Perdita della memoria

fin dall'eta' adulta ero talvolta distratto,sovrappensiero, poco concentrato o dimenticavo qualcosa nel posto sbagliato . Inoltre sono sempre stato poco fisionomista verso le persone incontrate poche volte, creando situazioni imbarazzanti. Attualmente lamento quanto segue: mentre ricordo abbastanza bene le terminologie apprese a scuola e tante altre cose,nomi e nozioni appresi in gioventu' e dopo, ora devo spesso sforzarmi , nella lingua parlata, ma meno nella scrittura, a ricordare le nuove terminologie politiche, economiche, finanziarie, informatiche e culturali introdottesi poi nel linguaggio . Momentaneamente mi sfuggono spesso nomi di vecchie conoscenze o che sento spesso alla televisione, nomi botanici delle molte piante del mio giardino, ecc., magari ricordando un'ora dopo. Non parlo piu' cosi' fluentemente le tre lingue estere che conosco, ma le scrivo ancora abbastanza bene. Se mi chiedo ora, cosa ho mangiato ieri, devo talora sforzarmi un po' per ricordare. Avendo una buona cultura, mi sento un po' frustrato e impotente e anche sottovalutato da questi miei limiti verbali. Comunque sono sempre stato piu' bravo a scrivere che non a parlare. Vorrei sapere se quanto sopra sia da considerarsi legato all'eta', normale e irreversibile o se si puo' migliorare alla soglia degli 83 anni.Come?. Perche' ricordo tante parole difficili e non riesco a ficcarmi in testa altre? Perche' le terminologie non mi giungono ISTANTANEAMENTE alla memoria, come accadeva nel passato? Questa regressione mentale sara' progressiva o potra' fermarsi?
P.S. se le e' possibile prego cancellare dalla mia storia clinica la trombosi venosa, che non riguarda me, bensi' mia moglie. La mia storia clinica sarebbe da integrare con due interventi chirurgici nel 2014 e nel 2015 per asportazione di un tumore " lipoma sarcoma like".
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
I disturbi mnesici riferiti appartengono alla sfera della memoria recente,i cui deficit rappresentano il primo problema a presentarsi dopo gli 80 anni quando cominciano ad evidenziarsi i primi segni dell'invecchiamento cerebrale. Naturalmente in ogni singolo caso al quadro partecipano numerosi fattori esogeni,come stato affettivo,tratti caratteriali,livello di istruzione,attività precedentemente svolta,ecc..,che forniscono al quadro clinico individuale una sua originalità. Sarà poi l'andamento nel tempo a fornire indicazioni ulteriori e a stabilire i confini fra fisiologia e patologia. Nel caso specifico sarebbe indicato rivolgersi ad una struttura geriatrica specializzata nei disturbi della memoria per sottoporsi ad una valutazione iniziale e ad un eventuale follow-up periodico.

Dr. Giovanni Aisa