Una terapia considerato che il quantitativo

In data 2 settembre 2011 a seguito di accertamenti per un intervento chirurgico l'HCV ricerca anticorpi (metodo immunoenzimatico con rilevazione fotometrica) risulta positivo. Il giorno 12 settembre 2011 ripeto gli esami per accertarmi che non si tratti di un falso positivo; l'HCV ricerca anticorpi risulta nuovamente positivo con valori AST GOT, ALT GPT e gamma GT tutti nella norma. Il 21.09.2011 dopo visita dall'epatologo mi sottopongo all'HCV RNA quantitativo e all'HCV RNA genotipizzazione; risultato HCV RNA quantitativo: viremia non rilevabile, inferiore alla sensibilità; sensibilità del metodo 70 Ul/ml. HCV RNA genotipo: viremia non rilevabile, genotipo non eseguibile. Il 22.09.2011 mi sottopongo ad un'ecografia del fegato con la seguente diagnosi: fegato di volume aumentato a margini regolari e ad ecotessitura steatosica senza lesioni focali intraparenchimali in atto. L'epatologo mi ha suggerito di fare l'HCV RNA qualitativo tra 30-40 gg..Ha senso aspettare tutto questo lasso di tempo? Mi chiedo perchè l'epatologo mi abbia fatto saltare l'HCV RNA qualitativo. Con l'HCV RNA quantitativo negativo, posso dormire sonni tranquilli o il metodo di sensibilità utilizzato dallo stesso (70 Ul/ml) non esclude del tutto la viremia? In ogni caso se il qualitativo dovessere risultarmi positivo, come faccio a sottopormi ad una terapia considerato che il quantitativo e il genotipo risultano entrambi negativi?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signore,
il consiglio del collega è correttamente un "eccesso di scrupolo", ed è bene che la nuova determinazione, per risultare credibile, avvenga ad una distanza di tempo sufficiente.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.