Ricerca delle origini

Egregio dott. Santoro,
ho 48 anni e da anni sono alla ricerca delle mie origini biologiche, essendo stata adottata all'età di sei mesi.
Da febbraio scorso, le mie ricerche mi hanno portato verso una famiglia. Dal confronto ho potuto ricostruire che molto probabilmente mia madre biologica ha avuto un parto gemellare, di cui io sono la seconda nata, lasciata in brefotrofio. La mia presunta madre biologica ha gruppo sanguigno Orh-, tutti i suoi figli, me compresa abbiamo fattore rh+, un figlio di ogni figlio, quindi un nipote in ogni famiglia, è rh-, compresa la mia secondogenita, nata da me Orh+ e da mio marito Arh+. Non abbiamo ancora eseguito il test del dna, ma queste circostanze possono già fornire qualche indizio? Inoltre il fattore rh- della madre, che ignorava la sua negatività,nè fu accertata nella circostanza dei parti, in che termini ha potuto influire su tutte le gravidanze, soprattutto sulla prima dalla quale ripeto, saremmo nate due femmine entrambe Orh+?
Spero di aver espresso in modo comprensibile il mio questito e La ringrazio in anticipo della sua risposta.
Anna A.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Risalire alle proprie "origini biologiche" attraverso il metodo dei gruppi sanguigni è stato un metodo molto in auge nei decenni e nel secolo passato, ma può ingenerare dei falsi positivi e dei falsi negativi.
Questo perchè il fenotipo (ovvero l'assegnazione di un particolare gruppo sanguigno sulla base di alcuni "determinanti antigenici" di superficie dei globuli rossi, come il fattore A, quello B, il fattore Rh, il fattore Kelly, Duffy, Lewis, Lutheran ecc.ecc.) di un soggetto deriva dalla combinazione di più "varianti" genetiche, la cui trasmissione non sempre segue una ed una sola modalità di trasmissione ereditaria.
Mi rendo conto del fatto che "spiegare" questi meccanismi di ereditarietà è molto complicato, ma Le posso senz'altro dire che il metodo, oggi, più adeguato e con minori possibilità di errore per stabilire le proprie origini biologiche, è senz'altro quello del codice genetico. La dterminazione della sequenza delle triplette del DNA è la modalità più affidabile per poter conoscere se un soggetto è "figlio biologico" di una determinata coppia.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli