Dolori addominali.

Gent.mi Dott.,
ho un figlio di 13 anni che almeno 1 volta alla settimana, al mattino, lamenta dolori alla pancia (nella zona centrale, dall'ombelico in giu': aggiungo che si scarica regolarmente ogni giorno, e non ha diarrea o è stitico.
Questi dolori compaiono mentre si sta scaricando, ma poi continuano per quasi tutta la mattina.
Che tipo di indagini posso fare??? Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
il tipo di disturbo al quale si riferisce è piuttosto frequente per quella età e, in genere, non presenta aspetti allarmanti. Ovviamente è consigliata una visita accurata da parte del medico curante che potrà orientare l'opportunità di indagini strumentali. Le più indicate per far chiarezza saranno analisi di laboratorio generali (in particolare emocromo e sideremia) ed eventualmente una ecografia addominale. In caso di normalità di questi esami (ma anche prima di praticarli) è opportuno un colloquio teso a rilevare cause scatenanti di ordine psicologico o ambientale: frequentemente i disturbi addominali mattutini nel soggetto giovane possono essere connessi all'ansia da stress scolastico (valutazione, esposizione, socialità fra coetanei...).
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
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Egregio Dottore, intanto la ringrazio per la risposta.In effetti lui ha già eseguito analisi del sangue, delle urine e delle feci, che la dottoressa ha definito "splendidi", nonostante lui continua a lamentare questi disturbi.Per quanto riguarda l'ansia e lo stress, purtroppo ne ha da vendere, anche se a scuola va molto bene e non mi ha mai parlato di "particolari problemi" con i coetanei. Noi abbiamo sempre avuto un ottimo dialogo e non sono neanche una madre che lo pressa perchè sia il "Primo" ma nonostante questo è parecchio ansioso, apprensivo, molto sensibile. Ma non vorrei, nel frattempo, sottovalutare qualche patologia reale, pensando che sia solo ansia. Quindi chiedo, è il caso di fare qualche altro controllo? O è il caso di dargli qualcosa per calmarlo un po' (ma a 13 anni non è un po' presto???), magari qualcosa di erboristico??
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
no, non calmiamolo un po'. Diamo spazio alla naturale espressione di una persona che si affaccia all'adolescenza agevolando la canalizzazione della sua sensibilità e attenuando in maniera stabile la sua ansia, magari con il sostegno della consulenza di uno psicologo dell'età evolutiva. In altri paesi europei il colloquio psicologico in questa età è addirittura disponibile presso l'ambiente scolastico, da noi è più difficile. Bisogna superare un muro (si spera sempre più fragile) che identifica nel sostegno psicologico l'espressione di una "debolezza" mentale. Non è affatto così. Attualmente il progresso nell'approccio all'adolescente permette di affrontare e risolvere i problemi in pochi incontri.
Da un punto di vista internistico posso consigliarle, ma solo con azione sintomatica, infuso alla camomilla (attivo anche sull'apparato digerente), tisana di melissa, valeriana in compresse (le gocce sono di gusto e odore poco proponibili).
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Condivido appieno il suo pensiero ed infatti, già l'anno scorso in prima media avevano parlato (ma solo "parlato") della possibilità di un colloquio con uno psicologo interno alla scuola, ma, naturalmente, nulla è stato fatto. Personalmente non saprei proprio a chi potermi rivolgere, e, se Lei avesse qualcuno da propormi, accetterei molto volentieri il suggerimento. Grazie ancora per il servizio che rendete. Cordialmente.