Rachide cervicale

buona sera a tutti gli specialisti e grazie per un riscontro al quesito.
nel mese di aprile ho eseguito una RMN del tratto cervicale ,dorsale e lombosacrale, ed i risultati risultano essere:
- Spianamento della fisiologica lordosi cervicale
- Allo spazio c4/c5 presenza di ernia discale sottolegamentosa contenuta che oblitera parzialmente la zona sub aracnoidea perimidollare.
-Nel tratto dorsale si rileva presenza di Osteoangioma in D1, e discontinuita' ed irregolarita' corticali ostecondrosiche degli ultimi piatti dorsali
nel tratto lombare dalle lstre si evincono protrusioni lievi..
Effettuata consulenza specialistica ortopedica la diagnosi e ' Cervicomialgia da protusioni discali multiple con evidente Brachialgia molto accentuata a sx , accompagnata da parestesie e formicolii bilateralmente .accentuata rigidita' rachdea. chiedo se con il sopracitato quadro clinico e con la diagnosi redatta dallo specialista di struuura policlinico universitario , posso attraverso la medicina aziendale chiedere limitazione per la mansione che svolgo ,ossia quella di facchinaggio adibito al carico e scarico bagagli all'interno delle stive degli aereomobili? le quali per caratteristiche strutturali risultano essere basse in altezza, poco areate e con pavimentazione irregolare e proprio a causa della loro struttura, spesso sono costretto ad assumere posture scorrette vista anche la mia altezza(182cm), movimentare bagagli del peso superiore ai 20 - 30 kg e senza ausilio di mezzi meccanici, ma solo facendo leva con le braccia che mi porta a tenere la zona del collo in forte tensione. inoltre con tutto questo sovraccarico che si accentua molto nei periodi di forte affluenza di passeggeri dove le stive si riempiono mediamente di 170/180 bagagli corro il rischo di aggravare la patologia in essere ????? ringrazio a chi vorra' darmi risposta al quesito.buona serata
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non avendo ricevuto risposte, mi permetto di dargliene alcune io.
Prima di ogni cosa bisognerebbe valutare se quanto emerso alla RM ha necessità di terapia (medica o chirurgica).
In ogni caso (una volta valutate le Sue condizioni cliniche) può fare domanda di cambiamento o riduzione delle mansioni lavorative, allegando una relazione specialistica che certifichi il rischio di aggravamento dei sintomi.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti


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dopo
Utente
Utente
Egr dr migliaccio la risposta che posso fornirle e' la seguente,che dopo avere effettuato consulenza ortopedica e neurochirurgica, la terapia prescritta e' la seguente:
Navizan cp 1 alla sera per 20 gg
Nicetile bustine 1 b mattina e sera x 15gg e 1 bustina al di per ulteriori 10 gg
Amadial bustine 1 bustina dopo pranzo
Torecan cp 1 cp al mattino (x vertigini
Inoltre dalla rm si evince che risultano irregolarita' e discontinuita' corticali osteocondrosiche degli ultimi piatti dorsali.

Controllo specialistico successivo a terapia farmacologica per eventuale valutazione di percorso fisioterapico.
In merito alla mansione che svolgo ,lo specialista nella certificazione medica che mi ha rilasciato, ha annotato a chiare lettere la seguente indicazione:
E' FATTO DIVIETO EFFETTUARE FORME DI SOVRACCARICO MOTORIO A LIVELLO DEL RACHIDE ONDE EVITARE RISCHI DI AGGRAVIO DELLA PATOLOGIA IN ATTO.
Credo che questo possa bastare per spingere il medico competente a porre dei limiti alla movimentazione di carichi??inoltre l'osteocondrosi dei piatti dorsali risentono negativamente da operazioni di sovraccarico motorio del rachide??
la ringrazio se vorra' dare seguito al mio quesito.buona domenica e cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Il medico competente, valutando gli accertamenti effettuati e visitandoLa, dovrebbe accogliere la Sua domanda.

Auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Migliaccio, la ringrazio x essersi reso disponibile x un approfondimento al mio quesito tecnico-diagnostico e vorrei cogliere ancora una volta l'occasione per porle un' ultima domanda che e' la seguente: cosa si intende per irregolarita' e discontinuita corticali osteocondrosiche dei piatti dorsali? scorrazzando su internet ho notato che fa ' riferimento ad un iniziale processo degenerativo a livello di cartilagini e/o strutture ossee? mi perdoni se risulto essere poco chiaro e preciso nel descrivere questa cosa , ma vorrei capire se a lungo termine questa cosa possa degenerare o accentuarsi maggiormente in caso di sovraccarico motorio ,e se l'attivita' fisica a corpo libero possa essere utile ad un miglioramento della sintomatologia, anche a livello del rachide cervicale pur essendoci presente un 'ernia come sopra descritto.
grazie e buon lavoro e complimenti x l'utilita' che il sito e voi specialisti offrite a noi utenti!!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Sono certo segni degenerativi legati anche al sovraccarico, ma bisogna valutare i casi singolarmente anche per le indicazioni terapeutiche e comportamentali in presenza dell'ernia discale.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr Migliaccio la ringrazio ancora per essere stato cortese e sopratutto molto celere nel fornirmi una risposta al precedente quesito.

Vorrei chiederle ,se non risulto troppo pressante se, alla luce di quanto descritto nei precedenti post ,possano esserci i requisiti per inoltrare una richiesta all' INAIL oppure all' INPS per il riconoscimento di malattia professionale e/o per il riconoscimento di una percentuale minima di invalidita' (34%)? Vorrei aggiungere che nel 2010 sono stato sottoposto ad intervento di emorroidectomia con tecnica Milligan - Morgan per emorroidi di 3° grado, e se la malattia del plesso emorroidale sia una patologia collegabile oppure riconducibile al sovraccarico dipeso dalla mia attivita' lavorativa e che la stessa abbia influito in modo negativo portandomi all'intervento chirurgico in tempi piu' brevi ?
La ringrazio ancora per un suo cortese riscontro,buona giornata !!!!!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Credo che i requisiti ci possano essere per il riconoscimento della malattia professionale, ma come Le dicevo all'inizio, è necessaria una dettagliata relazione sulle Sue condizioni cliniche.
Una tale relazione specialistica potrà essere redatta sulla scorta degli esami effettuati o eventualmente da effettuare e, principalmente, a seguito di un accurato esame clinico che accerti una condizione patologica conseguente all'attività professionale svolta e che ne sconsigli il proseguimento della stessa.

Cordialità