Terrorizzato dall'hiv

Salve, premetto che sono un ragazzo molto ansioso. Circa 4 anni fa (giugno 2004) ho avuto una relazione di un paio di mesi con una ragazza di un paio d'anni più piccola di me ( separata e con una bambina di 2 anni ). Prima di lei ho sempre avuto rapporti protetti. Non so perchè al primo appuntamento con lei non ho portato con me i preservativi...forse perchè volevo non succedesse nulla. In realtà è successo eccome. Così come per i successivi 2 mesi. Ricordo in particolare un episodio in cui ho avuto una piccola lesione al frenulo che mi ha provocato perdita di sangue, a contatto con le sue parti intime. E' li che ho cominciato a temere sebbene lei mi avesse rassicurato sul fatto che aveva fatto i test HIV in precedenza ( in realtà per cose che sono venute fuori dopo - bugie etc-, tornassi indietro non avrei creduto molto a quello che mi aveva detto ). Storia conclusa con lei nell'ottobre 2004. Non ricordo ( e posso dare quasi la certezza ) di aver mai avuto sintomi particolari riconducibili alle casistiche da congagio HIV trovate su internet ( simil-mononucleosi etc ). Premetto che sono uno che non si ammala mai e che a dicembre va in giro solo in camicia. Inoltre sono uno che annualmente esegue gli esami del sangue di routine. La paura ad oggi è di essere venuto a contatto col virus dell'HIV in quel giugno 2004, anche perchè ho paura ad effettuare il mio primo test HIV...Tuttavia sono tranquillizzato da alcuni fattori:1) subito dopo questa ragazza ho avuto un'altra relazione (stavolta protetta) con una mia collega d'ufficio, ma in un'occasione durante una fellatio il frenulo ha ripreso a sanguinare nella sua bocca. Ho frequentato questa nuova ragazza per altri 3 mesi e non ricordo si fosse lamentata per strani sintomi. Ad oggi ha messo su 10kg e sta benissimo; 2) Nel 2006 quindi a 2 anni dal presunto contagio ho avuto una uveite/iridociclite ( porto le lenti mensili ) probabilmente dovuti ad una infezione dato che ho fatto un trasloco nella polvere...il medico ( neanche a farlo a posta ) mi aveva detto:"beh hai una reazione anticorpale fortissima...sicuramente non hai l'hiv;-)" (...come poteva sapere questo? non dipende da quanto tempo è che ce l'hai?); 3) dagli esami del sangue che effettuo - con formula - tutto sembra a posto. L'ultimo l'ho ritirato ieri. Globuli bianchi 4.2 e formula corretta...beh dopo 4 anni magari qualcosa doveva vedersi giusto?
Ora la mia domanda è: a parte il fatto che il test servirebbe a tranquillizzarmi dato che da allora vivo con sto sospetto, è opportuno pensare ad un contagio? o sono solo miei film?
Tranquillizzatemi se potete. Grazie.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente la diagnosi di HIV non è mai sintomatologica, e si può essere sieropositivi in completo benessere. Se ha dubbi sul suo contatto esegua il test HIV.
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Utente
Utente
Grazie della risposta. Tuttavia mi permetto di dire che qua e la su internet ho trovato ( studi di dottori etc ovviamente non commenti di persone "ignoranti" in materia come me ;-) ) che durante la fase di incubazione si presentano quasi sempre delle malattie opportunistiche minori ( oltre il 75% dei casi ) che prendono vita proprio grazie ad una progressiva degenerazione del sistema immunitario( inoltre durante la prima fase di infezione - c.ca 6/7 settimane si dovrebbero presentare linfonodi ingrossati febbre astenia etc, che dovrebbe essere la reazione del corpo al virus ). Sinceramente io un mese e mezzo dopo il probabile contagio avevo una vita regolare. Dopo 4 anni dal contagio evidentemente si sta quasi per entrare nella fase più acuta...inoltre sempre da quegli studi si legge che durante la fase di incubazione è possibile verificare in laboratorio una notevole leucopenia ( dovrebbe essere calo di globuli bianchi, giusto? ) che ovviamente presa una tantum non ha senso ma che nel mio caso invece avendo uno screening anno per anno ( e dal 2006 al 2008 addirittura da 4.1 sono passato a 4.2... ) potrebbe avere una interpretazione diversa. In realtà la mia domanda iniziale era: data l'esperienza in merito dei dottori, dato quello che ho scritto, con che probabilità sono stato contagiato?
Grazie mille ancora per la vostra disponibilità.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente dice bene, la sindrome retrovirale acuta si accompagna generalmente a sintomi similinluenzali e l'inveterarsi della sieropositività porta solitamente a infezioni opportunistiche e decremento dei linfociti. Ma tutto ciò nell'HIV è estremamente variabile, poco prevedibile ed i sintomi sono molto aspecifici. Si possono avere lunghi periodi di benessere per cui come ho anticipato LA DIAGNOSI DI HIV NON E' MAI SINTOMATOLOGICA, ma sempre legata al TEST. Questo è un messaggio estremamente importante poichè affidarsi ad altro per la diagnostica non è ammissibile. Per il resto esistono statistiche per un singolo rapporto a rischio, ma non per rapporti multipli.
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