Corteo di sintomi complesso

Gentili dottori,

Spero di non risultare inopportuno inserendo l'ennesima richiesta, ma sono alle prese con una situazione per me davvero grave e invalidante.
Da ormai quasi quattro mesi soffro di una serie di sintomi che si sono avvicendati e sommati nel tempo.
Quelli più rilevanti attualmente sono:
Frequente sensazione d'instabilitá e testa leggera, alternata a sensazione di testa pesante
Strane sensazioni agli occhi, come se si distogliessero per una frazione di secondo da ciò che sto guardando
Frequente spossatezza e crisi di sonnolenza
Episodi di minzione frequente
Episodi di calore al volto e alle orecchie
Tendenza alla letargia e all'apatia
Frequenza cardiaca tendenzialmente bassa (55-60 a riposo)
Pressione tendenzialmente bassa con sporadici casi di ipotensione ortostatica.

Ho eseguito esami ematici approfonditi (comprensivi di VES, pcr, elettroforesi, tiroide, funzionalità renale, epatica e pancreatica, ecc.), colonscopia per problemi di diarrea che ha permesso di diagnosticare colite linfocitaria, esame vista risultato normale (10/10 nulla da,segnalare), curva da carico di glucosio ed emoglobina glicata. Tutto è risultato perfettamente nella norma.
Sto assumendo asacol 800 per la colite,,oltre a cipralex e xanax per una diagnosi di ansia generalizzata. Le cure per l'ansia, nonostante siano in atto a dosi terapeutiche da ormai più di due settimane, non sembrano dare grandi risultati.
A parere del mio curante e dello psichiatra tutti i miei sintomi sono di origine ansiosa, ma l'inefficacia della cura e il perdurare di questa condizione mi preoccupano. Entrambi concordano sul non effettuare ulteriori esami.
Di fronte a questa situazione come vi comportereste? Quali altri esami o analisi possono contribuire a escludere patologie organiche?

Cordiali saluti,

R.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74


>> colonscopia per problemi di diarrea che ha permesso di diagnosticare colite linfocitaria, <<

Gentile utente,

la colite linfocitaria (ossima colite microscopica) si giova del trattamento con cortisonici (budesonide) e non della mesalazina.

Ecco un articolo di riferimento:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1108-una-diarrea-di-difficile-interpretazione-la-colite-microscopica.html

Si rivolga ad un gastroenterologo per una rivalutazione del quadro clinico.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Cosentino,

la ringrazio per la puntualizzazione. Farò presente il suo parere al mio gastroenterologo. Tuttavia a diarrea al momento è ampiamente ridotta, non so se per effetto della mesalazina o perché il problema si è risolto da solo.
Tuttavia permangono gli altri sintomi a cui ho fatto riferimento, che mi fanno preoccupare nonostante le rassicurazioni dello psichiatra.

Cordialmente,

r
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Ok. Ne parli al suo medico della mia considerazione.

Cordialmente

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott Cosentino,

Approfitto della sua disponibilità per sottoporle un quesito. Come già detto la consistenza delle feci è tornata nella norma, così come le evacuazioni (una o due al giorno). Tuttavia mi pare di notare che la quantità di feci sia aumentata rispetto al periodo precedente a questo iter diagnostico. Non ho mai pesato le feci per ragioni di praticità, ma mi sembra di superare i 300 g che ho letto essere la soglia massima. Sono una buona forchetta ma non un mangione e assumo fibre in quantità normale. In assenza di alterazioni della consistenza, questo aumento della quantità può ritenersi un dato fisiologico?

Cordiali saluti,

Rf
[#5]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
L'aumento del "peso" delle feci non è sicuramente patologico.

Cordialmente.