Sci di fondo

Salve, io mia figlia di 16 anni che da 10 anni pratica sci nordico a livello agonistico. È sempre stata molto competitiva con ottimi risultati ma da due/ tre anni qual cosa è cambiato. Tre anni fa a preso la mononucleosi in forma leggera senza febbre o altri sintomi rilevanti, ma da due anni a questa parte le cose non vanno, mi spiego, si allena regolarmente da maggio in poi, e durante l’allenamento estivo e autunnale facendo vari test anche di skiroll lei va, riesce ad avere velocità e portare il cuore “ fuori giri” poi quando mette gli sci ai piedi ecco che succede qual cosa, lei dice che è come se avesse un blocco cioè non riesce ad aumentare il ritmo” velocità” e dice che fa fatica ma è come se il cuore arrivasse a tot battiti e non oltre. Poi a spesso la febbre alle labbra può dipendere dalla mononucleosi avuta? Può essere che manchino dei veloci in allenamento? Anche il suo allenatore non riesce a capire il motivo. Le analisi del sangue sono aposto, secondo lei cosa può essere? grazie.
Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16
Gentile utente, la mononucleosi infettiva detta anche malattia del "bacio del soldato" perchè identificata inizialmente in una caserma militare, è caratteristica, al giorno d'oggi, dei luoghi affollati, scuole, caserme appunto e colpisce frequentemente bambini e giovani. La malattia, nelle sue conseguenze cutanee e di funzionalità dell'organismo, dura circa 2-3 settimane con un periodo di incubazione che 4-8 settimane circa ma gli effetti possono durare per parecchio tempo in più. La mononucleosi è causata dal virus di Epstein-Barr, che appartiene alla famiglia degli Herpes Virus (cui fanno parte anche l’Herpes Simplex di tipo 1 e 2, e l’Herpes Zoster, causa della varicella e del Fuoco di Sant’Antonio). L'interessamento organico riguarda soprattutto fegato e milza che si ingrossano e contribuiscono a quel senso di spossatezza che ha descritto riguardo sua figlia. Quando noi medici dello sport veniamo a contatto con questi sportivi, il consiglio è quello di stoppare l'attività sportiva per un periodo di due mesi per evitare di sovraccaricare fegato e milza appunto.
Il fatto poi che sia affetta da herpes labiale mi orienta verso uno stato si stress psico-fisico per l'abbassamento delle difese immunitarie che fanno riemergere il viris dal suo stato di letargo sui nervi (il virus viene definito per l'appunto neurotropo).
Scaverei più a fondo sullo stato di salute di sua figlia; non scarterei l'ipotesi di uno stato di stress mentale dato anche dalla impossibilità di riprendere l'attività sportiva cercando di soddisfare le aspettative genitoriali e dell'allenatore.
Spero di esserle stato utile. Cordiali saluti

Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it

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