Delucidazioni su tubercolosi
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
non si capisce bene se lei voglia riferirsi ad un soggetto sano, che non è quindi un paziente, o ad un soggetto a cui è stata diagnosticata la TBC che dunque è un Paziente a tutti gli effetti.
Nel primo caso, che è quello che le interessa forse di più, la procedura più semplice e' l'Intradermoreazione di Mantoux che se negativa consiglia la vaccinazione antitubercolare, se positiva indica un pregresso avvenuto contatto con il Mycobacterium tubercolosis, in genere è seguito da una RX toracica per escludere patologia in atto ed esime dall'obbligo del vaccino.
La reazione cutanea alla tubercolina va letta dallo pneumologo secondo criteri ben standardizzati.
Le accenno, per completezza, che sono state studiati test in vitro per individuare le infezioni da BK ma ad essi difficilmente si ricorre per lo screening.
Relativamente ad un paziente che abbia una TBC accertata, vi sono linee guida che riguardano la diagnosi, il monitoraggio della risposta terapeutica, i criteri per dichiararlo guarito.
Ma non mi sembra questa la sede adatta per una trattazione di tisiologia.
Spero di esserle stato utile.
Saluti cordiali,
Caldarola.
non si capisce bene se lei voglia riferirsi ad un soggetto sano, che non è quindi un paziente, o ad un soggetto a cui è stata diagnosticata la TBC che dunque è un Paziente a tutti gli effetti.
Nel primo caso, che è quello che le interessa forse di più, la procedura più semplice e' l'Intradermoreazione di Mantoux che se negativa consiglia la vaccinazione antitubercolare, se positiva indica un pregresso avvenuto contatto con il Mycobacterium tubercolosis, in genere è seguito da una RX toracica per escludere patologia in atto ed esime dall'obbligo del vaccino.
La reazione cutanea alla tubercolina va letta dallo pneumologo secondo criteri ben standardizzati.
Le accenno, per completezza, che sono state studiati test in vitro per individuare le infezioni da BK ma ad essi difficilmente si ricorre per lo screening.
Relativamente ad un paziente che abbia una TBC accertata, vi sono linee guida che riguardano la diagnosi, il monitoraggio della risposta terapeutica, i criteri per dichiararlo guarito.
Ma non mi sembra questa la sede adatta per una trattazione di tisiologia.
Spero di esserle stato utile.
Saluti cordiali,
Caldarola.
[#4]
Medico Chirurgo
Salve,
data la complessità dell'argomento dovrò essere molto sintetico.
Ovviamente parliamo di TBC polmonare in paziente con diagnosi batteriologica certa e in trattamento ambulatoriale.
Tali pazienti vengono valutati per la ricerca del BK nell'espettorato o nel materiale ottenuto tramite spazzolamento tracheo - bronchiale.
Viene valutata la carica batterica, anche con tecniche di biologia molecolare, ed effettuata la cultura ai fini della valutazione della sensibilità del BK ai farmaci specifici.
Insieme all'esame clinico in genere è eseguita una TC polmonare per la valutazione delle lesioni in tale sede.
Quindi stabilito il protocollo farmacologico si provvede a consegnare al paziente i farmaci, avvertendolo che deve assumerli come prescritto, e che deve avvertire se compaiano effetti collaterali.
Se si ritiene che il paziente non sia affidabile si può ricorrere al ricovero.
Dopo adeguato periodo di tempo, dipendente dalla situazione di partenza e dal protocollo terapeutico, si verifica in plurimodalita' se il BK sia stato eradicato o meno. Nel secondo caso si provvede dopo la valutazione clinica a somministrare protocolli di II livello, o si opta per una terapia in regime di ricovero.
Al paziente viene fornito l'elenco degli accorgimenti per evitare la diffusione ai conviventi che vengono screenati per eventuali avvenuti contagi.
Abbia pazienza ma più di questo in un post non è possibile inserire.
Chiaramente non è fatta menzione dei pazienti con TBC contagiosa che vanno isolati o di quelli con immunodepressione, per esempio da HIV, oggi di frequente riscontro.
Per una trattazione più organica può fare riferimento ad uno pneumologo o ad un infettivologo dell' ospedale dove sta facendo il corso.
Infine, per la teoria ci sono i testi.
Saluti cordiali,
Caldarola
data la complessità dell'argomento dovrò essere molto sintetico.
Ovviamente parliamo di TBC polmonare in paziente con diagnosi batteriologica certa e in trattamento ambulatoriale.
Tali pazienti vengono valutati per la ricerca del BK nell'espettorato o nel materiale ottenuto tramite spazzolamento tracheo - bronchiale.
Viene valutata la carica batterica, anche con tecniche di biologia molecolare, ed effettuata la cultura ai fini della valutazione della sensibilità del BK ai farmaci specifici.
Insieme all'esame clinico in genere è eseguita una TC polmonare per la valutazione delle lesioni in tale sede.
Quindi stabilito il protocollo farmacologico si provvede a consegnare al paziente i farmaci, avvertendolo che deve assumerli come prescritto, e che deve avvertire se compaiano effetti collaterali.
Se si ritiene che il paziente non sia affidabile si può ricorrere al ricovero.
Dopo adeguato periodo di tempo, dipendente dalla situazione di partenza e dal protocollo terapeutico, si verifica in plurimodalita' se il BK sia stato eradicato o meno. Nel secondo caso si provvede dopo la valutazione clinica a somministrare protocolli di II livello, o si opta per una terapia in regime di ricovero.
Al paziente viene fornito l'elenco degli accorgimenti per evitare la diffusione ai conviventi che vengono screenati per eventuali avvenuti contagi.
Abbia pazienza ma più di questo in un post non è possibile inserire.
Chiaramente non è fatta menzione dei pazienti con TBC contagiosa che vanno isolati o di quelli con immunodepressione, per esempio da HIV, oggi di frequente riscontro.
Per una trattazione più organica può fare riferimento ad uno pneumologo o ad un infettivologo dell' ospedale dove sta facendo il corso.
Infine, per la teoria ci sono i testi.
Saluti cordiali,
Caldarola
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 27/10/2015.
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