Squilibrio posturale cronico e microtraumatismi tendinei

Buonasera Dottori. Da molti anni ormai, quasi 5 anni, pratico la corsa di resistenza come sport, anche se solo a livello dilettantistico. Finora era andato tutto bene, solo che da 4-5 mesi a questa parte soffro di un dolore abbastanza fastidioso, circoscritto e persistente nel tempo a livello della zona del gluteo-femore della gamba sinistra. Ora: non ho più fatto una visita ortopedica sin da quando avevo 9 anni, ma a parte ciò, supponiamo pure che io abbia un lieve "squilibrio posturale cronico" causato ad esempio dal bacino non ben allineato e quindi con un'anca più bassa dell'altra di qualche millimetro, e supponiamo inoltre che io abbia pure un lieve "varismo" alle ginocchia (le cosiddette gambe da cavallerizzo), insomma vari malallineamenti posturali che in 5 anni di pratica sportiva mi abbiano fatto insorgere una tendinosi cronica a livello dei tendini del gluteo e/o degli altri muscoli che si inseriscono nel femore, supposto tutto questo la domanda che vi pongo è: se non volessi ricorrere a nessuna terapia farmacologica o riabilitativa basata sul movimento, ma solo attraverso il riposo e la sospensione dell'attività della corsa, per quanto tempo dovrei interrompere l'attività e quindi osservare il riposo per ottenere una guarigione completa dai sintomi dolorosi di questa tendinopatia da sport? Ripeto: solo col riposo, quanti giorni di stop mi attenderebbero per ristabilirmi del tutto da una tendinopatia dovuta a "microtraumatismi tendinei ripetuti"? Tra l'altro, mi piace correre nei parchi più che in pista di atletica, e quindi lì nei parchi il terreno è molto accidentato, e quindi i microtraumatismi tendinei al bacino/gambe di un podista aumentano ancora di più. Le scarpe che utilizzo per correre, comunque, sono sempre di buona marca e di buona qualità.
Grazie, buonasera.
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Dr. Carlo De Michele Medico dello sport, Medico internista, Medico osteopata 308 4
Gentile utente, credo che la sua richiesta sia "mal posta" nel senso che non è possibile fare alcuna previsione prognostica in assenza di una diagnosi di certezza. Inoltre bisogna tenere presente che la postura è una cosa piuttosto complessa che in modo molto riduttivo, può essere immaginata come il risultao degli adattamenti che un corpo fa durante la prorpia crescita rispetto alla propria realtà genetica ed agli stimoli ambientali. Durante questo processo possono verificarsi infinite situazioni in cui il processo di adattamento può essere "disarmonico" e manifestarsi a lungo termine come disturbo o malattia.
Dunque, prima di affrontare terapie di qualsiasi tipo le consiglio di sottoporsi ad una valutazione posturale corretta, magari sentendo anche il parere di un medico dello sport, così da non incorrere in errori che potrebbero peggiorare la sua situazione. Cordiali saluti

dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
info@studiosintesis.it
www. studiosintesis.it

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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 901 16
In aggiunta a quanto già detto dal collega, vorrei sottolineare che in ogni caso una guarigione dai sintomi (se possibile senza alcuna terapia ...), legata all'esclusivo rispetto di un assoluto riposo, non preserverebbe da eventuali ricadute sia nella pratica sportiva che, con il passare del tempo, nella vita di tutti i giorni.

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com