Esofagite di 2° grado: puo' peggiorare?

Sono una ragazza di 22 anni. Due anni fa ho fatto una gastroscopia per continui bruciori di stomaco ed ho scoperto di avere l'esofagite di 2° grado. I dottori mi hanno subito prescritto il pariet 10/20 mg dicendomi che questo inibitore di pompa non avrebbe comunque risolto il mio problema , ma solamente alleviato i bruciori e anche nel caso di un'operazione dopo poco tempo il problema si sarebbe ripresentato.
Da 3 mesi ho deciso di non utilizzare più il pariet perchè a volte mi creava problemi di gonfiore. Al momento i bruciori ci sono ancora , non sono scomparsi , ma rispetto a 2 anni fa mi sembrano più lievi. Se decidessi di non assumere più questo farmaco e di seguire solo i consigli riguardo allo stile di vita (non sdraiarsi subito dopo i pasti , non mangiare cioccolato , menta , non bere alcoolici , non fumare....)il problema si aggraverebbe?
C'è qualche cura alternativa? Sinceramente l'idea di dover prendere il pariet a vita mi spaventa un pò , anche perchè credo che causerebbe altri problemi ad esempio al fegato , essendo molto giovane mi scoraggia il pensiero di non poter essere curata e di dover spesso rinunciare a cose che per le mie coetanee cono più che normali.

Grazie e buona giornata.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
La terapia dell' esofagite si puo' eseguire anche a intermittenza e con farmaci meno 'forti' degli inibitori di pompa tipo pariet. Se i sintomi sono modesti e lo stile di vita modificato e' sufficiente ad eliminarli non e' necessaria alcuna terapia farmacologica.Teoricamente l'esofagite di II grado potrebbe evolvere ma cio' puo ' succedere comunque a tutti.Potrebbe essere indicato eseguire controlli endoscopici periodici ma questo dipende dall' esito della gastroscopia da lei fatta e dal risultato delle biopsie eseguite.Qalora fosse davvero necessaria tuttavia una terapia a lungo termine con pariet, non sono noti effetti collaterali importanti provati che derivino dalla sua assunzione continuata.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Paolo Montalto Gastroenterologo 41 2
carissima,

sicuramente l'evidenza di esofagite grado II pone l'indicazione alla terapia con inibitori di pompa tipo pariet. Riguardo alla durata e alla frequenza della somministrazione non ci sono linee guida sicure. Un buono schema è la terapia on demand ovverosia utilizzare il pariet in momenti di riaccensione dei sintomi (in tal caso è bene però continuare per almeno 3 settimane e poi provare a cessare).
Altri farmaci utili possono essere procinetici (es. levosulpiride) e antiacidi (ottimo in questi casi il gadral).

Per quanto riguarda l'evolutività direi che la esofagite è una malattia in gran parte benigna ma che ha un impatto negativo sulla qualità di vita.
L'unico problema è dovuto al cosiddetto "esofago di barrett" (che si verifica dopo lungo periodo di esofagite non trattata), una "metaplasia" della mucosa esofagea che con il tempo potrebbe dare problemi.

Direi come consiglio di intraprendere la terapia con GADRAL e LEVOSULPIRIDE insieme al PARIET per 3 settimane e poi continuare con il solo Gadral.
Utile un controllo endoscopico fra qualche mese se persistono i sintomi.

Dr. Paolo Montalto
Spec. in Gastroenterologia/Endoscopia Dig
Ospedale Ss. Cosma e Damiano (Pescia, PT, Az. USL 3 Toscana)
Paolo.Montalto@libero.it