Ad un paziente con epatite c mi sono punto ad un dito con il pungidito utilizzato in tale paziente

Salve.
Durante la misurazione della glicemia ad un paziente con epatite C mi sono punto ad un dito con il pungidito utilizzato in tale paziente.Sapendo che il virus dell' HCV si trasmette principalmente per via ematica,le mie domande sono:
-il rischio di essermi infettato è alto?
-quanto tempo dopo l'incidente devo fare gli esami per la ricerca degli anticorpi?
-quale richio ho di infettare la mia partner durante rapporti non protetti?l'uso di preservativo è sufficiente a non farle correre il rischio di infettarsi?ed è l'unico modo che ho per non infettarla durante i rapporti?
-se mi fossi infettato, sono a mia volta una sorgente di infezione da subito oppure c'è un periodo di latenza dal momento del mio contagio a quando sarò infettante a mia volta?
-la terapia con interferone e ribavirina quale efficacia ha di eliminare DEFINITIVAMENTE il virus dal mio organismo?


Grarie per i Vostri consulti.
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
1) rischio molto modesto, dipende dalla quantita' di sangue trasferito da paziente a operatore. Il pungidito e' una spina di 2 mm liscia a cui il sangue non aderisce, non un ago cavo pieno di sangue.

2) un esame al tempo zero e uno dopo 2 o 3 mesi per dimostrare sieroconversione escludendo epatite preesistente.

3) io leggo dalla scheda che lei e' femmina, i rapporti F/F sono a basso rischio. Se lei fosse maschio, nel dubbio sarebbero indicati preservativo o astinenza.

4) lei diventa infettante nel momento in cui i virioni iniziano a essere presenti nel suo sangue, sui due piedi non ricordo i tempi, io direi da qualche giorno in avanti.

5) Se funzionano, in pratica si'. Ma invece di correre cosi' avanti con le idee, non sarebbe meglio stare un po' piu' presenti a se stessi durante l'atto sanitario, e prevenire gli incidenti?

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dopo
Utente
Utente
Si, io che sono iscritta sono F, ma questo incidente è capitato ad un mio amico M e gli ho fatto scrivere il suo questito usando il mio accesso al vostro servizio in quanto aveva urgenza di sapere e poco tempo per iscriversi.


Siccome questo mio amico non ha fatto l'esame al tempo zero,ora deve eseguirlo direttamente tra 2 o 3 mesi?


Ora le pongo io una domanda:e se fosse un donna ad essere infetta da HCV, quale rischio avrebbe di trasmettere al proprio partner?basterebbe l'uso del preservativo per proteggerlo?

Ringrazio sentitamente.
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
1) si', faccia l'esame fra un paio di mesi, ma in caso di positivita' e ai fini di un eventuale risarcimento non si sapra' mai se magari non era positivo gia' da prima. Nel frattempo ragionare "come se" fosse fin d'ora positivo.

2) la donna positiva infetta il partner un po' meno perche' rispetto al maschio la femmina non inietta direttamente un volume di carica virale, pero' questi sono discorsi da Internet perche' in pratica si deve usare il profilattico.


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Utente
Utente
Quindi l'HCV si trasmette attraverso le secrezioni genitali sia maschili che femminili? E si trasmette anche attraverso la saliva? Vi sono procedure di profilassi per l'HCV?
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La profilassi e' non pungersi per evitare la via ematogena e usare il preservativo per evitare quella sessuale.

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Utente
Utente
E si trasmette anche attraverso la saliva?
Grazie
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio