Puntura accidentale da paziente affetto da Sarcoma di Kaposi

Salve,
Durante il turno di lavoro (infermiere) mi sono punto accidentalmente con un ago utilizzato per fare un iniezione di insulina ad un paziente. Avevo i guanti, e mi sono recato subito a lavare la ferita e cercare di aumentare il sanguinamento.
Il paziente non presenta in anamnesi nulla se non Sarcoma di Kaposi, causato dall Herpes Virus 8. Sono preoccupato riguardo ad un possibile contagio perché ho letto di cosa è responsabile. Mi recherò in PS a fare i dovuti controlli, volevo sapere però più precisamente qual'è il rischio effettivo di un possibile contagio, dopo quanto tempo è possibile individuarlo? quali sono i comportamenti che dovrei adottare con la mia partner durante questo tempo? Aldilà del fatto che abbiamo già rapporti protetti, ho letto che il metodo di trasmissione non è esclusivamente per via ematica.
Ringrazio anticipatamente per la risposta
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
se il paziente con il quale è occorso l'incidente è affetto dalla forma "classica" di K.S. o da altri fattori che causino immunosoppressione (iatrogeni o di altra natura) e non è affetto dalla forma epidemica (quella per intenderci legata alla infezione da HIV) il rischio di contagio con HHV8 non si pone come rilevante.
Dunque non si pone nemmeno la necessità di ricorrere a misure cautelari a protezione della sua partner.
Peraltro, benchè si ipotizzino come principali vie di trasmissione le Trasfusioni, il trapianto di organi ed anche i rapporti sesuali, a tutt'oggi non vi è univoca concordanza tra gli infettivologi sulle effettive modalità di trasmissione dell'HHV8.
I dati di sieroprevalenza sono complessivamente quantificabili nel 19% nella popolazione generale e fino al 35% in Sardegna con presenza di cluster familiari.
La situazione è insomma analoga a quella dei Virus HTLV.
La rarità estrema del KS in Italia induce a ritenere che un sistema immunitario efficiente sia capace di tenere a bada l'HHV8 evitando che questo esprima la capacità di infettare le cellule endoteliali immortalizzandole.
Perciò il mio invito è alla tranquillità assoluta.
Cari saluti.
Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Il paziente in questione ha vissuto in Africa per svariate decine di anni quindi potrebbe anche trattarsi della forma endemica, ma risulta negativo all'infezione da HIV, quali sono le differenze nel caso si trattasse della forma endemica? In ogni caso ho effettuato i dovuti controlli al PS e durante il colloquio l'infettivologo ha ritenuto assai improbabile la trasmissione di entrambi i Virus ( il problema riguardo a quello dell'HIV non sussiste per il fatto che il paziente è risultato negativo ai controlli precedentemente, più volte).

La ringrazio comunque per la tempestività ed esaustività della risposta,

Cordiali saluti
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
che il paziente abbia vissuto in Africa per svariate decine di anni, se è risultato negativo ai test immunosierologici e a quelli molecolari non può avere una forma correlata all'HIV.
La mia distinzione era appunto intesa a verificare la possibilità che il paziente fosse HIV sieropositivo.
Magari con alta viremia.
Il suo Infettivologo può perciò essere più categorico: se il paziente non ha HIV la probabilità che glielo abbia trasmesso non esiste.
Sulla trasmissione dell'HHV8 credo di essere stato chiaro.
Saluti cordiali.
Caldarola.