Da un punto di vista intestinale oggi come oggi mi sembra di sentirmi bene, non ho alcun sintomo,

Salve gentili Dottori,
volevo chiedervi questo: all'età di 4 anni non potei non notare un piccolo vermetto bianco (lungo circa 1 cm) che strisciava sulle feci che avevo appena fatto, però non ne parlai con i miei genitori di questo episodio. Inoltre era un periodo in cui accusavo per molti giorni un bruciore fastidiosissimo all'orifizio anale. Poi col tempo tutto passò. Ora le mie domande sono: secondo voi era ossiuriasi? Ma soprattutto: a 26 anni di distanza sarò guarito oppure avrò ancora quei vermetti nell'intestino? Quante probabilità ci sono che ce li abbia ancora? Come posso fare per scoprirlo? Da un punto di vista intestinale oggi come oggi mi sembra di sentirmi bene, non ho alcun sintomo, nemmeno all'orifizio anale, e poi il mio peso è normale e mangio a sufficienza.
Grazie per i vostri consigli, cordiali saluti.
Salvo
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile utente,
la descrizione da lei fatta di “un piccolo vermetto bianco che strisciava sulle feci…e per giorni un bruciore fastidiosissimo all'orifizio anale” potrebbe essere compatibile con la diagnosi di Ossiuriasi. Maggiormente esposti a tale infezione intestinale sono i bambini che, mettendosi le mani in bocca, possono entrare in contatto con oggetti contaminati dal parassita ed ingerirne le uova (trasmissione per contagio oro-fecale). Il sintomo principale è il prurito a livello anale (le uova vengono depositate dal parassita a livello anale).
Esiste la possibilità di reinfezioni ma, come viene da lei precisato, l’episodio INFANTILE non si è più presentato e tuttora continua a non avere ALCUN SINTOMO !. Ritengo di poterla tranquillizzare ma per rispondere anche alla sua ultima domanda (Come posso fare per scoprirlo?) consideri che l’infezione viene diagnosticata, oltre che clinicamente (es.prurito anale), mediante la ricerca di ossiuri o di uova nelle feci o nella regione anale (scotch test per ossiuri). A tale riguardo, ma ribadisco SI TRANQUILLIZZI, consulti il suo medico curante per eventuali ulteriori chiarimenti