Devo fidarmi di questo consulto medico?
Salve a tutti e grazie in anticipo delle vostre opinioni.
Il mio incubo è iniziato circa 6 mesi fa, con una serie di attacchi di panico dapprima saltuari e via via piu frequenti fino a diventare giornalieri.
Premetto che in 26 anni di vita non ho mai sperimentato sensazioni di panico ne tanto meno di angoscia, anzi, ho sempre avuto una vita abbastanza felice e spensierata, ricca di affetti e integrazione a livello sociale.
Ho imparato ben presto a controllare i miei attacchi,ma a partire da Febbraio ho iniziato a soffrire di un angoscia continua e permanente, lieve ma costante, contornata da vari problemi anch'essi non violenti ma sempre presenti ( sensazione di sofferenza cardiaca, dolori al petto, problemi intestinali, stanchezza, pelle secca, bruciore occhi)
Il mio medico ( sono suo paziente da un annetto, non mi conosce da tantissimo tempo ) mi ha consigliato una psicoterapia dopo aver controllato i risultati di ecg a riposo e le analisi del sangue fatti nello stesso centro medico in cui esercita.
Io ho esitato cercando di risolvere il problema da sol, visto che non credevo di avere alcun problema reale che potesse darmi turbe psicologiche cosi forti. I miei problemi ovviamente sono proseguiti, e alcuni nuovi sintomi spuntavano fuori, cosi sono tornato per due volte dalla mia dottoressa per chiederle se non sia il caso di effettuare altri controlli, dato che quello che sentivo in alcuni momenti era una sorta di dolore toracico e una stanchezza molto pesante. Ma dopo aver misurato pressione e fatto alcune domande mi liquido in entrambe le occasione dicendomi che per lei la diagnosi alla luce dei nuovi sintomi non cambia, e mi consiglio ancora una volta qualche centro psicologico.
Ora sono in psicoterapia da 4 settimane ( 1 seduta a settimana ) e senza dubbio la mia mente e il mio corpo stanno giovando di quest'esperienza. I sintomi che persistono pero sono principalmente 3 : Problemi intestinali ( feci sfaldate e molli), sensazione di fastidio alla gola ( come avere del catarro bloccato lungo l'arteria sx ) , e dolore al pettorale sinistro che compare dal nulla ( spesso mentre mangio ed è accompagnato da stanchezza improvvisa , per contro non mi è mai successo durante lo sport ).
Finalmente arrivo al punto cruciale e alla mia domanda : Io non metto in dubbio di avere dei problemi ansiosi e di doverli risolvere, ma è possibile eseguire una diagnosi con soltanto le analisi del sangue ed un ecg a riposo quando un quadro di sintomi cosi vari puo ricondurre ad un infinità di patologie ( reflusso, intolleranze, angine, etc.) ? Niente holter 24 ore,niente ecg sotto sforzo, niente gastroenterologo, niente prove allergiche ( nonostante eczema sul braccio , mai avuto uno prima ) . Io proseguiro il mio percorso in terapia ma vorrei sapere se posso accettare tranquillamente la diagnosi o se comunque il mio medico di base è stato un po negligente e superficiale e mi conviene quanto meno cercare qualcun altro in futuro.
Grazie e scusate per il papiro
Il mio incubo è iniziato circa 6 mesi fa, con una serie di attacchi di panico dapprima saltuari e via via piu frequenti fino a diventare giornalieri.
Premetto che in 26 anni di vita non ho mai sperimentato sensazioni di panico ne tanto meno di angoscia, anzi, ho sempre avuto una vita abbastanza felice e spensierata, ricca di affetti e integrazione a livello sociale.
Ho imparato ben presto a controllare i miei attacchi,ma a partire da Febbraio ho iniziato a soffrire di un angoscia continua e permanente, lieve ma costante, contornata da vari problemi anch'essi non violenti ma sempre presenti ( sensazione di sofferenza cardiaca, dolori al petto, problemi intestinali, stanchezza, pelle secca, bruciore occhi)
Il mio medico ( sono suo paziente da un annetto, non mi conosce da tantissimo tempo ) mi ha consigliato una psicoterapia dopo aver controllato i risultati di ecg a riposo e le analisi del sangue fatti nello stesso centro medico in cui esercita.
Io ho esitato cercando di risolvere il problema da sol, visto che non credevo di avere alcun problema reale che potesse darmi turbe psicologiche cosi forti. I miei problemi ovviamente sono proseguiti, e alcuni nuovi sintomi spuntavano fuori, cosi sono tornato per due volte dalla mia dottoressa per chiederle se non sia il caso di effettuare altri controlli, dato che quello che sentivo in alcuni momenti era una sorta di dolore toracico e una stanchezza molto pesante. Ma dopo aver misurato pressione e fatto alcune domande mi liquido in entrambe le occasione dicendomi che per lei la diagnosi alla luce dei nuovi sintomi non cambia, e mi consiglio ancora una volta qualche centro psicologico.
Ora sono in psicoterapia da 4 settimane ( 1 seduta a settimana ) e senza dubbio la mia mente e il mio corpo stanno giovando di quest'esperienza. I sintomi che persistono pero sono principalmente 3 : Problemi intestinali ( feci sfaldate e molli), sensazione di fastidio alla gola ( come avere del catarro bloccato lungo l'arteria sx ) , e dolore al pettorale sinistro che compare dal nulla ( spesso mentre mangio ed è accompagnato da stanchezza improvvisa , per contro non mi è mai successo durante lo sport ).
Finalmente arrivo al punto cruciale e alla mia domanda : Io non metto in dubbio di avere dei problemi ansiosi e di doverli risolvere, ma è possibile eseguire una diagnosi con soltanto le analisi del sangue ed un ecg a riposo quando un quadro di sintomi cosi vari puo ricondurre ad un infinità di patologie ( reflusso, intolleranze, angine, etc.) ? Niente holter 24 ore,niente ecg sotto sforzo, niente gastroenterologo, niente prove allergiche ( nonostante eczema sul braccio , mai avuto uno prima ) . Io proseguiro il mio percorso in terapia ma vorrei sapere se posso accettare tranquillamente la diagnosi o se comunque il mio medico di base è stato un po negligente e superficiale e mi conviene quanto meno cercare qualcun altro in futuro.
Grazie e scusate per il papiro
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Credo, non conoscendo il suo caso specifico, che la condotta seguita dal Medico curante sia stata piu' che corretta. Dalla descrizione della sintomatologia, infatti, il tutto sarebbe riconducibile ad uno stato ansioso-depressivo. Sicuramente, con un po' di pazienza, il tutto si risolverà con l'aiuto del Psicoterapeuta.
Un sincero in bocca al lupo!
Un sincero in bocca al lupo!
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 674 visite dal 02/05/2018.
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