Può un apparecchio dare questi sintomi ?

Gent.
mi Dottori, vi scrivo per porre un particolare quesito.
Ho portato per circa 4 mesi un apparecchio fisso all'arcata superiore, la mia ortognatodontista mi ha diagnosticato malocclusione e agenesia di un incisivo laterale, e abbiamo ritenuto di applicare questo apparecchio per creare lo spazio nell'arcata superiore per un dente artificiale.
L'ho tolto qualche giorno fa, mi procurava dei capogiri molto fastidiosi e la mandibola era più bloccata di prima, sebbene i denti si stessero spostando correttamente; ma la cosa che più mi ha preoccupato è che in questo periodo ho perso una quantità impressionante di capelli, sono diventati tutti sottili e deboli dopo che per anni non avevo avuto problemi di alcun tipo a riguardo (con il mio dottore avevamo trovato la terapia che mi aveva bloccato la progressione dell'alopecia).
Volevo chiedervi:
1- se nella vostra esperienza vi era mai capitato qualcosa di simile, e come era stata affrontata da voi.
Ho voluto togliere l'apparecchio per cercare di tornare alla situazione precedente, nella speranza di rallentare o bloccare questo ritorno dell'alopecia che mi turba molto.
Ho voluto scrivere a Voi gnatologi perchè ho letto di casi clinici di pazienti che, appena messo l'apparecchio hanno sviluppato alopecia e comunque strani sintomi ai capelli.

2- cosa pensate di quello studio che ritiene la malocclusione responsabile della caduta dei capelli (mi permetto di mettere il link, anche se probabilmente lo conoscerete: https://jddtonline.info/index.php/jddt/article/view/3875)?

3- secondo voi aver tolto al cranio la pressione dell' apparecchio può aiutare a recuparare una situazione dentale simile a quella pre-apparecchio (tornare alla stessa occlusione, per quanto sbagliata fosse almeno era stabilizzata), e se si, in quanto tempo può accadere ciò?

4- un bite potrebbe essere indicato per allentare la pressione su cranio (e quindi follicoli), cervicale e scheletro?

Grazie dell'attenzione, so che il mio caso è assolutamente strano, mi permetto di aggiungere che da 3 anni avevo una situazione ai capelli ottima, e l'unico cambiamento degno di nota degli ultimi tempi era proprio l'apparecchio, quindi è improbabile che l'alopecia si sia riscatenata all'improvviso senza motivo, posso assicurare che non è nè una caduta stagionale nè mancanza di vitamine nè altre cose simili.
Sebbene sappia quanto sia difficile senza una visita dal vivo, spero potrete/vorrete rispondere ai 4 quesiti, perchè sono preoccupato.
Naturalmente presto rivedrò anche uno specialista in dermatologia, ma è fondamentale per me un parere di voi gnatologi.
Grazie mille.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Gentile Paziente, "L'ho tolto qualche giorno fa, mi procurava dei capogiri molto fastidiosi e la mandibola era più bloccata di prima" : se la mandibola è più o meno bloccata, bisogna intervenire sulla mandibola. Bisognerebbe capire perchè, e quanto è bloccata: é in grado di aprire la bocca, magari con un po' di sforzo e pazienza? quante dita passano fra gli incisivi nella massima apertura? In apertura la mandibola si muove abbastanza dritta o devia? Sente rumori di click o scroscio aprendola? li sentiva in passato? Previo accurato esame diretto del suo caso, probabilmente opterei per una risposta positiva al sup quarto quesito. Sulla perdita dei capelli non so, anche se sono solito chiedere in anamnesi se il/la paziente ha fastidio o dolore nel pettinarsi i capelli o nel farsi la coda ("comunque strani sintomi ai capelli"), e ho riscontrato una certa relazione, con miglioramento e scomparsa con la terapia gnatologica . Però, come anche l'articolo citato, questo ha scarso supporto scientifico.
Sul funzionamento dell''Articolazione temporo mandibolare (ATM) può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina patologie trattate-patologie dell’articolazione Temporo Mandibolare ( trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2773-articolazione-temporo-mandibolare-click-e-scrosci-da-incoordinazione-condilo-meniscale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Gent.mo Dottore, intanto grazie del suo tempo. Aprire la bocca non è un problema, aprendola ci entrano 4 dita, il click ce l'ho da quando sono adolescente, ma non è frequentissimo durante il giorno. Chiudendola sento come se essa devia verso destra ( ho un'asimmetria facciale e il lato destro è quello meno sviluppato, gli occhi sono ad altezze diverse), infatti i denti dell'arcata inferiore non sono allineati a quelli dell'arcata superiore (dove come dicevo manca un dente). Portando l'apparecchio sentivo qualche difficoltà in più a sbadigliare ad esempio, come se fosse appunto più bloccata, meno mobile, comunque ora mi sembra stia tornando meno compressa sulle giunture tra mascella e mandibola, che massaggio quotidianamente con piccoli movimenti circolari. Ho accennato alla mia ortognatodontista del bite, avendo anche dei dolorini tra spalle, collo e schiena, magari intraprenderò questa strada. Non mi era chiara una cosa, lei ha notato scomparsa di quali sintomi ai capelli ad alcuni suoi pazienti dopo terapia gnatologica ? Pensavo che con un bite, togliendo pressione a tutto il cranio, e quindi ai follicoli, anche la situazione dei capelli poteva migliorare, vista la brutta piega presa; comunque non ho mai avuto particolari problemi a pettinarmi o a fare acconciature particolari. So che i capelli non sono affatto vostra competenza, ma magari, visto che mi ha gentilmente risposto anche a quel quesito, sapeva dirmi qualcosa di più che magari qualche suo paziente le ha fatto notare o che aveva verificato lei nel corso della sua esperienza (comunque cercherò un parere medico specifico anche su quello). Grazie della risposta
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Sui capelli , il quesito che pongo di regola in anamnesi è: dolore ai capelli pettinandosi, o facendosi la coda o sciogliendola. La storia che si apre con questo link descrive il problema: https://www.studiober.com/sara-vecchione-emicrania-con-aura/
Non ho capito quale era il progetto complessivo del trattamento ortodontico: "Ho portato per circa 4 mesi un apparecchio fisso all'arcata superiore.....L'ho tolto qualche giorno fa" : quindi qual è ad oggi il trattamento in essere? Era previsto solo sull'arcata superiore per correggere l'agenesia? Credo però che via rete, senza un esame diretto non si possa dire gran che.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Dottore grazie innanzitutto, il trattamento era finalizzato a correggere l'agenesia, l'ho interrotto per via dei capogiri abbastanza frequenti che avevo (spariti da quando ho tolto l'apparecchio), e di questo diradamento di capelli, che spero sia reversibile. Comunque Dottore volevo chiederLe, secondo lei un bite può riportare l'arcata inferiore (dove non ho mai fatto terapie) ad un allineamento anche appena migliore di quello attuale ? In genere hanno questo effetto i bite ? La mia dentista diceva che è impossibile che ciò si verifichi. Grazie
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Ovviamente ogni risposta via rete va presa per quel poco di generico che può valere, e rappresenta comunque la mia opinione.
Sono contrario a priori su un trattamento di una sola arcata: lei comprerebbe una sola scarpa?
Il problema delle agenesie nell'arcata supoeriore non è solo estetica, ma porta alla contrazione dell'arcata superiore. Quella inferiore, che in chiusura è contenuta nella superiore necessariamente si disloca.
Nel prendere in trattamento un caso con queste caratteristiche, la prima cosa che si deve decidere è quale sarà la collocazione della mandibola, perchè questa scelta influenza qualunque cosa di farà di ortodontico, protesico , implantare.
sarà necessario applicare un dispositivo di riposizionamento mandibolare che, interponendosi alle arcate dentarie, prescinda dalla loro conformazione e dalle ierregolarità presenti, e individui una nuova corretta occlusione.
Il bite costituisce la terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi, con controlli mensili.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa.
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola.
Tenga presente che questa è solo la mia opinione. Non credo che via rete, senza un esame diretto del caso, si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Altri consulti in gnatologia