Rischio hiv
Salve,
sono un uomo di 20 anni e vorrei un’opinione riguardo la mia situazione a rischio malattia HIV.
Da premettere che ho girato 5 farmacie per fare il test istantaneo HIV ma nessuna ne aveva uno disponibile (vorrei aspettare di trasferirmi per fare le analisi perché i miei genitori conoscono molte persone nella sezione del mio ospedale quindi il test istantaneo sarebbe stato perfetto).
Ho avuto 3 rapporti nella mia vita con altri uomini, il primo solo orale e la mia bocca è stata a contatto con il suo seme (a mia discolpa avevo 17 anni e non ero informato come ora sulla questione) non avevo alcun tipo di ferite in bocca e non ho ingoiato il seme (bensì l’ho sputato) , nel secondo c’è stata una penetrazione protetta da profilattico e nel terzo anche.
Dopo il terzo rapporto ero molto tranquillo in quanto guardando il preservativo (che lui indossava) mi è sembrato intatto.
Non ho avuto alcun tipo di sintomo da contagio HIV solo che dopo due mesi si sono presentate delle macchie rosse, quasi come quelle da sudore) , che non mi erano mai uscite prima, le quali però fortunatamente sono scomparse il giorno dopo.
Ora però è passato un anno e da quel momento non ho avuto alcun tipo di rapporti, sicuramente cercherò in altre farmacie un test istantaneo perché non si è mai troppo sicuri, ma la mia domanda è: i miei comportamenti sono stati troppo a rischio?
se il test dovesse risultare positivo e dovessi intraprendere una cura sono ancora in tempo per raggiungere quello stadio in cui si è positivi ma non contagiosi a causa delle cure?
Mi sono dimenticato di aggiungere che dopo aver avuto il rapporto avevo trovato traccia di sangue nelle feci per circa due settimane, facendo le analisi del sangue poi si è scoperto che era dovuta a colon irritabile, condizione di cui soffro ancora ora sotto stress.
In più avrei anche un’altra domanda, quando ho fatto le analisi per scoprire se avessi colon irritabile ho analizzato sangue, feci e urine e nonostante io sappia che per vedere se si ha l’infezione da HIV in corso si debba fare un test specifico, eventualmente ci sarebbero dei che valori possano essere alterati nelle analisi ordinarie causa HIV?
Grazie in anticipo
sono un uomo di 20 anni e vorrei un’opinione riguardo la mia situazione a rischio malattia HIV.
Da premettere che ho girato 5 farmacie per fare il test istantaneo HIV ma nessuna ne aveva uno disponibile (vorrei aspettare di trasferirmi per fare le analisi perché i miei genitori conoscono molte persone nella sezione del mio ospedale quindi il test istantaneo sarebbe stato perfetto).
Ho avuto 3 rapporti nella mia vita con altri uomini, il primo solo orale e la mia bocca è stata a contatto con il suo seme (a mia discolpa avevo 17 anni e non ero informato come ora sulla questione) non avevo alcun tipo di ferite in bocca e non ho ingoiato il seme (bensì l’ho sputato) , nel secondo c’è stata una penetrazione protetta da profilattico e nel terzo anche.
Dopo il terzo rapporto ero molto tranquillo in quanto guardando il preservativo (che lui indossava) mi è sembrato intatto.
Non ho avuto alcun tipo di sintomo da contagio HIV solo che dopo due mesi si sono presentate delle macchie rosse, quasi come quelle da sudore) , che non mi erano mai uscite prima, le quali però fortunatamente sono scomparse il giorno dopo.
Ora però è passato un anno e da quel momento non ho avuto alcun tipo di rapporti, sicuramente cercherò in altre farmacie un test istantaneo perché non si è mai troppo sicuri, ma la mia domanda è: i miei comportamenti sono stati troppo a rischio?
se il test dovesse risultare positivo e dovessi intraprendere una cura sono ancora in tempo per raggiungere quello stadio in cui si è positivi ma non contagiosi a causa delle cure?
Mi sono dimenticato di aggiungere che dopo aver avuto il rapporto avevo trovato traccia di sangue nelle feci per circa due settimane, facendo le analisi del sangue poi si è scoperto che era dovuta a colon irritabile, condizione di cui soffro ancora ora sotto stress.
In più avrei anche un’altra domanda, quando ho fatto le analisi per scoprire se avessi colon irritabile ho analizzato sangue, feci e urine e nonostante io sappia che per vedere se si ha l’infezione da HIV in corso si debba fare un test specifico, eventualmente ci sarebbero dei che valori possano essere alterati nelle analisi ordinarie causa HIV?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Utente,
Condivido la Sua scelta di effettuare un test per HIV. I professionisti sanitari hanno il dovere di non comunicare ai Suoi genitori alcuna informazione riguardo i test da Lei svolti, non mi preoccuperei di alcuna "fuga di notizie". Considerando anche la difficoltà nel reperire un test rapido, le consiglio di rivolgersi con impegnativa emessa dal medico curante presso un ospedale.
L'unica potenziale esposizione al virus è stata quella tramite rapporto orale non protetto, tale modalità presenta un rischio di trasmissione molto basso (ampiamente inferiore a 1 su 1000 per rapporto. La presenza di ulcere, escoriazioni, altre malattie sessualmente trasmissibili e in genere qualsiasi "porta" di accesso al virus aumenterebbe questo rischio).
La terapia antiretrovirale riesce ad ottenere una risposta completa (con HIV non rilevabile nel sangue, quindi non trasmissibile) in circa il 95% dei pazienti. Tuttavia, non mi preoccuperei di questo aspetto attualmente.
Le analisi ordinarie (feci, urine, emocromo) possono essere normali in pazienti con HIV, quindi non sono sufficienti ad escludere l'infezione.
Spero di essere stato d'aiuto
Cordiali saluti
Dr Ghisimberti Edoardo
Condivido la Sua scelta di effettuare un test per HIV. I professionisti sanitari hanno il dovere di non comunicare ai Suoi genitori alcuna informazione riguardo i test da Lei svolti, non mi preoccuperei di alcuna "fuga di notizie". Considerando anche la difficoltà nel reperire un test rapido, le consiglio di rivolgersi con impegnativa emessa dal medico curante presso un ospedale.
L'unica potenziale esposizione al virus è stata quella tramite rapporto orale non protetto, tale modalità presenta un rischio di trasmissione molto basso (ampiamente inferiore a 1 su 1000 per rapporto. La presenza di ulcere, escoriazioni, altre malattie sessualmente trasmissibili e in genere qualsiasi "porta" di accesso al virus aumenterebbe questo rischio).
La terapia antiretrovirale riesce ad ottenere una risposta completa (con HIV non rilevabile nel sangue, quindi non trasmissibile) in circa il 95% dei pazienti. Tuttavia, non mi preoccuperei di questo aspetto attualmente.
Le analisi ordinarie (feci, urine, emocromo) possono essere normali in pazienti con HIV, quindi non sono sufficienti ad escludere l'infezione.
Spero di essere stato d'aiuto
Cordiali saluti
Dr Ghisimberti Edoardo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 972 visite dal 01/09/2024.
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