Smagliature bianche (pigmentazione disomogenea)

Salve, da giovane per via dello sviluppo ho sviluppato delle smagliature sui fianchi di lunghezza variabile e di circa 4-5 mm di larghezza.
Ho letto dell'esistenza di moltissime tecniche per trattarle , molte delle quali non proprio efficaci , ma c'è sopra ogni cosa un dubbio che attanaglia:
L'avvallamento del tessuto è veramente minimo e comprendo che con le varie tecniche c'è la possibilita di stimolare la produzione di collagene fibrotico per elasticizzarle e riempierle, ma il mio problema principale è la differenza di colore dello strato superficiale ormai fibrotico e privo delle cellule che conferiscono la normale colorazione della pelle.
Il problema della colorazione "perlacea" di queste cicatrici verebbe risolto con queste metodiche?
Ristabilendo un normale volume di collagene si assisterebbe anche alla neoformazione di cellule melanocitiche e il conseguente ritorno ad una pigmentazione piu omogenea della cute?
Ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 50 6
Gentile Utente,

la colorazione rosea della pelle non è determinata esclusivamente dalla melanina ma dalle proteine presenti nel sangue che circola nei plessi dermici. Se comprime con un dito una regione cutanea vedrà che si sbianca e riprenderà colore roseo al rilascio. Il colorito chiaro delle smagliature è determinato dalla fibrosi dermica che altera il plesso vascolare oltre che per una alterata distribuzione cellulare.
Una ulteriore contrazione fibrosa per neodeposito di collagene non è quindi garanzia di un reintegro della discromia cutanea.

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

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Utente
Utente
Quindi anche se facendomi trattare riuscissi a colmare l'avvallamente con una neocollagenogenesi d'estate non essendosi ricreato lo strato di melanociti la differenza di colorazione con l'abbronzatura sara la stessa di quando al cicatrice era più profonda(pre trattamento), l'unica differenza sarà la leggera colorazione rosacea riaqusita dal proliferare dei vasi sangunei nelle zone di nuova formazione fibrosa?
Indipendentemente del tipo di trattamento quelle zone fibrose non si pigmenteranno mai esposte al sole in assenza di cellule?
La ringrazio nuovamente
Cordiali saluti!
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Utente
Utente
Non vorrei sembrare antipatico ma resto in attesa di una vostra risposta appena doveste avere un attimo per rispondermi , scrivo per mantenere in vita la discussione.
Vi ringrazio nuovamente
saluti
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 50 6
Ha fatto bene. Ha capito correttamente: è difficile che la cute distrofica, interessata da processo di elastosi del derma, possa pigmentarsi in maniera uniforme alla cute sana.
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Utente
Utente
La prego di non offendersi se ne sto approfittando.
Una volta ristabilito un "corretto" spessore del derma (con iniezioni stimolanti , laser ecc) e ammesso che ci sia una aduguata vascolarizzazione ,secondo lei è possibile rimuovendo in maniera chimica o chirurgica esclusivamente lo strato fine di epidermide distrofica che se ne venga a rimargina una più "giovane","pigmentata" "naturale", la prego di passarmi in termini non tecnici.
La ringrazione ulteriormente
saluti
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Utente
Utente
rianimo sfacciatamente il post
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 50 6
E' possibile ma a costo di ulteriori cicatrici chirurgiche.
FT