Dimessa con vertebra rotta

Buon giorno, desidererei avere una Vs. opinione in merito a quanto accadutomi.
Nel novembre dello scorso anno, dopo una caduta, sono stata trasferita al pronto soccorso dove, a seguito di radiografie, sono stata dimessa con una prognosi di 3 giorni, il referto indicava che NON v'era alcuna frattura. Dopo un mese di fortissimi dolori, sono stata visitata da un ortopedico, il quale ha individuato invece, sulle stesse lastre eseguite al p.s., una frattura vertebrale piuttosto evidente, confermata peraltro dalla RM. L'evidenza della frattura sulle lastre mi è stata confermata anche da altri ortopedici, che hanno ravvisato nell'accadutomi una negligenza da parte dell'ospedale. Ora mi chiedo: al di là che la svista mi abbia procurato un peggioramento (solo l'ortopedico lo potrà valutare), non è comunque indennizzabile il dolore che ho patito per 1 mese intero e che un busto ortopedico avrebbe potuto alleviare se la frattura fosse stata immediatamente refertata? Non so se agire contro l'ospedale... Esiste un termine di prescrizione?
Grazie
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente 92685,
la sua storia, come risulta anche da altre richieste, fa emergere il sospetto che la frattura non sia stata diagnosticata nell'immediatezza del trauma.
Occorre la verifica dei reperti radiografici in suo possesso da parte prima di uno specialista in medicina legale il quale, con l'ausilio di un medico radiologo, possa chiarire esattamente se la frattura era visibile nelle prime radiografie effettuate.
Solo questa analisi potrà confermare l'eventuale errore diagnostico iniziale e chiarire le eventuali responsabilità da cui potrebbe scaturire una richiesta danni contro la struttura sanitaria.
Pertanto la invito, con la documentazione complessiva in suo possesso, a prendere contatti con uno specialista medico legale della sua zona e si faccia rilasciare un parere tecnico specialistico medico legale.
Cordiali saluti

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

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dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Mancini,
Grazie anzitutto per la celere e cortese risposta. Farò come mi ha detto, sperando di essere ancora in tempo (sono passati 10 mesi dall'episodio) a procedere eventualmente contro la struttura ospedaliera. Avevo abbandonato l'idea di procedere (temendo fosse costoso e poco proficuo) ma, dopo che l'ennesimo radiologo mi ha fatto notare come la frattura fosse fin dall'origine evidente, ho ripreso coraggio nell'affrontare la situazione. Un'ultima cosa Le vorrei chiedere: qualora si accertasse la responsabilità dell'ospedale relativamente all'errore diagnostico, ma si stabilisse che l'errore non è stata causa di peggioramento della mia situazione clinica, avrei comunque diritto secondo lei a un indennizzo in qualche misura?
Grazie nuovamente. Saluti.
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent Utente 92685,
le preciso che non è corretto parlare di indennizzo ma di risarcimento (non le sto a spiegare la differenza ma sappia che qualora il collega cui si rivolgerà riscontrerà un peggioramento delle sue condizioni derivante dalla mancata diagnosi avrà diritto anche ad eventuali spese sostenute a causa dell'errore - è chiaro che non verrà risarcita la frattura ma i danni derivanti dalla sola omissione di diagnosi ed è proprio questa difficoltà che mi impone di suggerirle un preliminare parere medico legale).
In merito ai tempi di richiesta danni non si preoccupi, ha tutto il tempo per approfondire la questione e decidere il da farsi.
Cordialità