Massa palpabile

Gentili medici,
dall'inizio dello scorso aprile avverto un dolore intermittente nella zone sottostante l'ultima costola destra, che si acuisce con l'attività fisica o stando seduta per diverse ore (ed essendo una studentessa non è una cosa rara per me), tanto da far mancare il respiro a volte. In particolare, palpando quella zona, avverto una massa dura del diametro di circa 1-2 cm.
A metà maggio sono dunque andata a fare un'ecografia addominale, dalla quale però non è emersa la presenza di alcuna formazione.
Il mio medico di famiglia, dopo aver visto i risultati di quell'ecografia, mi ha prescritto un'ecografia del tessuto sottocutaneo a livello dell'ipocondrio destro supponendo si trattasse di un lipoma. Ho eseguito quest'altra ecografia giovedì scorso, dalla quale tuttavia non è emerso nulla (nessuna lesione né del sottocutaneo né della parete muscolare, nemmeno ernie parietali).
In attesa di poter consultare nuovamente il mio medico di famiglia, cosa potrebbe essere questa "pallina" che avverto e mi procura dolore da ormai due mesi? Devo eseguire altri esami?
Grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Soffre di stipsi? Potrebbe essere massa fecale a livello della flessura epatica del colon: non si vedrebbe con l'ecografia e potrebbe darle i dolori di cui lei parla. Se invece la stipsi non c'entra non le rimane che sottoporsi di nuovo a visita medica. A mali estremi, e naturalmente a giudizio insindacabile del suo Medico Curante, si potrebbe provare ad eseguire una TAC dell'addome.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
In effetti, di solito soffro di stipsi (con 2 o 3 evacuazioni settimanali), tuttavia nelle ultime due settimane ho un alvo regolare. E' possibile, dunque, che si tratti di una massa fecale malgrado siano passati due mesi?
Mi chiedo inoltre se possa essere causata dal periodo particolarmente stressante che sto attraversando.
Grazie ancora.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Certamente: l'ansia e lo stress possono influire parecchio sulla funzionalita' del colon.
Rimane tuttavia imprescindibile una valutazione diretta da parte del suo Medico di Famiglia.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Spina,
la ringrazio ancora per la sua gentilezza, domani mi recherò dal mio medico curante per comunicargli i risultati dell'ecografia e decidere il da farsi.
Rinnovo i ringraziamenti e le porgo distinti saluti.
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dopo
Utente
Utente
Gentili medici,
mi ripresento dopo quasi 2 mesi ma la situazione, ahimè, non è cambiata.
Su consiglio del mio medico curante ho eseguito una terza ecografia che evidenziava in corrispondenza della tumefazione apprezzabile un'ipertrofia condrale della costola XI, la quale a sua volta avrebbe infiammato i tessuti circostanti creando in questa zona una massa dolente. In seguito a questo esame, dunque, mi era stato prescritto del nimesulide gel ad applicazione locale per circa 10 gg accompagnato da sedute di magnetoterapia.
Dopo aver eseguito questa cura, che si è rivelata tuttavia inefficace (non avvertivo dolore soltanto per un paio d'ore dopo l'applicazione del gel, poi tutto ritornava come prima), sono tornata dal mio medico di famiglia che a questo punto ha consigliato di eseguire una TAC dell'addome superiore per evidenziare eventualmente dei noduli epatici (prendo la pillola da 3 anni e mezzo e da quando è comparsa la massa il mio ciclo è tornato ad essere irregolare).
Oggi, dopo circa 4 mesi dalla comparsa di questa massa dolente, ho eseguito la TAC senza mezzo di contrasto (benché inizialmente fosse stato previsto), il cui referto indica che "non vi sono formazioni aggiunte evidenti all'esame TC nella sede di interesse clinico".
A questo punto cosa posso ancora fare, tenendo conto che talvolta il dolore che mi provoca, in particolare dopo una camminata, mi taglia il respiro?
Grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
A questo punto non le rimane che interpellare un Fisiatra, perche' credo che la fisioterapia, unita magari ad una giusta dose di antinfiammatori per via orale, sia l'unica strada per risolvere definitivamente il suo problema.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta, seguirò il suo consiglio.