Crolli vertebrali e come stare seduti senza busto
Gentile dottore, nel giro di 4 anni ho avuto quattro crolli vertebrali (D9, D6,D11 e L1) e da tre anni indosso un busto rigido a tre punti che, peraltro, comincia a darmi seri disturbi (dolore all’anca destra, fastidio e bruciore vicino all’ascella dove poggiano le stecche e parestesia). Premesso ciò, ho il problema di come sedermi sia sulle sedie che in poltrona senza il suddetto busto, considerato che non posso stare molto tempo alzata. Cioè ad angolo retto o leggermente sdraiata? Credo che, sdraiata, il peso si distribuisce sulla colonna vertebrale. E’ così? Inoltre - può sembrare sciocco – è meglio stare in piedi (magari con un bastone) o seduta per pesare meno sulla colonna? E' davvero necessario portare quel tipo di busto per evitare ulteriori crolli? Grazie per i suggerimenti che mi darà
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Gentile Signora, il carico e quindi la stazione eretta rimane uno dei principali stimoli biologici naturali alla salute dell'osso e della muscolatura per cui per quanto le è possibile cerchi di farlo, compatibilmente col dolore. La posizione seduta meno dolorosa e rischiosa per eventuali ulteriori danni, senza indossare il busto, è quella in leggera estensione cioè con uno schienale leggermente reclinato e con la testa appoggiata. Meglio alternare brevi riposi a stazioni erette per quanto possibile. Un caro saluto Dr. Stefano Guidotti Fisiatra Firenze
Dr. Stefano Guidotti
Ortopedico Fisiatra Esperto di Onde d'urto Firenze
www.stefanoguidotti.com
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Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio per la sollecita risposta. Volevo chiederle quale altro tipo di busto posso indossare in alternativa a quello a tre punti che, come le dicevo, comincia a straziarmi ascelle e dintorni! Peraltro, non vorrei che il continuo strofinio all'anca dello stesso possa rodere l'osso, causandomi qualche frattura.Ancora grazie
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Gentile Signora i busti in alternativa sono tanti e diversi, come le varie condizioni cliniche delle persone, per cui la indicazione che mi chiede non può prescindere da una visita. Le consiglio di rivolgersi ad un bravo collega fisiatra in zona che saprà darle tutti i consigli di cui necessita, le sconsiglio ovviamente "il fai da te". Cordiali saluti Dr. Stefano Guidotti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.1k visite dal 13/03/2018.
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