Articolazioni che si bloccano quando mi viene la nausea
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e scrivo per un problema che mi è capitato spesso negli ultimi 4 anni circa.
Il problema è cominciato quando sono arrivati i primi dolori insopportabili del ciclo mestruale, seguiti sempre da un senso di nausea e spesso dal vomito. Mi capitava infatti che nel momento in cui provavo più dolore, le mani mi so atrofizzavano, impedendomi di prendere in mano qualsiasi cosa.
Ultimamente le cose sono peggiorate, perché, oltre alle mani, hanno cominciato a bloccarsi anche le gambe e le braccia. Ne ho parlato con il mio medico l'anno scorso, credendo però che l'atrofia fosse dovuta al ciclo, e lui mi disse che era normale. Ma stanotte ho avuto nausea, vomito e diarrea, con il ciclo che dovrebbe venirmi tra una settimana, e ho avuto comunque lo stesso problema. Da qua capisco che l'atrofia mi viene quando ho problemi allo stomaco, non tanto con i dolori mestruali.
Oggi mi sono rivolta a voi perché non sono nella mia città e non posso andare dal medico, se intanto posso avere una risposta da voi, ve ne sarò grata!
Buona giornata e grazie in anticipo.
Il problema è cominciato quando sono arrivati i primi dolori insopportabili del ciclo mestruale, seguiti sempre da un senso di nausea e spesso dal vomito. Mi capitava infatti che nel momento in cui provavo più dolore, le mani mi so atrofizzavano, impedendomi di prendere in mano qualsiasi cosa.
Ultimamente le cose sono peggiorate, perché, oltre alle mani, hanno cominciato a bloccarsi anche le gambe e le braccia. Ne ho parlato con il mio medico l'anno scorso, credendo però che l'atrofia fosse dovuta al ciclo, e lui mi disse che era normale. Ma stanotte ho avuto nausea, vomito e diarrea, con il ciclo che dovrebbe venirmi tra una settimana, e ho avuto comunque lo stesso problema. Da qua capisco che l'atrofia mi viene quando ho problemi allo stomaco, non tanto con i dolori mestruali.
Oggi mi sono rivolta a voi perché non sono nella mia città e non posso andare dal medico, se intanto posso avere una risposta da voi, ve ne sarò grata!
Buona giornata e grazie in anticipo.
[#1]
Medico Chirurgo
Cara signorina,
che cosa vuole che le dica per via telematica e senza visitarla?
L'atrofia non è un processo che si sviluppa e si risolve nel giro di ore o di qualche giorno.
Non capisco bene che cosa le succeda: ha forse dei crampi?
Dolori articolari?
Se si spiegherà meglio forse potremo darle qualche consiglio più pertinente sui suoi disturbi correlati allo stomaco.
Buona giornata,
Dott. Caldarola.
che cosa vuole che le dica per via telematica e senza visitarla?
L'atrofia non è un processo che si sviluppa e si risolve nel giro di ore o di qualche giorno.
Non capisco bene che cosa le succeda: ha forse dei crampi?
Dolori articolari?
Se si spiegherà meglio forse potremo darle qualche consiglio più pertinente sui suoi disturbi correlati allo stomaco.
Buona giornata,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta immediata, capisco che dovrei andare dal dottore a fare una visita, appena mi sarà possibile lo farò.
Non ho dei crampi, non mi fa male, ma la mano rimane come paralizzata: posso muovere le braccia e le gambe ma con una certa fatica, perché me le sento pesanti, r certe volte perdo l'equilibrio, ma le dita non riesco a muoverle minimamente, fino a quando non passa il senso di nausea e tutto torna normale.
Tutto questo mi succede solo in questi casi particolari, non ho di questi problemi quando non mi fa male lo stomaco.
Non ho dei crampi, non mi fa male, ma la mano rimane come paralizzata: posso muovere le braccia e le gambe ma con una certa fatica, perché me le sento pesanti, r certe volte perdo l'equilibrio, ma le dita non riesco a muoverle minimamente, fino a quando non passa il senso di nausea e tutto torna normale.
Tutto questo mi succede solo in questi casi particolari, non ho di questi problemi quando non mi fa male lo stomaco.
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
guardi l'unica possibilità alla quale mi viene di pensare è un riflesso vagale con transitoria ipotenzione marcata e conseguente ipoperfusione cerebrale.
Peraltro ha detto bene: è necessaria una valutazione clinica che io non posso fare.
Ma che potrà fare il suo curante, anche con indagini ematochimiche, per esempio la valutazione degli elettroliti plasmatici.
In attesa di aggiornamenti la saluto.
Dott. Caldarola.
guardi l'unica possibilità alla quale mi viene di pensare è un riflesso vagale con transitoria ipotenzione marcata e conseguente ipoperfusione cerebrale.
Peraltro ha detto bene: è necessaria una valutazione clinica che io non posso fare.
Ma che potrà fare il suo curante, anche con indagini ematochimiche, per esempio la valutazione degli elettroliti plasmatici.
In attesa di aggiornamenti la saluto.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.8k visite dal 09/02/2017.
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