Scelta sport
salve dottori.
vorrei cominciare uno sport che mi porti due principali benefici: aumento dell'autostima e aumento di forza ( o massa muscolare, il senso è quello).
ho fatto la visita cardiologica e il test da sforzo negli ultimi 6 giorni. i medici mi hanno rassicurato circa l'esito annotando solo che ho un battito forse un pò accentuato (83b/min. condizione di quiete e al massimo sforzo sono arrivato a 180 b/min.)
la causa di questo battito accelerato e di una tensione diffusa che mi ha portato a fare questi esami, è l'ansia. ne ho sofferto, ne soffro (ancora molto direi ma in maniera ridimensionata).
ora per tutta questa serie di motivi ho bisogno di fare sport, tenendo conto che devo anche tenere sotto controllo il livello dell'ansia e cercare di stare calmo durante la pratica sportiva.
gli sport presi in esame sono sempre i soliti chiaramente: palestra, nuoto e valuto arti marziali.
il mio problema è anche di origne sociale perchè io mi sento sempre "Inferiore" agli altri e nn adatto. nn fido molto in me stesso se si dovesse litigare per esempio (appunto perchè nn mi sento fisicamente "sicuro" di me ) e nn ho per niente autostima. il tutto sommato al fatto che mi vedo magro rispetto ai miei coetanei.
alla luce di tutto questo cosa mi consigliate?
grazie
p.s. nn so se è la categoria giusta ma ero indeciso sul dove porre la domanda.
vorrei cominciare uno sport che mi porti due principali benefici: aumento dell'autostima e aumento di forza ( o massa muscolare, il senso è quello).
ho fatto la visita cardiologica e il test da sforzo negli ultimi 6 giorni. i medici mi hanno rassicurato circa l'esito annotando solo che ho un battito forse un pò accentuato (83b/min. condizione di quiete e al massimo sforzo sono arrivato a 180 b/min.)
la causa di questo battito accelerato e di una tensione diffusa che mi ha portato a fare questi esami, è l'ansia. ne ho sofferto, ne soffro (ancora molto direi ma in maniera ridimensionata).
ora per tutta questa serie di motivi ho bisogno di fare sport, tenendo conto che devo anche tenere sotto controllo il livello dell'ansia e cercare di stare calmo durante la pratica sportiva.
gli sport presi in esame sono sempre i soliti chiaramente: palestra, nuoto e valuto arti marziali.
il mio problema è anche di origne sociale perchè io mi sento sempre "Inferiore" agli altri e nn adatto. nn fido molto in me stesso se si dovesse litigare per esempio (appunto perchè nn mi sento fisicamente "sicuro" di me ) e nn ho per niente autostima. il tutto sommato al fatto che mi vedo magro rispetto ai miei coetanei.
alla luce di tutto questo cosa mi consigliate?
grazie
p.s. nn so se è la categoria giusta ma ero indeciso sul dove porre la domanda.
[#1]
Buonasera,
a parte i problemi di ansia per i quali vale la pena rimandarLa alla visita psicologica per cercare di capire le origini e le cause di questa e le eventuali strategie per contenerla, Le direi innanzi tutto di avvicinarsi ad uno sport gradito, per il quale abbia delle motivazioni concrete e vero desiderio di praticarlo.
Lo sport deve essere anche piacere e divertimento, prima di tutto . Lo ricordi.
Esistono poi due grandi categorie di sport : quelli a squadre e quelli individuali.
A livello amatoriale la pratica degli uni, non esclude quella degli altri.
Per diversi motivi e sempre come suggerimento a carattere generale , senza conoscerLa, potrei suggerire il rugby tra le attività sportive a squadra. Le molteplici caratteristiche e le qualità di questo sport potrebbero esserLe veramente utili per le ciascuna delle Sue esigenze, nessuna esclusa.
Tra gli sport individuali: karate, judo, tai chi chuan, ju-jitsu, aikido.
In questa fase escluderei la " palestra " ed il nuoto . Le servirebbero poco, o niente.
Mi tenga al corrente della sua scelta e in bocca al lupo !!!!!!
Cordiali saluti
a parte i problemi di ansia per i quali vale la pena rimandarLa alla visita psicologica per cercare di capire le origini e le cause di questa e le eventuali strategie per contenerla, Le direi innanzi tutto di avvicinarsi ad uno sport gradito, per il quale abbia delle motivazioni concrete e vero desiderio di praticarlo.
Lo sport deve essere anche piacere e divertimento, prima di tutto . Lo ricordi.
Esistono poi due grandi categorie di sport : quelli a squadre e quelli individuali.
A livello amatoriale la pratica degli uni, non esclude quella degli altri.
Per diversi motivi e sempre come suggerimento a carattere generale , senza conoscerLa, potrei suggerire il rugby tra le attività sportive a squadra. Le molteplici caratteristiche e le qualità di questo sport potrebbero esserLe veramente utili per le ciascuna delle Sue esigenze, nessuna esclusa.
Tra gli sport individuali: karate, judo, tai chi chuan, ju-jitsu, aikido.
In questa fase escluderei la " palestra " ed il nuoto . Le servirebbero poco, o niente.
Mi tenga al corrente della sua scelta e in bocca al lupo !!!!!!
Cordiali saluti
Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA
[#2]
Ex utente
visto che già ci stavo pensando, ho deciso di fare un'arte marziale, anche perchè ne parlano tutti bene; si sostiene che conferisca autostima e sicurezza in sè.
Lei mi ha illustrato alcune arte marziali ma, se nn chiedo molto, potrebbe dirmi quale fra queste in particolare sarebbe più "conveniente" alle mie esigenze?
grazie
Lei mi ha illustrato alcune arte marziali ma, se nn chiedo molto, potrebbe dirmi quale fra queste in particolare sarebbe più "conveniente" alle mie esigenze?
grazie
[#3]
Buongiorno ,
bene !!!!!!!!!!!!
A questo punto deve essere lei a scegliere quello che le interessa e piace di più. Soprattutto deve essere certo di divertirsi e di proseguire regolarmente nel tempo senza altre perplessità .
Buon Lavoro e buon divertimento .
bene !!!!!!!!!!!!
A questo punto deve essere lei a scegliere quello che le interessa e piace di più. Soprattutto deve essere certo di divertirsi e di proseguire regolarmente nel tempo senza altre perplessità .
Buon Lavoro e buon divertimento .
[#4]
Ex utente
ho deciso di praticare il judo. comincio mercoledi, 1 ora e mezza per 3 volte alla settimana.
ho sentito dire che si potrebbero associare i pesi a questo ( non per forza , ma si diceva magari sarebbe un'opportunità). cosa dice di quest'ultimo aspetto, fermo restando che io nn intendo forzare le tappe.
ho sentito dire che si potrebbero associare i pesi a questo ( non per forza , ma si diceva magari sarebbe un'opportunità). cosa dice di quest'ultimo aspetto, fermo restando che io nn intendo forzare le tappe.
[#7]
Ex utente
salve dottore,
allora ho cominciato il judo. è uno sport molto duro e la prima lezione ho dovuto fermarmi per 5 min a metà perchè mi ero agitato a causa del battito. ieri la seconda è andata molto meglio però devo dire che quando mi è toccato di fare le proiezioni ovvero di buttare a terra l'altro ho avuto difficoltà. questo perchè chiaramente nn ho tutta questa forza essendo fermo da tanto però piu che altro perchè sentivo che sforzavo sul petto sinistro. da ieri ho quindi ogni tanto delle fitte al petto sinistro ,sarà perchè ci penso. ho fatto il test da sforzo , è vero, però ho paura di fare sforzi troppo forti. diciamo che io peso circa 62 63 kg e dovevo buttare a terra una persona di circa 70 kg a terra. ora un pò ho dolore ma un pò mi ci sto "fissando". cosa mi dice al riguardo?
allora ho cominciato il judo. è uno sport molto duro e la prima lezione ho dovuto fermarmi per 5 min a metà perchè mi ero agitato a causa del battito. ieri la seconda è andata molto meglio però devo dire che quando mi è toccato di fare le proiezioni ovvero di buttare a terra l'altro ho avuto difficoltà. questo perchè chiaramente nn ho tutta questa forza essendo fermo da tanto però piu che altro perchè sentivo che sforzavo sul petto sinistro. da ieri ho quindi ogni tanto delle fitte al petto sinistro ,sarà perchè ci penso. ho fatto il test da sforzo , è vero, però ho paura di fare sforzi troppo forti. diciamo che io peso circa 62 63 kg e dovevo buttare a terra una persona di circa 70 kg a terra. ora un pò ho dolore ma un pò mi ci sto "fissando". cosa mi dice al riguardo?
[#8]
Buongiorno
Le rispondo con alcune frasi storiche di Jigoro Kano , studioso giapponese e padre del Judo .
"Il judo è come la vita: se cadi sette volte devi rialzarti otto!"
Jigoro Kano,
Jigoro Kano stabilì il principio della flessibilità, durante un suo ritiro, nel Monastero di Nanzenji. Osservando come si comportavano le piante e le foglie del Bambù sotto il peso della neve. La Natura gli indicò la forma che poi adattò:
" Se ti spingono cedi e sfrutta la loro forza a tuo favore
Se ti tirano avanza "
"Il miglior uso dell'energia".
Nei movimenti del Judo la ricerca della fluidità della tecnica non è un mero esercizio di abilità ginnica, ma una vera presa di coscienza della propria forza e di come utilizzarla al meglio per ottenere il massimo risultato con il minor spreco di energia; questo comporta quindi anche l'acquisizione di una sensibilità che permette di affrontare con più serenità le prove della vita, avendo sempre una riserva di energia da cui attingere.
Il Judo consente di sviluppare l'adattabilità, l'intuizione, l'istinto, la forza di volontà, attraverso dei movimenti rapidi e pratici che necessitano di giudizio, ragionamento e azione istantanea. Tutto questo potrebbe essere paragonato a molte altre discipline sportive ma, a differenza di queste, il Judo del Professor Kano riserva una importanza fondamentale all'aspetto morale proponendo all'uomo una possibile via che lo aiuti a crescere, lo sostenga nel suo percorso di maturazione e contribuisca a creare individui che, inseriti nella vita sociale, si contraddistinguano per il valore etico, per la ricchezza interiore e la capacità di relazione.
Il Judo rappresenta in un certo senso l'applicazione pratica delle sue teorie, è l'eredità lasciataci da questo illustre studioso nipponico, una sorta di libro da sfogliare ed interpretare con attenzione. Il principio, base morale del metodo, a cui deve fare riferimento l'educazione del corpo e della mente, è riassumibile nell'aforisma «tutti insieme per progredire con il miglior impiego delle energie».
Una volta compresi questi principi l'uomo potrà riportarli nel suo quotidiano, nelle sue visioni sociali, religiose e nel mondo del lavoro, con i benefici che ha potuto osservare nell'allenamento in palestra.
Queste sono invece due storie antiche che possono far riflettere che nel judo ( come nelle arti marziali ) la propria forza , la forza ed il peso dell'avversario contano poco :
IL BOSCAIOLO E IL DRAGO
Un vecchio Boscaiolo che viveva nel bosco, si mise a lavorare come tutti i giorni, e mentre tagliava la legna, si mossero gli arbusti ed improvvisamente apparve un Drago.
Il drago era molto grande e potente, ed un intenso fumo usciva dalle sue narici.
Un vero e propio drago! Il boscaiolo pensò se fosse possibile cacciare o uccidere il drago, per diventare così ricco e famoso.
Mentre muoveva un passo verso il drago impugnando la sua ascia, il mostro rivolse il suo sguardo ed il suo fumo verso l'uomo e disse: "Altolà! So leggere i tuoi pensieri e se fai un'altro passo, sputo il mio fuoco trasformandoti in cenere".
Scoraggiato, il boscaiolo si voltò e pensò che sarebbe stato impossibile uccidere il drago, se questi aveva il potere di leggere i pensieri.
Così si concentrò sul suo lavoro, usò l'ascia e tagliò la legna.
Ed alzando un'altra volta la sua ascia, gli scivolò dalle mani, colpì il drago tra gli occhi e lo uccise.
Morale??
Nelle arti Marziali non bisogna pensare, ma bisogna agire
è come quando si mangia o si va in Moto o in Bicicletta o una qualsiasi cosa di tutti i giorni, non si pensa ai movimenti che si stanno facendo perchè vengono naturali, fanno parte di noi!
YOKOJAMA e SAIGO
A 23 anni, Yokojama era tutto muscoli impressionanti, al meglio delle sue possibilità fisiche, notevolmente sicuro di se stesso.
Quanto a Saigo, a 18 anni, dall'apparenza di un NANEROTTOLO che pesava 20 Kg in meno del suo avversario.
Yokoyama cominciava a rimpiangere di essere venuto all'incontro, tanto l'esito gli sembrava certo e anche facile.
Qualche istante piu tardi, con un terribile Yama-arashi, Saigo l'ebbe proiettato duramente.
A quell'epoca i combattimenti si protraevano fino a quando uno dei combattenti si dava per vinto dicendo "MAITTA".
Per piu di un'ora i due uomini si prodigarono.
Se Yokojama era un bruto, egli era anche leale.
Fu lui, alla fine, che ammise di essere vinto.
Benchè egli fosse molto lontano dal possedere l'intelligenza di KANO, Il demonio Yokojama aveva uno spirito abbastanza aperto per comprendere che il Judo possedeva qualche cosa in più di ciò che aveva imparato e che praticava soltanto con forza e violenza.
Pensi quindi a praticare il suo sport con serenità ed intelligenza .
I battiti , il fiatone , i dolorini che compaiono qua e là sono tutti fenomeni di assoluta normalità.
Adesso è all'inizio della sua avventura , vada avanti. Si diverta e si rilassi . Non pensi ad altro .
Cordiali saluti
Le rispondo con alcune frasi storiche di Jigoro Kano , studioso giapponese e padre del Judo .
"Il judo è come la vita: se cadi sette volte devi rialzarti otto!"
Jigoro Kano,
Jigoro Kano stabilì il principio della flessibilità, durante un suo ritiro, nel Monastero di Nanzenji. Osservando come si comportavano le piante e le foglie del Bambù sotto il peso della neve. La Natura gli indicò la forma che poi adattò:
" Se ti spingono cedi e sfrutta la loro forza a tuo favore
Se ti tirano avanza "
"Il miglior uso dell'energia".
Nei movimenti del Judo la ricerca della fluidità della tecnica non è un mero esercizio di abilità ginnica, ma una vera presa di coscienza della propria forza e di come utilizzarla al meglio per ottenere il massimo risultato con il minor spreco di energia; questo comporta quindi anche l'acquisizione di una sensibilità che permette di affrontare con più serenità le prove della vita, avendo sempre una riserva di energia da cui attingere.
Il Judo consente di sviluppare l'adattabilità, l'intuizione, l'istinto, la forza di volontà, attraverso dei movimenti rapidi e pratici che necessitano di giudizio, ragionamento e azione istantanea. Tutto questo potrebbe essere paragonato a molte altre discipline sportive ma, a differenza di queste, il Judo del Professor Kano riserva una importanza fondamentale all'aspetto morale proponendo all'uomo una possibile via che lo aiuti a crescere, lo sostenga nel suo percorso di maturazione e contribuisca a creare individui che, inseriti nella vita sociale, si contraddistinguano per il valore etico, per la ricchezza interiore e la capacità di relazione.
Il Judo rappresenta in un certo senso l'applicazione pratica delle sue teorie, è l'eredità lasciataci da questo illustre studioso nipponico, una sorta di libro da sfogliare ed interpretare con attenzione. Il principio, base morale del metodo, a cui deve fare riferimento l'educazione del corpo e della mente, è riassumibile nell'aforisma «tutti insieme per progredire con il miglior impiego delle energie».
Una volta compresi questi principi l'uomo potrà riportarli nel suo quotidiano, nelle sue visioni sociali, religiose e nel mondo del lavoro, con i benefici che ha potuto osservare nell'allenamento in palestra.
Queste sono invece due storie antiche che possono far riflettere che nel judo ( come nelle arti marziali ) la propria forza , la forza ed il peso dell'avversario contano poco :
IL BOSCAIOLO E IL DRAGO
Un vecchio Boscaiolo che viveva nel bosco, si mise a lavorare come tutti i giorni, e mentre tagliava la legna, si mossero gli arbusti ed improvvisamente apparve un Drago.
Il drago era molto grande e potente, ed un intenso fumo usciva dalle sue narici.
Un vero e propio drago! Il boscaiolo pensò se fosse possibile cacciare o uccidere il drago, per diventare così ricco e famoso.
Mentre muoveva un passo verso il drago impugnando la sua ascia, il mostro rivolse il suo sguardo ed il suo fumo verso l'uomo e disse: "Altolà! So leggere i tuoi pensieri e se fai un'altro passo, sputo il mio fuoco trasformandoti in cenere".
Scoraggiato, il boscaiolo si voltò e pensò che sarebbe stato impossibile uccidere il drago, se questi aveva il potere di leggere i pensieri.
Così si concentrò sul suo lavoro, usò l'ascia e tagliò la legna.
Ed alzando un'altra volta la sua ascia, gli scivolò dalle mani, colpì il drago tra gli occhi e lo uccise.
Morale??
Nelle arti Marziali non bisogna pensare, ma bisogna agire
è come quando si mangia o si va in Moto o in Bicicletta o una qualsiasi cosa di tutti i giorni, non si pensa ai movimenti che si stanno facendo perchè vengono naturali, fanno parte di noi!
YOKOJAMA e SAIGO
A 23 anni, Yokojama era tutto muscoli impressionanti, al meglio delle sue possibilità fisiche, notevolmente sicuro di se stesso.
Quanto a Saigo, a 18 anni, dall'apparenza di un NANEROTTOLO che pesava 20 Kg in meno del suo avversario.
Yokoyama cominciava a rimpiangere di essere venuto all'incontro, tanto l'esito gli sembrava certo e anche facile.
Qualche istante piu tardi, con un terribile Yama-arashi, Saigo l'ebbe proiettato duramente.
A quell'epoca i combattimenti si protraevano fino a quando uno dei combattenti si dava per vinto dicendo "MAITTA".
Per piu di un'ora i due uomini si prodigarono.
Se Yokojama era un bruto, egli era anche leale.
Fu lui, alla fine, che ammise di essere vinto.
Benchè egli fosse molto lontano dal possedere l'intelligenza di KANO, Il demonio Yokojama aveva uno spirito abbastanza aperto per comprendere che il Judo possedeva qualche cosa in più di ciò che aveva imparato e che praticava soltanto con forza e violenza.
Pensi quindi a praticare il suo sport con serenità ed intelligenza .
I battiti , il fiatone , i dolorini che compaiono qua e là sono tutti fenomeni di assoluta normalità.
Adesso è all'inizio della sua avventura , vada avanti. Si diverta e si rilassi . Non pensi ad altro .
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 28/01/2013.
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