Medicina del lavoro

Salve, sono a chiedere un consulto sull’ (eventuale) inalazione di fibre di amianto.

Saró breve: vivo in una cooperativa, case costruite fine anno 50/inizio 60.
Nel mio appartamento, nel quale risiedo dal 2018, c’è un soppalco grande e dove è presente quel soppalcò c’è un finestrella vecchia, mai aperta (anche perché è sul soppalco bisognerebbe entrare dentro il soppalco).
Quando sono venuto a vivere qua mi sono reso conto che c’erano perdite nel muro di acqua quindi avevo contattato la cooperativa che, a loro spese, avevano fatto uscire un falegname (o comunque un tecnico) che ha siliconato la finestra.
Ora, leggendo alcune notizie sull’amianto, mi sono allarmato perché intorno a questa finestrella c’è comunque dello stucco che fa da contorno al vetro (mastice se non sbaglio) sicuramente stucco antico che risulta comunque usurato (spacchettato) ma che io comunque non ho ripeto mai toccato, nemmeno pulito per intenderci (non ci arriva nessuno la su).

Posto che io non so se in questo stucco vi sia traccia di amianto, io ho un figlio piccolo e mi sono molto allarmato.
leggendo su internet (che mette comunque ansia) mi è parso di capire che bisognerebbe fare delle lavorazioni per far sì che le fibre si disperdano inoltre questa finestrella è dentro un soppalcò chiuso comunicante tra bagno e camera da letto, che apro solo per mettere i contenitori per il cambio stagione.
ma io non tocco mia quella finestrella, ne tento di aprila (penso me l’abbiano comunque bloccata), ovvio che però lo stucco vecchio è comunque spacchettato, non so se mi spiego.

Cosa mi conviene fare?
Segnalo questa cosa alla cooperativa e faccio fare delle analisi?
Più che altro perché io a breve me ne andrò via di casa.
In ogni caso per quanto concerne problemi legati alle fibre secondo voi posso essere sereno?
Un anno fa ho dovuto fare un RX torace per altri motivi è tutto era a posto, si sarebbe eventualmente dovuto evidenziare dei filamenti?

Vi ringrazio molto
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 112 7
Gentile utente,
per come ha descritto in maniera particolareggiata il tutto, la posso rassicurare sul fatto che certamente non ha e non stà correndo rischi maggiori rispetto alla popolazione in generale.
Relativamente allo stucco, quello prodotto prima del 1990 può avere effettivamente una quota residuale di amianto ma nel suo caso, la collocazione della finestra, l'immobilità della stessa e l'assenza di ventilazione, non ritengo possa essere causa di dispersione di fibre di amianto che comunque sarebbero veramente residuali e ricadrebbero sul pavimento del soppalco che, lei dice, non è frequentato.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro