anno, ma il problema più grosso con cui combattiamo è una costante diarrea a volte accompagnata da dolori addominali e flatulenza. I medicinali che prende attualmente sono il lansox poiche da giovane soffriva di ulcera gastrica, l'eutirox 50 mg poichè è affetta da molto tempo da ipotiroidismo e il pancrex per cercare di ovviare al problema della cahessia. Potete suggerirmi una dieta o qualche altro medicinale per ovviare al problema? grazie
[#1]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,certamente i medici che hanno in cura sua madre,avranno adottato tutti i presidi necessari per alleviarle le sofferenze.La chemioterapia praticata , la stessa patologia neoplastica pancreatica o il bypass gastrointestinale,potrebbero essere responsabili della diarrea.Pertanto a distanza non posso dirle altro, se non di continuare ad affidarsi alla competenza dei colleghi che conoscono le condizioni cliniche della paziente.
La saluto

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica