Dopo quanto dalla fine della cura di ferro ripetere le analisi?

Buonasera, trovo pareri discordanti sulle tempistiche di analisi del ferro.

Sto prendendo un integratore da due mesi e dovrei rifare il prelievo per capire se c'è stato un miglioramento.
Ma dal termine della cura quanto bisogna aspettare per effettuare il prelievo senza falsare i risultati di sideremia, ferritina ed emocromo?

Il mio medico dice che basta aspettare un paio di giorni.
Altrove leggo 5 gg, una settimana o addirittura 15 gg.

C'è un tempo standard considerato affidabile?

Inoltre è sicuro fare le analisi a ridosso dell'inizio del ciclo mestruale (circa uno o due gg prima)?
O anche questo rischia di falsare i risultati?

Grazie in anticipo per i chiarimenti
Prof. Bruno Silvestrini Farmacologo 218 6
Un integratore non è una trasfusione di sangue, che agisce immediatamente. Come dice la parola, aggiunge alla dieta gli elementi nutrizionali essenziali per la rigenerazione del sangue. In particolare, il ripristino del numero dei globuli rossi richiede circa tre settimane. Che è mediamente il tempo richiesto per verificare l’effetto della cura.

Il tutto nel presupposto che la sua anemia sia d’origine carenziale, legata cioè ai regimi dietetici sbilanciati e incompleti che contraddistinguono la nostra epoca.

Le basta questa risposta?

Buona giornata

Medico, Prof. Onorario di Farmacologia (Sapienza Roma)
Presidente Onorario Fondazione Noopolis e di RIPRO-Farmaco Naturale
irimedidelprofessore.it

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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio per la puntuale e articolata risposta.
Quindi il mio medico dicendomi due giorni ha del tutto sbagliato?
Però è anche vero che, avendo iniziato due mesi fa a prendere ferro, il sangue avrà avuto già il suo tempo di rigenerarsi, anche se nel frattempo continuavo ad assumere l'integratore.
Quello che mi premeva è capire se, smessa la cura, c'è un periodo finestra dopo il quale i valori non sono più alti o più bassi del normale e se il periodo mestruale di per se alteri i valori della ferritina e di tutto il resto.
Grazie ancora
Cordiali saluti
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Prof. Bruno Silvestrini Farmacologo 218 6
Il medico non ha sbagliato. Ha ritenuto opportuno ripetere l'analisi per accertare che il suo problemino dipendesse da una carenza di ferro e, in particolare, se l'integratore fosse efficace. Perché l'anemia non solo ha cause molteplici, ma nel caso in cui dipenda dal ferro potrebbe essere legata a un difetto del suo assorbimento, oltre che ad una sua carenza alimentare.
Senza farla troppo lunga la medicina, e al di là della medicina il funzionamento del nostro organismo sono talmente complicati, che anche i medici più preparati, tra i quali il sottoscritto si annovera, procedono in maniera empirica, per tentativi. Lei sapeva che il suo organismo contiene triliardi di viventi, che normalmente convivono pacificamente e in buona salute per effetto della lotta darwiniana per la sopravvivenza, in corso da qualche miliardo di anni? E' la presunzione dell'Homo sapiens a convincerlo di poter fare meglio. Se questo tema le interessa, io ci ho scritto sopra un libro, il cui titolo dice tutto: "La medicina che cavalca la natura".
Buona serata

Medico, Prof. Onorario di Farmacologia (Sapienza Roma)
Presidente Onorario Fondazione Noopolis e di RIPRO-Farmaco Naturale
irimedidelprofessore.it

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