Risvegli notturni: cause e possibili approcci diagnostici.
Buongiorno,
uomo di 42 anni con ipertensione (tenuta sotto controllo con Atenololo) e diagnosi di Tiroide di Hashimoto (ma valori tiroidei TSH nella norma durante i controlli annuali).
Ormai da mesi, con una frequenza più o meno giornaliera, mi capita di svegliarmi la notte più o meno sempre allo stesso orario (intorno alle 2), quasi sempre a seguito di un sogno e/o incubo e con peso sullo stomaco e mancanza di fiato, come se "riprendessi" a respirare in maniera agitata.
Una volta svegliato generalmente questi sintomi spariscono ma rimango in qualche modo agitato e non mi riesco a riaddormentare subito.
Mi capita spesso ad esempio di fare incubi in cui respiro a fatica o faccio qualcosa di "pesante" per poi arrivare a svegliarmi appunto con un con qualcosa di "forte" e di avere questa sensazione di mancanza di fiato.
In concomitanza mi capita anche che al risveglio mi scappasse fortemente la pipì e che avessi molta sete.
Dato che in passato ho sofferto di reflusso sto provando a prendere da qualche giorno Raxar per vedere se la situazione migliora ma non sembra avere alcun effetto.
Ho raccontato queste cose al mio medico di base qualche mese fa che mi ha fatto fare un Holter che è risultato sostanzialmente negativo, così il medico mi ha detto che secondo lei si tratta solamente di ansia e mi ha prescritto degli ansiolitici: EN.
Ho provato per diversi giorni a prenderlo ma non ha avuto effetto.
Non ho problemi ad addormentarmi, anzi mi addormento subito, ma l'EN non sembra aver avuto nessun effetto su questa problematica.
Quali potrebbero essere le cause?
Come potrei aiutare anche il mio medico a essere indirizzato nella direzione corretta?
Grazie.
uomo di 42 anni con ipertensione (tenuta sotto controllo con Atenololo) e diagnosi di Tiroide di Hashimoto (ma valori tiroidei TSH nella norma durante i controlli annuali).
Ormai da mesi, con una frequenza più o meno giornaliera, mi capita di svegliarmi la notte più o meno sempre allo stesso orario (intorno alle 2), quasi sempre a seguito di un sogno e/o incubo e con peso sullo stomaco e mancanza di fiato, come se "riprendessi" a respirare in maniera agitata.
Una volta svegliato generalmente questi sintomi spariscono ma rimango in qualche modo agitato e non mi riesco a riaddormentare subito.
Mi capita spesso ad esempio di fare incubi in cui respiro a fatica o faccio qualcosa di "pesante" per poi arrivare a svegliarmi appunto con un con qualcosa di "forte" e di avere questa sensazione di mancanza di fiato.
In concomitanza mi capita anche che al risveglio mi scappasse fortemente la pipì e che avessi molta sete.
Dato che in passato ho sofferto di reflusso sto provando a prendere da qualche giorno Raxar per vedere se la situazione migliora ma non sembra avere alcun effetto.
Ho raccontato queste cose al mio medico di base qualche mese fa che mi ha fatto fare un Holter che è risultato sostanzialmente negativo, così il medico mi ha detto che secondo lei si tratta solamente di ansia e mi ha prescritto degli ansiolitici: EN.
Ho provato per diversi giorni a prenderlo ma non ha avuto effetto.
Non ho problemi ad addormentarmi, anzi mi addormento subito, ma l'EN non sembra aver avuto nessun effetto su questa problematica.
Quali potrebbero essere le cause?
Come potrei aiutare anche il mio medico a essere indirizzato nella direzione corretta?
Grazie.
Gentile Paziene, la prima cosa da escludere , a mio parere, è che lei di notte russi con episodi di apnea nel sonno, il che potrebbe pienamente giustificare la sintomatologia riferita, di cui altrimenti non si viene a capo.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno, che spesso gli si accompagna, rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa e va in apnea spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha un costo relativamente abbordabile, attorno ai 200 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno: lo prescrivo di routine nel paziente in cui sospetto disturbi respiratori nel sonno. Mi è possibile farlo anche via rete, organizzando l’esame al domicilio del paziente in tutta Italia.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, si può ricorrere alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP)
Si può però in molti casi optare invece per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe): sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che il paziente presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice e poco invasiva e spesso risolutiva.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto , dopo la mia firma) alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1684-enuresi-nicturia-incontinenza-attenti-russare-apnea-sonno.html
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno, che spesso gli si accompagna, rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa e va in apnea spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha un costo relativamente abbordabile, attorno ai 200 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno: lo prescrivo di routine nel paziente in cui sospetto disturbi respiratori nel sonno. Mi è possibile farlo anche via rete, organizzando l’esame al domicilio del paziente in tutta Italia.
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, si può ricorrere alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP)
Si può però in molti casi optare invece per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe): sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che il paziente presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice e poco invasiva e spesso risolutiva.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto , dopo la mia firma) alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1684-enuresi-nicturia-incontinenza-attenti-russare-apnea-sonno.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Utente
Buongiorno Dottore e grazie per l'esaustiva risposta, mi sono letto volentieri anche gli articoli linkati.
Per rispondere alle sue domande, non sono certo al 100% di non russare la notte ma mia moglie mi ha detto di non avermi mai sentito farlo, ho provato anche a registrare i suoni notturni tramite smartphone senza mai rilevare nulla ma non so quanto possa essere una prova affidabile.
Per il resto non ho problemi durante il giorno, non sono stanco, faccio sport e vado a lavoro in bicicletta e durante la giornata non mi viene sonno o mancanza di concentrazione o altro.
Anche stanotte per esempio mi sono svegliato all'1 dopo un sogno e sono rimasto sveglio 10-15minuti, poi di nuovo alle 5 con una sorta di bruciore/pesantezza allo stomaco e sono rimasto sveglio altri 20minuti senza riuscire a riaddormentarmi subito.
Per rispondere alle sue domande, non sono certo al 100% di non russare la notte ma mia moglie mi ha detto di non avermi mai sentito farlo, ho provato anche a registrare i suoni notturni tramite smartphone senza mai rilevare nulla ma non so quanto possa essere una prova affidabile.
Per il resto non ho problemi durante il giorno, non sono stanco, faccio sport e vado a lavoro in bicicletta e durante la giornata non mi viene sonno o mancanza di concentrazione o altro.
Anche stanotte per esempio mi sono svegliato all'1 dopo un sogno e sono rimasto sveglio 10-15minuti, poi di nuovo alle 5 con una sorta di bruciore/pesantezza allo stomaco e sono rimasto sveglio altri 20minuti senza riuscire a riaddormentarmi subito.
Utente
Chiedo scusa per questo ulteriore post ma non posso modificare quello precedente, volevo solamente editare il messaggio perché ho chiesto più di recente a mia moglie del russamento e mi ha detto che effettivamente mi sente russare (non molto forte ma lo sente).
Come già le scrissi, la diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha un costo relativamente abbordabile, attorno ai 200 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno): lo prescrivo di routine nel paziente in cui sospetto disturbi respiratori nel sonno. Mi è possibile farlo anche via rete, organizzando telefonicamente l’esame al domicilio del paziente in tutta Italia.
Cordiali saluti ed auguri
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 421 visite dal 10/10/2025.
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