Possibili intolleranze

Gentili dottori,
sono una studentessa di 24 anni,alta 1.60 per 50 Kg di peso.Da circa un anno,a seguito di un forte stress,causato dallo studio e da un lutto in famiglia,ho iniziato a sviluppare vari disturbi.Sono consapevole di essere diventata un pò ansiosa e ipocondriaca,ma credo che il mio medico di famiglia non mi prenda sul serio.Da un pò di tempo,nei periodi di maggiore stress,ovvero soprattutto in corrispondenza delle sessioni accademiche d'esame,soffro di una sorta di iperattività muscolare (fascicolazioni credo).La prima volta si sono verificate in seguito ad un brutto spavento ed ora si ripresentano quando sono particolarmente agitata.Ho eseguito una visita neurologica e il medico ha attribuito il problema all'ansia.Oltre a questi problemi,soffro di colon irritabile,a detta del mio medico di famiglia,che si rifiuta categoricamente di indagare oltre.E' un amico di famiglia,quindi sa della morte di mia madre avvenuta 3 anni fa e attribuisce tutti i miei problemi a quello!Prima della morte e della malattia di mia madre avevo già qualche disturbo intestinale,ma la cosa era saltuaria e spesso si verificava in prossimità del ciclo mestruale.Tutto si placava in seguito ad una corsa al bagno,mentre ora la situazione sembra essersi cronicizzata,con feci quasi sempre molli,evacuazioni ripetute durante la giornata (2 o 3 volte),un senso di incompleto svuotamento e un fastidio costante al fianco sinistro (per via dell'aria che,il più delle volte,non riesco ad espellere).Il fastidio (non dolore) al fianco passa solamente in posizione sdraiata.Il medico di famiglia mi consiglia di assumere fermenti lattici,che per 4 o 5 mesi ho assunto in quantità industriale,ma non mi ha mai visitato e non mi prescrivere gli esami per le varie intolleranze,quali lattosio e glutine.Una leggera intolleranza al lattosio mi è stata diagnosticata a circa 12 anni dal pediatra,ma semplicemente sulla base dei sintomi,dal momento che mangiavo tranquillamente delle cose in cui il latte era presente tra gli ingredienti,mentre la tazza di latte,perfino quello ad alta digeribilità,mi causava nausea e mal di stomaco con una fortissima difficoltà a digerire.Non bevo latte da parecchi anni e ultimamente si è aggiunta la difficoltà a digerire anche creme e gelati.Per chiarezza espositiva aggiungo che soffro di un leggero reflusso gastroesofageo,che ho curato circa un anno e mezzo fa e ho una diagnosi pediatrica di asma bronchiale,ma non ho mai avuto un vero e proprio attacco d'asma.Lo scorso agosto ho eseguito un emocromo di cui vi riporto i risultati:
WBC 4.50
RBC 4.39
HGB 11.2 *
HCT 34.6 *
MCV 78.8 *
MCH 25.5 *
MCHC 32.4
PLT 274
NEUT 2.02
LYMPH 2.01
MONO 0.24
EO 0.20
BASO 0.03
NEUT 44.9%
LYMPH 44.7%
MONO 5.3%
EO 4.4%
BASO 0.7%

Glicemia 75 mg/dl

I valori segnati con l'asterisco sono inferiori al normale e il medico li ha attribuiti ad una leggera carenza di ferro,dovuta al fatto che mangio poca carne rossa.
Non so se questo dato sia rilevante,ma da circa 2 anni mi sembra che l'intesità del mio flusso mestruale si sia ridotta,le mestruazioni sono più regolari (circa 28 gg) ma meno abbondanti.
In famiglia è presente un caso di celiachia in una mia cugina.
Grazie
[#1]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Scusate se mi dilungo oltre, ma giusto ieri sera ho avuto una colica,dopo aver mangiato un gelato artigianale alla nocciola.Ho appurato che il gelato, la pizza (senza formaggio o mozzarella),lo yogurt alla frutta, i salumi (fatta eccezione per il prosciutto crudo),la spremuta di arancia con cereali ed il cioccolato al latte sono spesso la causa scattenante delle coliche,che si verificano a qualche ora di distanza dal pasto.Una volta,poco dopo aver bevuto uno yogurt alla banana e aver mangiato mezzo panino con prosciutto,ho visto la mia pancia gonfiarsi in tempo reale e di lì a poco è seguita una colica.
Secondo voi ha senso che io insista categoricamente con il mio medico perchè mi prescriva degli accertamenti verso le varie intolleranze,soprattutto lattosio e glutine?
Secondo lui dovrei semplicemente lasciar perdere!...
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