Gelosia ossessiva nell'anziano, cosa possiamo fare?
Gentili Dottori,
vorrei capire cosa sta succedendo a mio padre e se c'è un modo per farlo stare meglio.
Mio padre ha 88 anni e al di là di tutti i problemi legati all'età e a patologie che si porta dietro da molto tempo (fibrillazione atriale e maculopatia su tutte) è tutto sommato lucido e ancora forte fisicamente.
Ci sono delle fasi però in cui si convince del fatto che mia madre (85 anni) lo tradisca in continuazione e le rinfaccia di averlo sempre fatto e che continui a farlo anche ora e che noi figli non siamo figli suoi.
Queste crisi sono piuttosto pesanti soprattutto per mia madre che deve subire parole dure e oscenità.
Mio padre dice di sentire telefonate tra lei e l'amante (sarebbe un vicino di casa), di averla vista salire in macchina di un uomo quando va a fare la spesa e che si porterebbe l'amante addirittura in casa per fare sesso sotto il suo naso magari mentre lui dorme nella stanza di fianco.
Deliri senza senso frutto della sua mente.
Dopo questi sfoghi in cui lui sembra lontano poco lucido e confuso, subentra una fase di "pentimento", se ne sta un po' in silenzio e poi torna alla sua normalità.
Noi figli abbiamo provato con la dolcezza, con la durezza, con la razionalità e in tutti i modi possibili e immaginabili di cercare di scardinare questi pensieri assurdi dalla testa di mio padre ma non c'è niente da fare, periodicamente queste "crisi" tornano e mia madre si ritrova ad essere sorvegliata ogni volta che va a fare la spesa, o fa una telefonata e tutto questo la sta limitando molto e sta anche influendo sulla sua salute fisica e mentale.
Quello che chiedo è, cos'ha mio padre?
E' solo anziano o c'è qualcosa di più?
Noi figli cosa possiamo fare?
Qual'è il medico giusto da contattare per queste situazioni?
Come ci dobbiamo comportare?
Come possiamo restituire a mio padre a mia madre un po' di serenità?
Grazie per l'attenzione
vorrei capire cosa sta succedendo a mio padre e se c'è un modo per farlo stare meglio.
Mio padre ha 88 anni e al di là di tutti i problemi legati all'età e a patologie che si porta dietro da molto tempo (fibrillazione atriale e maculopatia su tutte) è tutto sommato lucido e ancora forte fisicamente.
Ci sono delle fasi però in cui si convince del fatto che mia madre (85 anni) lo tradisca in continuazione e le rinfaccia di averlo sempre fatto e che continui a farlo anche ora e che noi figli non siamo figli suoi.
Queste crisi sono piuttosto pesanti soprattutto per mia madre che deve subire parole dure e oscenità.
Mio padre dice di sentire telefonate tra lei e l'amante (sarebbe un vicino di casa), di averla vista salire in macchina di un uomo quando va a fare la spesa e che si porterebbe l'amante addirittura in casa per fare sesso sotto il suo naso magari mentre lui dorme nella stanza di fianco.
Deliri senza senso frutto della sua mente.
Dopo questi sfoghi in cui lui sembra lontano poco lucido e confuso, subentra una fase di "pentimento", se ne sta un po' in silenzio e poi torna alla sua normalità.
Noi figli abbiamo provato con la dolcezza, con la durezza, con la razionalità e in tutti i modi possibili e immaginabili di cercare di scardinare questi pensieri assurdi dalla testa di mio padre ma non c'è niente da fare, periodicamente queste "crisi" tornano e mia madre si ritrova ad essere sorvegliata ogni volta che va a fare la spesa, o fa una telefonata e tutto questo la sta limitando molto e sta anche influendo sulla sua salute fisica e mentale.
Quello che chiedo è, cos'ha mio padre?
E' solo anziano o c'è qualcosa di più?
Noi figli cosa possiamo fare?
Qual'è il medico giusto da contattare per queste situazioni?
Come ci dobbiamo comportare?
Come possiamo restituire a mio padre a mia madre un po' di serenità?
Grazie per l'attenzione
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Il quadro clinico descritto induce ad orientarsi verso una forma di ideazione delirante probabilmente associata ad uno stato di involuzione cerebrale correlato principalmente all'età. Mancano peraltro riferimenti riguardo alle patologie e agli eventuali trattamenti farmacologici concomitanti. Lo specialista di riferimento è naturalmente il geriatra,che fornirà le indicazioni terapeutiche necessarie e i suggerimenti piu' adatti sui comportamenti da tenere nei confronti del paziente,oltre alla programmazione dell'iter diagnostico piu' opportuno;se necessario,potrebbe essere coinvolto anche lo psichiatra nella gestione del caso.
Dr. Giovanni Aisa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 10/12/2019.
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