Esfago di barrett: progressione

Cari medici,
vorrei capirci qualcosa di più. Sono in attesa del referto bioptico a seguito di un'EGDS (in sedazione completa con propofol) che ne ha prodotto il sospetto, EGDS motivata da presunto reflusso GE.
Referto EGDS: "L'esplorazione dell'esofago ha evidenziato la giunzione esofagogastrica a ca. 39 cm dall'arcata dentaria siperiore. Si rileva lingua di mucosa rosea risalente a monte della giunzione per circa 2,5 cm (sospetto Barrett). In questa sede si eseguono prelievi biptici muntipli. Evidenza endoscopica di ernia iatale. Nei limiti l'aspetto endoscopico di stomaco, bulbo e seconda porzione duodenale. Si eseguono preleievi bioptici a livello antrale per la ricerca istologica di H. pylori."
A voce il mio gastoenterologo mi poi ha detto che si tratterebbe, se confermato dalla biopsia, di "short barrett", sul quale sarebbe controversa la reale portata come fattore di rischio della neoplasia esofagea. Ho già iniziato pantoprazolo 40 mg.
Vorrei sapere la vostra opinione, e inoltre pongo quesiti:
1)a prescindere dalla progressione a eventuale neoplasia, il semplice eventuale evolversi a metaplasia più estesa è condizione presupponente, come mi pare di leggere in alcuni articoli, per una resezione totale dell'esofago?
2)dunque lo scopo del monitoraggio endoscopico su base annuale è decidere di intervenire chirurgicamente PRIMA che la eventuale metaplasia progredisca, o prima della attivazione neoplastica?
3)l'intervento chirurgico implica, sullo short barrett, una asportazione del solo tessuto metaplastico localizzato in sede sopra giunzione e prossime?
4)si arriva spesso, invece, alla misura drastica di resezione totale? Non se si interviene come al punto (3), spero...
Grazie... di cuore.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo toracico
Buonasera,
Il Barrett può anche migliorare con la terapia,
l'esofagectomia a fini preventivi per la metaplasia severa è molto discussa, (alcuni centri praticano la terapia fotodinamica).
Continui il pantoprazolo con fiducia.
Auguri
L.M.