Rabbia gatto in grecia
buongiornomi trovo un Grecia a Corfù. l altra sera mangiavo sul balcone. mi sono assentata un attimo poi ho ripreso la cena e ad un certo punto ho trovato nel cibo dei peli. girano molti gatti che arrivano anche nel balcone della mia stanza e temo che uno di questi si sia buttato sul mio piatto in mia essenza. forse sarò paranoica ma cosa ne pensate? esiste la rabbia in questa zona? al ritorno è opportuno che contatti il mio medico? sarò in Italia la prossima settimana.vi ringrazio di cuore
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
la Grecia attualmente è considerata un Paese indenne dalla rabbia urbana.
Considerando che lei non è stata morsa dal gatto e che probabilmente questo si è limitato a leccare il suo cibo, io al suo posto starei tranquillo.
Credo che il suo medico Curante, che farà benissimo a consultare, non potrà che confermare: personalmente le sconsiglio data la situazione la vaccinazione antirabbica.
Può per sua sicurezza rivolgersi al Consolato Italiano in Grecia per avere dati epidemiologici eventualmente più aggiornati.
I miei sono comunque del marzo 2017.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
la Grecia attualmente è considerata un Paese indenne dalla rabbia urbana.
Considerando che lei non è stata morsa dal gatto e che probabilmente questo si è limitato a leccare il suo cibo, io al suo posto starei tranquillo.
Credo che il suo medico Curante, che farà benissimo a consultare, non potrà che confermare: personalmente le sconsiglio data la situazione la vaccinazione antirabbica.
Può per sua sicurezza rivolgersi al Consolato Italiano in Grecia per avere dati epidemiologici eventualmente più aggiornati.
I miei sono comunque del marzo 2017.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
la ringrazio della velocissima risposta. contattero senz altro il mio medico ma intanto la sua risposta mi ha tranquillizzata. leggendo un internet non riuscivo a capire che la trasmissione della malattia avvenisse solo attraverso il morso in quanto si parla di contatto con la saliva. grazie ancora
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
per essere precisi la rabbia si contagia quando un animale infetto, sia domestico che selvatico, faccia entrare in contatto la sua saliva con soluzioni di continuità della cute e con le mucose. Dunque tramite morsi ( che è la modalità di trasmissione storicamente e percentualmente più importante), ferite inferte dall'aninale, graffi , lambitura di cute non integra e lambitura di mucose.
Casi di rabbia per via alimentare sono segnalati solo nel Sud Est Asiatico, pochi per la verità, per i quali ancora è in corso la valutazione epidemiologica.
Ciò perchè lei possa avere un quadro completo delle modalità ad oggi conosciute della trasmissione di questa zoonosi.
Considerando che la Grecia, come le ho detto, è libera da rabbia urbana, e che al più il gatto di cui lei parla al massimo avrà dato una leccata al suo cibo, sicuramente se fosse stato rabido avrebbe avuto un comportamento ben diverso che quello di curiosare insieme alla colonia di gatti di cui faceva parte a Corfù, credo che lei abbia tutte le carte in regola per essere tranquilla.
Le ho consigliato anche di contattare l'Autorità Sanitaria di Corfù direttamente o tramite il Consolato Italiano, qualora desideri informazioni più approfondite.
Sicuramente che lei parli di questo episodio con il suo curante è una saggia idea, ma non penso che il predetto non possa darle informazioni più specifiche di chi è del posto.
Questo ad ulteriore chiarimento e per evitare equivoci.
Io personalmente, che pure tengo molto alla vita mia e dei miei cari, nel caso di un incidente come quello che descrive lei non mi sarei preoccupato più di tanto, mi sarei fatto una risata per l'abilità dei gatti di essere impiccioni e di non conoscere barriere e avrei archiviato l'accaduto.
Continui pure a trascorrere i restanti giorni di vacanza a Corfù senza tema di morire di rabbia.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
per essere precisi la rabbia si contagia quando un animale infetto, sia domestico che selvatico, faccia entrare in contatto la sua saliva con soluzioni di continuità della cute e con le mucose. Dunque tramite morsi ( che è la modalità di trasmissione storicamente e percentualmente più importante), ferite inferte dall'aninale, graffi , lambitura di cute non integra e lambitura di mucose.
Casi di rabbia per via alimentare sono segnalati solo nel Sud Est Asiatico, pochi per la verità, per i quali ancora è in corso la valutazione epidemiologica.
Ciò perchè lei possa avere un quadro completo delle modalità ad oggi conosciute della trasmissione di questa zoonosi.
Considerando che la Grecia, come le ho detto, è libera da rabbia urbana, e che al più il gatto di cui lei parla al massimo avrà dato una leccata al suo cibo, sicuramente se fosse stato rabido avrebbe avuto un comportamento ben diverso che quello di curiosare insieme alla colonia di gatti di cui faceva parte a Corfù, credo che lei abbia tutte le carte in regola per essere tranquilla.
Le ho consigliato anche di contattare l'Autorità Sanitaria di Corfù direttamente o tramite il Consolato Italiano, qualora desideri informazioni più approfondite.
Sicuramente che lei parli di questo episodio con il suo curante è una saggia idea, ma non penso che il predetto non possa darle informazioni più specifiche di chi è del posto.
Questo ad ulteriore chiarimento e per evitare equivoci.
Io personalmente, che pure tengo molto alla vita mia e dei miei cari, nel caso di un incidente come quello che descrive lei non mi sarei preoccupato più di tanto, mi sarei fatto una risata per l'abilità dei gatti di essere impiccioni e di non conoscere barriere e avrei archiviato l'accaduto.
Continui pure a trascorrere i restanti giorni di vacanza a Corfù senza tema di morire di rabbia.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 30/05/2017.
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