30 anni, fascicolazioni, disturbi ATM, muro anteriore, ortodonzia o no?

Salve a tutti voi professionisti, io ho 30 anni, ho il morso coperto e da un anno ormai mi è stato diagnosticato un quadro patologico di disturbi dell'ATM che dopo indagini approfondite risulta essere causato da un "muro anteriore" (incisivi superiori in posizione arretrata) incarcerando la mia mandibola.

Tutto è iniziato dopo delle manipolazioni dell'ATM per liberare il morso coperto, mi sono state risolte delle protusioni discali e poi ho applicato un bite rigido di stabilizzazione (termostampato) sembrava tutto risolto... ma dopo pochi mesi i muscoli del volto hanno iniziato a contrarsi in modo intenso, e iniziato a perdere dimensione verticale nella bocca, ho delle fascicolazioni a livello dei muscoli della mandibola.

Ho avuto un consulto con un ortodonzista qualificato come specialista in gnatologia (valutando i miei raggi CONE BEAM) e mi ha detto che dovrei inclinare gli incisivi in avanti per risolvere il problema ed eliminare l'incarceramento mandibolare che mi affligge.

Poi ho avuto un consulto con un altro professionista "gnatologo" e mi ha proposto una terapia basata sull' utilizzo di un bite molto speciale per la durata di un anno (che lui dice NON avere la funzione di rendere asintomatica la situazione patologica ma bensi' di risolverla) per rilassare la muscolatura e riportare in condizioni accettabili i vari squilibri fisiologici e posturali che si sono creati.

Chiedo un vostro parere, anche perchè sto soffrendo molto e ogni mese che passa è sempre peggio...
le manipolazioni e il bite di stabilizzazione hanno fallito, e la causa del disturbo è stata identificata a quanto pare...
Ricorrere all'ortodonzia in questo caso risolverebbe davvero i miei problemi?

E' vero come dicono alcuni gnatologi che intervenire con l'ortodonzia peggiorerebbe i miei sintomi dell'ATM?

Grazie in anticipo
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Dr. Leo Morelli Perfezionato in medicine non convenzionali 1
A mio avviso per risolvere il suo caso occorre dare la priorità all'ATM che deve essere riposizionata nella sua posizione neuro-muscolare mediante un dispositivo interocclusale ortotico per circa 1 anno a controllo mensile. A stabilizzazione raggiunta, si può intrapprendere la strada ortodontica in relazione alla postura tramite controllo Kinesiologico. Il rischio, se non si sa gestire la postura, è di apportare confusione al sistema di regolazione posturale fine e ottenere dei risultati parziali e non duraturi con recidive e/o vicariazioni progressive come ha già avuto modo di sperimentare.
Cordiali saluti
Dr. Leo Morelli

Dr. LEO MORELLI