Acinetobacter b. in donna anziana: pericoli per i congiunti

A mia suocera (83 anni) malata di parkinson avanzato, nutrita con sondino, recentemente ricoverata a lungo per frattura femorale è stata diagnosticata in ospedale colonizzazione di Acinetobacter b. con tampone anale. Siccome mia moglie la assiste di frequente (con le dovute precauzioni), ma è essa stessa reduce da chemioterapia per tumore al seno (conclusa 7 mesi fa) mentre io, per parte mia, ho vari problemi (cardiopatico ischemico con stent, operato di recente alla prostata), siamo entrambi abbastanza preoccupati. Che cosa dobbiamo fare? C'è pericolo di un contagio anche indiretto? Dobbiamo sottoporci ad esami diagnostici ad hoc? Grazie
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
sua suocera è colonizzata da Acinetobacter calcoaceticus-baumannii complex o anche detto Acinetobacter baumannii, dunque non ha una infezione da questo batterio.
Assistere una paziente del genere è molto semplice: basta indossare dei guanti monouso in nitrile, un eventuale camice monouso da eliminare dopo l'assistenza, lavarsi le mani con abbondante acqua e sapone dopo aver sfilato i guanti.
Il batterio è pericoloso nelle terapie intensive ed in rianimazione dove può scatenare dei focolai infettivi: Lei e sua moglie potete continuare a prendervi cura amorevolmente della anziana signora senza rischi.

Cordialità,
Dott. Caldarola.