Cura a vita per mrge e ernia iatale

Buongiorno,
sono un ragazzo di 31 anni e Vi chiedo gentilmente un cosiglio per i miei disturbi.
Sono almeno 5 o 6 anni che soffro di bruciori di stomaco, così alla fine del 2007 mi sono deciso a rivolgermi ad un Gastroenterologo che nel Novembre 2007, dopo visita medica, mi ha eseguito una Gastroscopia con il seguente esito:

Quesito: MRGE con manifestazioni extraesofagee
Esito gastroscopia:
-endoscopia condotta fino al duodeno discendente.
-non lesioni duodenali
-diffusa flogosi della mucosa antrale
-minuscolo polipo fundico
-ernia trans-hiatale
-beanza cardiale. Linea giunzionale a decorso regolare con minime isolate aree congestizie
-esofago indenne
Esito biopsie:
-frammenti di mucosagastrica antro-corpale indenne da alterazioni morfologiche di rilievo. Negativa la ricerca di H. Pylori.
-Polipo ghiandolare cistico del fondo gastrico
-Frammenti di mucosa gastro-esofagea sede di lieve e focale flogosi cronica, con minima attività. Negativa la ricerca di H. Pylori.

A seguito della Gastroscopia, mi è stata data come cura Esopral 40 mg, direttive su alimentazione, posizione del letto, ecc…. e pian piano sono riuscito a ridurre la dose a 10 mg al giorno (divido in 2 parti la pastiglia da 20 mg), la mattina appena mi sveglio e con questo IPP devo dire che i fastidi scompaiono e nel peggiore dei diventano sopportabili (ovviamente apparte quando esagero con un’ alimentazione scorretta).
Ora vi chiedo gentilmente un parere, perché mi preoccupa il fatto che già a 31 devo prendere ogni giorno una pastiglia; vi volevo chiedere se questi IPP hanno effetti collaterali se presi per anni come sto facendo.
Ho provato a sospendere la cura, ma dopo un giorno mi tornano gli stessi sintomi/fastidi (bruciori,dolori al petto, battiti accelerati, gonfiore di pancia, salivazione, eruttazioni, dolori alla schiena, ecc..).
Ho anche provato altri metodi, come l’ assunzione di Succo di Aloe Vera, oppure Argilla Verde, o pastiglie di magnesio chelato.
Ammetto che il trattamento con questi “rimedi naturali” lo interrompevo dopo appena 10/15 giorni perché i fastidi che tornavano erano insopportabili e non riuscivo a fare a meno di tornare alla cura con Esopral.
Vi prego di darmi un consiglio, dicendomi se esistono altri rimedi che possano sostituire l’ uso degli IPP e inoltre Vi chiedo quali effetti può comportare l’ uso quotidiano per tanti anni degli IPP (per esempio possono portare dolori muscolari, sfalsare eventuali esami del sangue, ecc….).
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Attualmente la terapia con i PPI e' da considerarsi "il male minore" nel trattamento del reflusso secondario all'ernia iatale. Del resto se nel suo caso questi farmaci riescono a tenere a bada la sintomatologia e' gia' una bella fortuna, perche' significa che almeno per ora non c'e' alcuna necessita' di pensare all'intervento chirurgico per riparare l'ernia.
Importanti studi clinici hanno dimostrato che il trattamento a lungo termine con i "prazoli" non causa effetti collaterali troppo gravi, ne' alterazioni di rilievo dell'assetto ematochimico. Naturalmente e' opportuno continuare a farsi seguire dal Gastroenterologo, che dovra' aiutarla nel tempo esattamente come, mi sembra, abbia fatto finora.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ringrazio il dottore per la Sua risposta e cortesia; visto che è già passato diverso tempo dalla sua risposta, volevo gentilmente chiedere se altri dottori (specialmente gastroenterologi) possono rispondere al mio quesito.
Mi scuso per l' insistenza, ma ancora oggi ho gli stessi sintomi e dubbi ... ossia ho paura a continuare la cura per anni, vista la mia età, anche se purtroppo senza Esopral sto male.
Grazie ancora e aspettando una Vostra risposta, porgo
cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Spero che la sua richiesta prima o poi venga accolta. Nel frattempo, se ne avra' voglia, le consiglio la lettura di un articolo su questo tema: https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/112-ernia-iatale-e-reflusso-gastro-esofageo.html
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie ancora per i suoi suggerimenti e leggerò sicuramente l' articolo, sperando sempre comunque in una risposta di altri Dottori alla mia questione.
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Se fra qualche giorno non avra' ancora risposte in tal senso me lo ricordi e io provero' personalmente a sollecitare l'intervento di uno Specialista in Gastroenterologia.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
rieccomi e mi scuso se non ho più risposto, ma per diversi problemi mi connetto al sito quando posso.
Colgo l' occasione sia per ringraziare nuovamente il dott. Spina sia per far presente che ad oggi non ho ancora letto una risposta da parte di altri dottori al mio quesito.
Mi scuso per l' insistenza ma ad oggi sento ancora parecchi pareri di Gastroenterologi discordanti tra loro, ossia molti di loro dicono che gli IPP si possono prendere tranquillamente a vita senza problemi anche quando la cura inizia in giovane età ed altri che invece lo sconsigliano.
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Se e' necessario potra' (e dovra'!) prendere gli Inibitori di Pompa Protonica anche per tutta la vita: meglio un farmaco, naturalmente se prescritto da un Medico, che non i danni che puo' provocare il reflusso.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la Sua gentile risposta.
Buona giornata e cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
torno a scriverVi per aggiornarVi sulla mia situazione.
Dopo la visita, il gastroenterologo mi ha cambiato la cura, prescrivendomi tutti i giorni la mattina a digiuno l' Antra 20mg, più che altro per il minor costo del farmaco.
Sono già diversi mesi che eseguo la cura prescritta e devo dire che il farmaco "tiene a bada" i miei sintomi e bruciori ... ovviamente tranne quando uno esagera nel bere o mangiare cose che andrebbero eliminate/evitate.
Purtroppo ho sempre il solito dubbio, cioè se anche questo tipo di farmaco, assunto per tutta la vita già alla mia età di 33 anni, può portare a dei problemi e/o a delle controindicazioni.
Ovviamente Vi chiedo semplicemente un parere e preciso che la domanda l' ho anche già fatta al gastroenetologo, il quale mi ha detto che non crea alcun problema; ovviamente non metto in discussione un parere medico ma ho sempre la convinzione che nessun farmaco preso a vita non crea qualche "disagio".
Magari dico una stupidata ma alla lunga dovrebbe essere affiancato da qualche protettivo o altro.
Grazie ancora per le risposte e il servizio offerto.
Buona giornata a tutti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
L'Omeprazolo e' gia' un protettivo... Le sue caratteristiche consentono di portarlo avanti anche per tempi estremamente lunghi, fermo restando che e' sempre un farmaco: se vuole conoscerne gli effetti collaterali bastera' dare un'occhiata al foglietto illustrativo. Quello che deve comprendere pero' e' il concetto di costo-beneficio: meglio rischiare di avere qualche raro problema minore legato all'utilizzo del farmaco oppure non fare la terapia e affrontare le sicure conseguenze del reflusso gastro-esofageo? La risposta e' scontata: bisognera' scegliere il male minore...
Cordiali saluti
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
intanto la ringrazio per la sua risposta.
In effetti non posso proprio farne a meno, visto che purtroppo mi basta interrompere la cura anche soltanto un giorno per far ricomparire i sintomi (bruciori, ecc...).
Avevo letto il foglio illustrativo ma cercavo un parere medico per essere certo dei veri rischi.
Sono una persona che se posso evito l' uso dei farmaci quando non strettamente necessari; in questo caso è "obbligatorio" l' uso e pensare di assumere un farmaco a vita già a 33 anni mi spaventava un pò.
Grazie ancora, siete stati gentilissimi come sempre.
Buona serata
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
E' verissimo quello che dice: meglio evitare di prendere i farmaci qualora questi non siano strettamente necessari. Il problema pero' nel suo caso e' che invece sono necessari: vale la pena dunque correre qualche piccolo rischio, che comunque e' di molto inferiore a quello che puo' derivare da moltissime altre categorie di farmaci.
Cordiali saluti
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