Vertigini e diagnosi dubbia

Gentili dottori, come da titolo il problema che mi affligge sono delle vertigini di cui non riesco a capire l'origine. negli ultimi 5 anni ho avuto diversi attacchi, più o meno uno all'anno, tutti bene o male con le stesse caratteristiche: al momento di mettermi a letto o svegliandomi durante la notte (quest'ultima situazione più spesso) avverto vertigini oggettive intense, spostandomi su un fianco o sull'altro, da seduta o in piedi, l'unica posizione in cui non le avverto è sdraiata supina. durano un paio di ore (di solito mi addormento dopo un po') e al mattino non le ho più, ma resto con un forte senso di instabilità e vertigini soggettive, quando cammino sento di stare su una barca o comunque pendo da un lato. queste vertigini sono sempre accompagnate da una fortissima contrattura che parte dalla nuca, a volte si estende orizzontalmente fino alle orecchie, e continua su collo, spalle, e più o meno tutta la schiena.
Queste vertigini soggettive spesso le ho anche non collegate ad attacchi di vertigini oggettive, e sono sempre accompagnate da tensione nella zona delle spalle e del collo. ho negli anni riscontrato come assumendo poche goccie di xanax (prese di solito per far fronte all'ansia che ho quando si presenta questo senso di instabilità e devo magari uscire) il senso di disequilibrio sparisce ed anche la tensione muscolare. Negli ultimi anni ho notato come anche una doccia calda riesce ad attenuare se non a far sparire i sintomi (quando ovviamente poco intensi)

Le visite effettuate sono le seguenti:
lastra rachide cervicale: verticalizzazione del rachide
due visite otorino con successive prove vestibolari negative. L'otorino mi ha detto che l'orecchio non c'entra e mi ha consigliato una visita neurologica. Il neurologo mi ha fatto effettuare risonanza magnetica dell'encefalo e ecografia dei vasi carotidei, entrambi nella norma. ha ipotizzato che sia tutto dovuto a tensione muscolare nella zona cervicale e mi ha consigliato di lavorare sulla respirazione.
Negli ultimi due mesi ho avuto due attacchi di vertigini, il primo risolto nel giro di un mesetto, come gli altri, il secondo (mai successo così ravvicinati) che dura ancora ora.
Ho effettuato una seconda lastra di tutta la colonna (a distanza di 5 anni dalla prima) da cui risulta sempre questa verticalizzazione del rachide ed una scoliosi. Ho effettuato visita fisiatrica pochi giorni fa che ha riscontrato malocclusione dentale (già riscontrata dall'otorino che ha infatti detto è molto probabile sia l'origine del problema), cross bite a destra, e click della mascella (sinistra), mi ha chiesto se ci vedo bene, sono miope e la vista è ultimamente calata sono in attesa di visita oculistica, e ha definito i muscoli delle spalle "come pezzi di legno" ha quindi anche lui detto che si tratta di una situazione di tensione muscolare alimentata da più fronti: malocclusione, vista, ansia, cattive posture che sforzano la cervicale.

La mia domanda è: dovrei fare ulteriori accertamenti?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, la vertigine é un sintomo di diversi quadri clinici: oltre al suo Medico di base, in prima battuta lo specialista di riferimentoèere l'Otorinolaringoiatra, al quale infatti lei si è già rivolto, ma senza risultato.
Poichè il disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso le suggerirei di considerare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Oltretutto questa ipotesi è già stata ventilata anche dal suo ORL ("malocclusione dentale (già riscontrata dall'otorino che ha infatti detto è molto probabile sia l'origine del problema), cross bite a destra, e click della mascella (sinistra)")
Di certo nel suo caso l'ansia e lo stress possono giocare un ruolo importante. Consideri però che, quando presenti, trovano nella bocca un organo bersaglio particolarmente recettivo: nello stress si stringono le mascelle e si bruxa di più , per cui qualunque problema che può trovare nella bocca una sua causa, dallo stress viene enfatizzato.
Per quel che riguarda il suo collo "di legno", è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto)
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, di postura e sopratutto di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Veda anche l'ultimo link relativamente al suo problema di ipertensione
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Bernkopf per la risposta, ho effettuato visita dentistica per il problema della malocclusione e mi è stato fatto il bite, il fatto è che l'ho fatto l'estate scorsa in un periodo in cui i sintomi erano regrediti ed avevo paura che mettendo il bite potesse in qualche modo cambiare "l'assetto" della mandibola e scatenare di nuovo i problemi di vertigine (lo so anche il fisiatra ha detto che non ha senso perche così non mi curo)

Quello che però volevo chiedere era se non sarebbe opportuno fare altri esami per capire meglio il perché di queste vertigini come per esempio i potenziali evocati. se si quali? so che ce ne sono di diversi tipi. sto considerando di andare da un vestibologo che però è parecchio lontano da dove sono io, e vorrei andarci con il maggior numero di elementi per poter effettuare la diagnosi.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
"vevo paura che mettendo il bite potesse in qualche modo cambiare "l'assetto" della mandibola "
Il bite DEVE cambiare l'assetto della mandibola, se il dentista intende affrontare il problema vertigini.
Cordiali saluti ed auguri