Coste cervicali
Buongiorno, circa tre anni fa in seguito ad una cervicobrachialgia resistente a fans e miorilassanti,parestesie e "scosse" agli arti superiori,ho scoperto di avere due coste cervicali,esattamente in c7. I miei muscoli cervicali sono perennemente contratti e indolenziti con una impotenza funzionale abbastanza importante, ma il problema maggiore è la cefalea tensiva che ne segue...Ho eseguito un ecodoppler dinamico degli arti superiori che ha evidenziato una riduzione del flusso ma non significativa e rm del rachide cervicale e dello stretto toracico che non hanno evidenziato particolari anomalie.
Potrei trarre giovamento dall'utilizzo di qualche collare cervicale o da sedute di massoterapia o fisioterapia??Qualcuno mi parla di chiroprassi, ma ignoro di cosa si tratti.
Grazie mille
Grazie mille
Potrei trarre giovamento dall'utilizzo di qualche collare cervicale o da sedute di massoterapia o fisioterapia??Qualcuno mi parla di chiroprassi, ma ignoro di cosa si tratti.
Grazie mille
Grazie mille
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Forse lei non si riferisce a chiroprassi ma a chiropratica; questa è una tecnica di manipolazione che al pari dell'osteopatia attraverso delle manovre manuali riconduce il segmento osseo interessato dalla alterazione ad una situazione di "normalità". Queste tecniche non utilizzano farmaci e i risultati sono soddisfacenti (riduzione del dolore e della contrattura muscolare)
[#3]
Gentile sig.ra di Sassari,anzitutto il settore di cui lei soffre, è cioè il rachide cervicale,distretto dell’apparato locomotore, è di pertinenza dello specialista Ortopedico -Traumatologo in prima istanza e dello specialista Fisiatra in seconda istanza,per la riabilitazione e per il recupero funzionale.
Per la sua patologia che intuisco essere un pò complessa, ovvero una o due coste soprannumerarie,una cervicobrachialgia con cefalea e turbe vascolari,potrebbe essere una “ sindrome dello stretto toracico”,sola o con un’artrosi cervicale con discopatia o meno.
La causa principale della sindrome dello stretto toracico è proprio la una costa cervicale soprannumeraria.
Quindi deve escludere che non sia questa patologia, che è un’affezione complessa a che coinvolge diversi specialisti, dall'ortopedico al chirurgo vascolare, dal neurologo al fisiatra.
.La diagnosi si basa sui sintomi e su alcuni segni abbastanza caratteristici, ma va confermata con radiografie specifiche, R.M.N.,Angiografia, L'elettromiografia e il doppler funzionale, un ecodoppler dinamico sia arterioso che venoso degli arti superiori.
Va fatta chiarezza diagnostica eventualmente rivedendo la RMN e facendo tutte le manovre semeiologiche con i test dinamici per le diagnosi differenziali quindi si pianifica una terapia specifica e mirata sia farmacologica che fisiochinesica. E’ indispensabile che lei si faccia seguire da persone esperte del settore: uno specialista ortopedico-traumatologo della sua città e successivamente, dopo l’esatta diagnosi, all’occorrenza da un fisiatra, ovvero uno specialista in Medicina fisica e riabilitativa.
Se occorre,consulti anche un chirurgo vascolare. Non deve fare terapie incongrue né farmacologiche, né riabilitative se prima non ha una esatta diagnosi.
Non deve eseguire soprattutto delle manovre forzate, come trazioni cervicali, nè mobilizzazioni articolari, né delle manipolazioni vertebrali in caso di turbe vascolari come lei riferisce di esserci, anche se lievi.
Quindi, distinguere una cervicobrachialgia, con cefalea da uncoartrosi, o uncopatia cervicale o discopatia cervicale, senza ernia discale, un’altra cosa è “ la sindrome dello stretto toracico ”.
La F.K.T. va benissimo, come la termoterapia (Radar), la ionoforesi, la chinesi funzionale, le correnti diadinamiche, la massoterapia e se non vi sono controindicazioni tecniche, anche delle mobilizzazioni articolari. Solo in caso di “ blocchi vertebrali “ “ sindrome delle faccette articolari ” “ cellulo-mialgie”, senza controindicazioni assolute, si esegue con la tecnica del “ non dolore “ di R. Maigne qualche manipolazione vertebrale, fatta da specialista fisiatra esperto in Medicina Manuale, una branca della Medicina Fisica e Riabilitativa.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Per la sua patologia che intuisco essere un pò complessa, ovvero una o due coste soprannumerarie,una cervicobrachialgia con cefalea e turbe vascolari,potrebbe essere una “ sindrome dello stretto toracico”,sola o con un’artrosi cervicale con discopatia o meno.
La causa principale della sindrome dello stretto toracico è proprio la una costa cervicale soprannumeraria.
Quindi deve escludere che non sia questa patologia, che è un’affezione complessa a che coinvolge diversi specialisti, dall'ortopedico al chirurgo vascolare, dal neurologo al fisiatra.
.La diagnosi si basa sui sintomi e su alcuni segni abbastanza caratteristici, ma va confermata con radiografie specifiche, R.M.N.,Angiografia, L'elettromiografia e il doppler funzionale, un ecodoppler dinamico sia arterioso che venoso degli arti superiori.
Va fatta chiarezza diagnostica eventualmente rivedendo la RMN e facendo tutte le manovre semeiologiche con i test dinamici per le diagnosi differenziali quindi si pianifica una terapia specifica e mirata sia farmacologica che fisiochinesica. E’ indispensabile che lei si faccia seguire da persone esperte del settore: uno specialista ortopedico-traumatologo della sua città e successivamente, dopo l’esatta diagnosi, all’occorrenza da un fisiatra, ovvero uno specialista in Medicina fisica e riabilitativa.
Se occorre,consulti anche un chirurgo vascolare. Non deve fare terapie incongrue né farmacologiche, né riabilitative se prima non ha una esatta diagnosi.
Non deve eseguire soprattutto delle manovre forzate, come trazioni cervicali, nè mobilizzazioni articolari, né delle manipolazioni vertebrali in caso di turbe vascolari come lei riferisce di esserci, anche se lievi.
Quindi, distinguere una cervicobrachialgia, con cefalea da uncoartrosi, o uncopatia cervicale o discopatia cervicale, senza ernia discale, un’altra cosa è “ la sindrome dello stretto toracico ”.
La F.K.T. va benissimo, come la termoterapia (Radar), la ionoforesi, la chinesi funzionale, le correnti diadinamiche, la massoterapia e se non vi sono controindicazioni tecniche, anche delle mobilizzazioni articolari. Solo in caso di “ blocchi vertebrali “ “ sindrome delle faccette articolari ” “ cellulo-mialgie”, senza controindicazioni assolute, si esegue con la tecnica del “ non dolore “ di R. Maigne qualche manipolazione vertebrale, fatta da specialista fisiatra esperto in Medicina Manuale, una branca della Medicina Fisica e Riabilitativa.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.9k visite dal 04/02/2007.
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