Dolore alla radice della coscia

Buongiorno...Innanzitutto spero di aver scelto la specialità giusta, altrimenti per cortesia mi potreste indicare dove porre il quesito?..
Comunque sia...
circa 3 mesi fà ho iniziato a lamentare un fastidio/dolore lieve alla parte alta della coscia (e che spesso si irradia anche al retrostante gluteo e all'inguine) dx che si manifestava svolgendo una semplice camminata ma non tale da impedirla. Piuttosto il dolore diventava fastidioso facendo attività sportiva al punto da limitarne i movimenti soprattutto l'extrarotazione vs l'esterno dell'anca. Faccio presente che tale dolore non ha avuto una origine traumatica. Sono andato a fare qualche seduta fisioterapica dove mi veniva diagnosticato un blocco articolare a livello dell'anca che mi veniva in seguito rimosso. Sono poi andato da un medico sportivo il quale ha notato una lieve dismetria del bacino. Ho eseguito un'ecografia alla radice della coscia dx (valut. retto femorale e tensore fascia lata) con esito negativo. Ho poi fatto una RMN del bacino con il seguente esito: "Non segni diretti o indiretti di necrosi asettica della testa femorale bilateralmente. A livello delle limitanti condrali coxo-femorali non si apprezzano segni di patologia focale. Non evidenti versamenti articolari sui due lati. Le sincondrosi sacro-iliache sono normo-intense. I fasci muscolari sono simmetrici, normo intensi. Presenza di micropoliadenia in sede inguinale con linfonodi di circa cm 1 di diametro max." Che conclusioni riuscite a trarre, sopratutto riguardo al referto della RMN (linfonodi di 1 cm)? Grazie mille! Buongiorno.
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Egregio utente,
la modesta linfoadenopatia non ha alcun significato patologico, ma semplicemente reattivo ad uno stimolo flogistico
Il dolore riferito, letto il referto della RMN e di quanto detto dal Collega Medico dello Sport, sembra essere riferibile ad una pubalgia, quadro che trova poche possibilità terapeutiche, se non il riposo (dai tre ai sei mesi, intendendosi astensione da attività sportiva) ed alcune terapie strumentali, come le onde d'urto (secondo alcuni autori) o le termoterapie (tecarterapia o ipertermia)

Cordiali saluti

Dr. Mirko Parabita

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Utente
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Gent.mo Dott. Parabita, buonasera.
Innanzitutto grazie della risposta!
La parola l'ho già sentita, ma, scusi l'ignoranza, cosa è esattamente la pubalgia? E da cosa sarebbe portata? Esiste un esame o una visita che possa confermare al 100% che si tratti di quello?
In effetti il fastidio me lo porto dietro già da 3 mesi e, sebbene sia migliorato indubbiamente, rimane comunque latente e si manifesta in maniera subdola.
Astensione assoluta proprio dall'attivtà sportiva?..Neanche lo stretching puo' aiutare (mi è stato consigliato dal fisioterapista)?
Ho omesso di dire (pensando che non centrasse molto) che la ecografia ha evidenziato un esito cicatriziale stabilizzato di pregressa lesione del tendine riflesso del retto femorale dx..... ma è una cosa vecchia di 3 o 4 anni fà che non mi ha mai procurato fastidi...Potrebbe centrare qualcosa?
Secondo lei potrei fare un'accurata visita da uno specialista? Se sì, che tipo di specialista dovrei contattare?
Ancora grazie, mi scusi le numerose domande, ma sono un tipo piuttosto attivo e sto "patendo" l'inattività forzata.
A risentirla!
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Eh, tante domande, partiamo dall'inizio:
la pubalgia è una infiammazione localizzata a livello del pube, a livello dell'inserzione di un gruppo di msucoli definiti adduttori, causato, solitamente, da microtraumi ripetuti e che colpisce prevalentemente gli sportivi
La diagnosi è principalmente clinica, più che strumentale, avvalendosi di alcune indagini, che, tuttavia, secondo me non hanno particolare valenza (ci dimentichiamo troppo spesso dell'importanza rivestita da un buon esame clinico)
L'astensione dall'attività sportiva è fondamentale, associando, come dettole, alcuni trattamenti rappresentati dallo stretching degli adduttori e dei gruppi msucolari che assicurano un adeguato bilanciamento del bacino, preferibIlmente in forma sia attiva, che passiva (ossia sotto le esperte mani del fisioterapista)
Per quanto attiene le terapie strumentali, le ripeto che ESWT (onde d'urto) e termoterapie endogene sono indicate, così come l'assunzione di farmaci antinfiammatori che, tuttavia, non risultano risolutivi per il probelma (basti pensare che sportivi professionisti, seguiti da staff medici, sono costretti a fermarsi quando presentano questo problema)

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Mi perdoni ancora: per diagnosi clinica invece che strumentale cosa intende? In parole povere vorrei capire qual'è la figura adatta a trattare e soprattutto riconoscere che si tratti di pubalgia. No perchè, come le ho detto, mi sono rivolto a un fisioterapista e un medico sportivo ma nessuno dei due che abbia sospettato che si tratti di pubalgia...O almeno non me lo hanno detto apertamente...
Poi le avevo chiesto di quell'esito cicratiziale al tendine riflesso del retto femorale dx...
Mi potrebbe delucidare in proposito?
Ancora mille grazie per la Sua pazienza e prfessionalità..!
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Utente
Utente
Buongiorno Dott Parabita..
Dopo un mese di cure come da Lei suggerite devo dire che le cose sono migliorate anche se il fastidio non è risolto del tutto. Ho fatto anche dei raggi X al bacino come mi prescrìsse il mio medico di famiglia per vedere se ci sono alterazioni ossee quali artrosi dell'anca (coxo-femorale) ...I responsi sono i seguenti:

"l'esame radiografico del bacino per le anche dimostra che i rapporti articolari coxo-femorali sono bilateralmente conservati. Non si osservano alterazioni morfostrutturali ossee focali. Il tenore calcico è normale. Per la valutazione di eventuale dismetria degli arti iinferiori si rimanda l'indagine in carico su lastra quadrettata".

Quali sono le Sue conclusioni in merito?..Occorre approfondire con ulteriori esami/visite?..andare da un ortopedico?
Grazie!
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Utente
Utente
Mi scusi, ma non capisco se ha ricevuto correttamente la mail..
Grazie!