Stipsi cronica

Consapevole dei numerosi quesiti già affrontati in merito alla stipsi sarò molto riassuntivo.
Immagino visualizzate già i miei dati clinici

Stitico da sempre, penso per fattore genetico come mio padre, ho tempi di evacuazione con media di 5 giorni. (a volte 3, a volte 7 e cosi via)
Conduco una vita abbastanza sedentaria, tra le lezioni in facolta ogni mattina e le ore di studio al pomeriggio, per molti mesi l'anno; non pratico sport perchè non posso permettermi regolarità di uscire quando voglio, e faccio qualche corsetta qui e lì. I consigli medici sono sempre stati gli stessi: dieta idrica fibre e movimento. Nei periodi più difficili qualche cucchiaio di lassativo, circoscritto per qualche giorno. Qualche volta l'anno ho rottura del plesso emorroidiario con conseguente e copiosissima perdita di sangue, risolvo tamponando con proctolyn e arvenum per qualche giorno.

Dunque:
Nonostante abbia mangiato per periodi interi quantità industriali di fibre ed acqua accanto ad incremento di movimento giornaliero...non ho notato miracolosi cambiamenti, forse perdita di peso...ma la frequenza era la medesima. Nella mia vita, almeno ora che sono ancora giovane, ho il desiderio di liberarmi da questa dinamica.....sono stanco di fallire ogni tentativo che mi induca a liberarmi dalla stipsi (e non leggera), sono stanco di tenere dentro giorni e giorni di pasti, magari della settimana passata.

Secondo lei dove altro posso trovare delle soluzioni ottimali per ridurre costantemente i giorni di evacuazione? Pensavo a diete molto ferree ?....o l'unica soluzione è iniziare una terapia con lo specialista?

Grazie del tempo e servizio
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Sarebbe opportuno affidarsi allo specialista gastroenterologo magari con il risultato di un RX del transito intestinale per la valutazione differenziale tra stipsi da rallentato transito o ODS ovvero defecazione ostruita. Questo potrebbe essere il primo passo diagnostico. Consigliabile un consulto con un centro ospedaliero per lo studio delle patologie intestinali.

Dr. Roberto Rossi