Ascaridi

Salve,
a febbraio 2016 mi è stata diagnosticata fibromialgia "primaria" (per esclusione dopo check-up completo comprendente anche esami tiroide, malattie reumatiche ed autoimmuni). Sintomi: dolorabilità diffusa, tutti i tender points "attivi", parestesie, in fase acuta difficoltà a camminare, lievi disturbi intestinali con alvo regolare ma feci abbondanti. Remissione (non completa ma quasi) per molti mesi. A dicembre scorso prostatite (con successivo psa normale e urine negative). A marzo scorso nuova fase acuta di dolori diffusi durata un mesetto e lentamente parzialmente regredita; di nuovo feci abbondanti e acide all'odore (fenomeni che persistono tuttora) + emorroidi + bruciori intestinali soprattutto dopo mangiato (non localizzati, in zone differenti dell'intestino, che anch'essi persistono).
Una settimana fa. dopo l'evacuazione, ho "estratto" dall'ano quello che a tutti gli effetti ho riconosciuto essere un verme ascaride (controllando poi le foto e le descrizioni su internet): lungo una quindicina di centimetri e largo qualche millimetro, bianco, non trasparente. Escluderei fosse muco sia perché non ne ho mai notata la presenza, sia perché alla vista e al tatto risultava di forma perfettamente liscia e regolare. Non si muoveva, presumo fosse morto.
Il mio medico mi ha prescritto vermox 300 mg per due volte al giorno, per tre giorni. Ho finito la cura da quattro giorni ma i sintomi intestinali (bruciore, feci acide) persistono.
Domanda: è possibile che questo - o eventuali altri vermi - presenti nell'intestino possano aver determinato, almeno in parte, la sintomatologia sopra esposta, compresa la dolorabilità diffusa? Il medico non mi ha dato indicazioni al riguardo: sarebbe meglio ripetere il trattamento vermox e fare eventuale ricerca per parassiti?
Grazie mille.
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
sarebbe stato opportuno effettuare il parassitologico delle feci prima di iniziare la terapia portando anche il presunto verme in laboratorio.
In ogni caso la terapia con il Vermox è posologicamente corretta e dunque i suoi disturbi intestinali vanno cercati altrove, non nella parassitosi che, quand'anche presente dovrebbe essere stata eradicata.
A dieci gg dalla fine della terapia con Vermox faccia un parassitologico delle feci in un laboratorio con una buona parassitologia e possibilmente anche la ricerca di protozoi (Giardia soprattutto): se saranno negativi entrambi non occorre ripetere il ciclo di Vermox e curare l'infestazione da protozoi.
Se i risultati saranno diversi e se vorrà, ne riparleremo.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
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