Forte dolore bocca stomaco e zona mandibola inferiore, alternato a dolori al petto, zona destra
Buongiorno,
Scrivo per avere un consiglio, in particolare in questo periodo, per evitare di intasare ambulatori medici (oltre che impossibilità di ricezione presso il proprio medico curante).
Detto ciò, sono un ragazzo di 23 anni, la motivazione del consulto è dovuta è dovuta ad una situazione ripetuta per un paio di volte durante la notte: in particolare un forte dolore all’altezza della bocca dello stomaco accompagnato da un dolore anche nella zona della mandibola inferiore.
Altre due notti è capitato di avere un fortissimo dolore alla zona del petto, un po’ più forte e pungente delle classiche fitte intercostali che si presentano con una certa frequenza (non eccessiva).
Il tutto accompagnato da un forte stato d’ansia, ma non eccessivo.
Al sopraggiungere del dolore ho quasi completamente eliminato l’ingestione di caffeina.
Conduco una vita abbastanza sedentaria (tra lezioni e corsi sono seduto per molte ore, in questo periodo) però cerco sempre di ritagliarmi un paio d’ore per attività aerobica all’aperto (giardino a disposizione), direi quotidianamente.
Prima del lockout giocavo a pallacanestro 2 volte a settimana, ma questi eventi non si sono mai verificati.
Mi chiedevo quanto questi dolori possano essere collegati a questioni di cattiva postura da seduto, cattiva digestione o altri motivi a me sconosciuti.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali Saluti
Scrivo per avere un consiglio, in particolare in questo periodo, per evitare di intasare ambulatori medici (oltre che impossibilità di ricezione presso il proprio medico curante).
Detto ciò, sono un ragazzo di 23 anni, la motivazione del consulto è dovuta è dovuta ad una situazione ripetuta per un paio di volte durante la notte: in particolare un forte dolore all’altezza della bocca dello stomaco accompagnato da un dolore anche nella zona della mandibola inferiore.
Altre due notti è capitato di avere un fortissimo dolore alla zona del petto, un po’ più forte e pungente delle classiche fitte intercostali che si presentano con una certa frequenza (non eccessiva).
Il tutto accompagnato da un forte stato d’ansia, ma non eccessivo.
Al sopraggiungere del dolore ho quasi completamente eliminato l’ingestione di caffeina.
Conduco una vita abbastanza sedentaria (tra lezioni e corsi sono seduto per molte ore, in questo periodo) però cerco sempre di ritagliarmi un paio d’ore per attività aerobica all’aperto (giardino a disposizione), direi quotidianamente.
Prima del lockout giocavo a pallacanestro 2 volte a settimana, ma questi eventi non si sono mai verificati.
Mi chiedevo quanto questi dolori possano essere collegati a questioni di cattiva postura da seduto, cattiva digestione o altri motivi a me sconosciuti.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali Saluti
[#1]
Buongiorno,
spesso il ridotto movimento e la sedentarietà possono causare un rallentamento nell'attività dell'apparato digerente, causando i sintomi che lei avverte.
Le consiglio di proseguire i suoi allenamenti giornalieri, che sicuramente fanno bene, e cercare di mantenere una postura corretta, in quanto un atteggiamento posturale scorretto può essere causa dei dolori intercostali.
Infine le consiglio una dieta leggera la sera.
Sebbene il medico curante non possa ricevere fisicamente, è a disposizione telefonicamente. Può sentirlo descrivendogli i sintomi e magari può prescriverle una terapia sul reflusso.
Inoltre, per eccessivo scrupolo, immagino che praticando pallacanestro avrà eseguito tutti i controlli per avere il certificato medico che abilita all'attività sportiva.
Cordiali saluti.
spesso il ridotto movimento e la sedentarietà possono causare un rallentamento nell'attività dell'apparato digerente, causando i sintomi che lei avverte.
Le consiglio di proseguire i suoi allenamenti giornalieri, che sicuramente fanno bene, e cercare di mantenere una postura corretta, in quanto un atteggiamento posturale scorretto può essere causa dei dolori intercostali.
Infine le consiglio una dieta leggera la sera.
Sebbene il medico curante non possa ricevere fisicamente, è a disposizione telefonicamente. Può sentirlo descrivendogli i sintomi e magari può prescriverle una terapia sul reflusso.
Inoltre, per eccessivo scrupolo, immagino che praticando pallacanestro avrà eseguito tutti i controlli per avere il certificato medico che abilita all'attività sportiva.
Cordiali saluti.
Dr. Domenico Cozzo
www.domenicocozzo.altervista.org
LinkedIn: Domenico Cozzo, MD; Canale Instagram: @domo_co93
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
In effetti la prima volta che ho accusato questi sintomi era proprio dopo un post cena corposo diversivamente parlando, però la più recente era dopo una cena del tutto normale. C’è da dire che prima assumevo davvero troppi caffè al giorno, ora ne sto limitando al più possibile il consumo.
Per quanto riguarda l’attività sportiva, una volta all’anno eseguo la classica visita medico-sportiva. L’ultima fatta è nel mese di ottobre, tutto nella norma.
Chiedo ancora un consiglio: avendo tanto spazio a casa riesco a compiere un giro di circa 200 metri che sfrutto per la corsa. Mi succede spesso che però partendo mi venga il classico male al fianco destro, non troppo intenso. Dal momento che non ho quasi mai riscontrato questo tipo di problematica in campo, potrebbe essere dovuto alla irregolarità del terreno? Tenendo conto che di questi 200 metri, circa la metà sono abbastanza disconnessi con ghiaia, pietrisco e terra non curata (insomma pieno di cunette e dossi irregolari), potrebbe essere che il non ideale appoggio del piede sul terreno possa favorire la nascita di questo dolore?
Rallentando il ritmo e con lieve pressione sulla zona comunque il dolore diminuisce è tendenzialmente riesco anche a farlo sparire, però in partenza è quasi sempre presente.
Grazie.
Cordiali Saluti
In effetti la prima volta che ho accusato questi sintomi era proprio dopo un post cena corposo diversivamente parlando, però la più recente era dopo una cena del tutto normale. C’è da dire che prima assumevo davvero troppi caffè al giorno, ora ne sto limitando al più possibile il consumo.
Per quanto riguarda l’attività sportiva, una volta all’anno eseguo la classica visita medico-sportiva. L’ultima fatta è nel mese di ottobre, tutto nella norma.
Chiedo ancora un consiglio: avendo tanto spazio a casa riesco a compiere un giro di circa 200 metri che sfrutto per la corsa. Mi succede spesso che però partendo mi venga il classico male al fianco destro, non troppo intenso. Dal momento che non ho quasi mai riscontrato questo tipo di problematica in campo, potrebbe essere dovuto alla irregolarità del terreno? Tenendo conto che di questi 200 metri, circa la metà sono abbastanza disconnessi con ghiaia, pietrisco e terra non curata (insomma pieno di cunette e dossi irregolari), potrebbe essere che il non ideale appoggio del piede sul terreno possa favorire la nascita di questo dolore?
Rallentando il ritmo e con lieve pressione sulla zona comunque il dolore diminuisce è tendenzialmente riesco anche a farlo sparire, però in partenza è quasi sempre presente.
Grazie.
Cordiali Saluti
[#3]
Buongiorno,
come lei ben ha compreso, pasti eccessivamente pesanti e il consumo di caffè sono fattori che possono far scaturire i suoi sintomi.
Per quanto concerne il dolore al fianco destro non è da ricercarsi in un atteggiamento posturale.
Semplicemente dopo un tempo di inattività, alla ripresa dell'esercizio fisico il sangue si sposta dall'apparato intestinale al sistema muscolare, per fornire ai muscoli la giusta ossigenazione, con meccanismi di vasocostrizione e vasodilatazione. Questo causa la classica sensazione di fastidio al fianco destro, riferita al fegato. Nulla di problematico. Le consiglio di praticare attività fisica lontano dai pasti e iniziando gradualmente, ad esempio con una seduta di stretching.
Per sicurezza comunque utilizzi calzature adeguate all'attività.
Cordiali saluti.
come lei ben ha compreso, pasti eccessivamente pesanti e il consumo di caffè sono fattori che possono far scaturire i suoi sintomi.
Per quanto concerne il dolore al fianco destro non è da ricercarsi in un atteggiamento posturale.
Semplicemente dopo un tempo di inattività, alla ripresa dell'esercizio fisico il sangue si sposta dall'apparato intestinale al sistema muscolare, per fornire ai muscoli la giusta ossigenazione, con meccanismi di vasocostrizione e vasodilatazione. Questo causa la classica sensazione di fastidio al fianco destro, riferita al fegato. Nulla di problematico. Le consiglio di praticare attività fisica lontano dai pasti e iniziando gradualmente, ad esempio con una seduta di stretching.
Per sicurezza comunque utilizzi calzature adeguate all'attività.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 22/04/2020.
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