Protusione discale
salve sono un ragazzo di 34 anni da circa 3 anni soffro di mal di schiena con dolore localizzato zona lombare che si irradia nella gamba ,di notte formicolio .Ho effettuato risonanza magnetica dalla quale si evince Protusione discale l5 s1 in impegno Foraminale bilaterale.Ho effettuato terapia cortisonica e Tecar terapia con ottimi risultati ma tornato ha lavoro ancora problemi con la schiena.Da circa tre mesi lavoro in una postazione di lavoro in una azienda metalmeccanica la quale comporta intera giornata piegato e montaggio supporto ruote dove ogni 10 minuti effettui sforzo fisico.Richiesta visita medico lavoro il quale dice di essere idoneo alla mansione ma chiede al mio capo di usare il buonsenso è non tenermi sempre li,poi dice che la mia patologia è di poco conto è con adeguata terapia può anche sparire la Protusione.Non ha valutato per niente la mia attività lavorativa ma si è attenuta all' indici tabelle di carico lavorativo.Le chiedo un parere a riguardo e cosa posso fare dato che ho la mia schiena distrutta.
[#1]
Gentile utente,
appare palese che con la sua patologia, certamente e per fortuna non grave, mantenere posture prolungate a busto flesso o effettuare ripetute flessioni del tronco non è salutare e certamente non le consentirà di migliorare.
Il fatto che non effettui una movimentazione manuale di carichi gravosa non esclude gli effetti legati alla malpostura.
Le raccomandazioni al capo reparto non hanno alcun valore medico-legale.
Le consiglio, se non sono ancora trascorsi 30 giorni dal giudizio del medico competente, di ricorrere contro il giudizio all’organo di vigilanza della ASL competente per territorio che dopo le opportune valutazioni e dopo averla visitata potrà confermare, modificare o revocare il giudizio del medico competente aziendale.
Se sono già trascorsi faccia una nuova richiesta di visita straordinaria al medico competente esponendo le sue problematiche.
Cordiali saluti
appare palese che con la sua patologia, certamente e per fortuna non grave, mantenere posture prolungate a busto flesso o effettuare ripetute flessioni del tronco non è salutare e certamente non le consentirà di migliorare.
Il fatto che non effettui una movimentazione manuale di carichi gravosa non esclude gli effetti legati alla malpostura.
Le raccomandazioni al capo reparto non hanno alcun valore medico-legale.
Le consiglio, se non sono ancora trascorsi 30 giorni dal giudizio del medico competente, di ricorrere contro il giudizio all’organo di vigilanza della ASL competente per territorio che dopo le opportune valutazioni e dopo averla visitata potrà confermare, modificare o revocare il giudizio del medico competente aziendale.
Se sono già trascorsi faccia una nuova richiesta di visita straordinaria al medico competente esponendo le sue problematiche.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#3]
Gentile utente,
L’istituto del ricorso al giudizio di idoneità è stato voluto, all’epoca della stesura della norma (allora dlgs. 626) proprio dai sindacati per una maggiore tutela del lavoratore e per escludere ogni possibilità di negative influenze del datore di lavoro sulle decisioni del medico competente.
Voglio credere che le affermazioni del delegato siano dovute a ignoranza della norma ed escludo che siano da interpretare come un “avvertimento-minaccia” per interposta persona!
Nel ricorso che le ho prospettato non si vince e non si perde. Il lavoratore (ma lo può fare anche il datore di lavoro) chiede un parere ad un organo “super partes”. Prova del fatto che nessuno vince o perde è che qualunque sia l’esito del ricorso non è prevista alcuna sanzione per chicchessia.
Cordiali saluti
L’istituto del ricorso al giudizio di idoneità è stato voluto, all’epoca della stesura della norma (allora dlgs. 626) proprio dai sindacati per una maggiore tutela del lavoratore e per escludere ogni possibilità di negative influenze del datore di lavoro sulle decisioni del medico competente.
Voglio credere che le affermazioni del delegato siano dovute a ignoranza della norma ed escludo che siano da interpretare come un “avvertimento-minaccia” per interposta persona!
Nel ricorso che le ho prospettato non si vince e non si perde. Il lavoratore (ma lo può fare anche il datore di lavoro) chiede un parere ad un organo “super partes”. Prova del fatto che nessuno vince o perde è che qualunque sia l’esito del ricorso non è prevista alcuna sanzione per chicchessia.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Dottore oggi ho ricevuto la idoneta alla mansione specifica.fattori di rischio :rumore minore di 80 dB(A) Lex8h,vibrazioni mano braccio minore 2,5 m/s2 movimentazione manuale carichi,movimenti ripetitivi arti superiori,rischio chimico,rischio biologico tetamo. Questa se ne fregata della mia protisione.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 827 visite dal 13/07/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.