Iperlassità legamentosa congenita spalle
Salve,
sono una donna 38enne, svolgo lavoro di impiegata al computer.
soffro di iperlassità legamentosa con instabilità multidirezionale alle spalle con conseguente rottura del tendine sovraspinoso e usura del sottoscapolare a entrambe.
ho appena subito un intervento di sutura alla cuffia dei rotatori spalla destra.
dovrò poi subire intervento identico anche alla sx.
vi chiedo: la mia condizione mi dà diritto al riconoscimento anche temporaneo di una invalidità che mi consenta almeno il rimborso anche parziale della lunga e costosissima riabilitazione necessaria per le due spalle?
mi domando anche come mai, se il costo dell'intervento chirurgico è sostenuto dal SSN, non lo siano anche i costi esorbitanti della successiva riabilitazione, terapia certamente necessaria e non accessoria all'intervento per la piena riuscita dello stesso e il recupero della mobilità, funzionalità, forza delle mie spalle.
tale condizione, tra l'altro, mi impedisce al momento di svolgere la mia attività lavorativa, avendo il braccio operato immobilizzato e l'altro dolente.
è oltretutto ragionevole prevedere che tale incapacità lavorativa si protrarrà per diversi mesi, poiché al già lento recupero dell'uso braccio destro, seguirà l'intervento e il successivo lento recupero del sinistro.
tale situazione, tra l'altro, mi espone al rischio di superamento del periodo di comporto (180 gg in un anno solare) oltre il quale perderò il diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Mi auguro che possiate darmi indicazioni utili.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
sono una donna 38enne, svolgo lavoro di impiegata al computer.
soffro di iperlassità legamentosa con instabilità multidirezionale alle spalle con conseguente rottura del tendine sovraspinoso e usura del sottoscapolare a entrambe.
ho appena subito un intervento di sutura alla cuffia dei rotatori spalla destra.
dovrò poi subire intervento identico anche alla sx.
vi chiedo: la mia condizione mi dà diritto al riconoscimento anche temporaneo di una invalidità che mi consenta almeno il rimborso anche parziale della lunga e costosissima riabilitazione necessaria per le due spalle?
mi domando anche come mai, se il costo dell'intervento chirurgico è sostenuto dal SSN, non lo siano anche i costi esorbitanti della successiva riabilitazione, terapia certamente necessaria e non accessoria all'intervento per la piena riuscita dello stesso e il recupero della mobilità, funzionalità, forza delle mie spalle.
tale condizione, tra l'altro, mi impedisce al momento di svolgere la mia attività lavorativa, avendo il braccio operato immobilizzato e l'altro dolente.
è oltretutto ragionevole prevedere che tale incapacità lavorativa si protrarrà per diversi mesi, poiché al già lento recupero dell'uso braccio destro, seguirà l'intervento e il successivo lento recupero del sinistro.
tale situazione, tra l'altro, mi espone al rischio di superamento del periodo di comporto (180 gg in un anno solare) oltre il quale perderò il diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Mi auguro che possiate darmi indicazioni utili.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
[#1]
Gent. Utente,
in realtà la riabilitazione si dovrebbe poter eseguire in ospedale su prescrizione dello specialista che ha eseguito l'intervento.
Chiaramente, se la situazione clinica non dovesse essere migliorativa nel breve periodo, il periodo di comporto potrebbe essere a rischio ma una terapia ben eseguita non credo dovrebbe superare i 6 mesi.
Buona giornata
in realtà la riabilitazione si dovrebbe poter eseguire in ospedale su prescrizione dello specialista che ha eseguito l'intervento.
Chiaramente, se la situazione clinica non dovesse essere migliorativa nel breve periodo, il periodo di comporto potrebbe essere a rischio ma una terapia ben eseguita non credo dovrebbe superare i 6 mesi.
Buona giornata
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
[#2]
Utente
Salve dott. Mancini,
la ringrazio molto per la Sua risposta.
Devo tuttavia chiarire che l'intervento è stato eseguito in un ospedale privato accreditato con il SSN (poiché la lista d'attesa in ciascuno degli ospedali pubblici della mia città era lunga ben oltre un anno) che non offre servizio di riabilitazione se non in regime di ricovero per lungodegenza.
Quanto ai 6 mesi di compoprto, mi riferivo alla somma dei due periodi di malattia per il recupero delle due spalle, dovendo intendersi i 180 gg come totali, anche se non consecutivi, nell'anno solare.
Mi pare di capire,, a questo punto che non vi sia altra soluzione che io assuma interamente a mio carico i costi delle terapie.
Cordiali saluti e grazie
la ringrazio molto per la Sua risposta.
Devo tuttavia chiarire che l'intervento è stato eseguito in un ospedale privato accreditato con il SSN (poiché la lista d'attesa in ciascuno degli ospedali pubblici della mia città era lunga ben oltre un anno) che non offre servizio di riabilitazione se non in regime di ricovero per lungodegenza.
Quanto ai 6 mesi di compoprto, mi riferivo alla somma dei due periodi di malattia per il recupero delle due spalle, dovendo intendersi i 180 gg come totali, anche se non consecutivi, nell'anno solare.
Mi pare di capire,, a questo punto che non vi sia altra soluzione che io assuma interamente a mio carico i costi delle terapie.
Cordiali saluti e grazie
[#4]
Utente
Gentile Dott. Mancini,
purtroppo le circostanze in gioco sono due:
1) alcune terapie non sono sovvenzionate dal SSN
2) per quelle sovvenzionate, mi sono stati proposti tempi di attesa talmente lunghi (oltre 3 mesi) da essere di fatto incompatibili con la necessaria precocità della riabilitazione
La scelta di rivolgersi a strutture private è, quindi, non solo nel mio caso ovviamente, pressoché "obbligata".
Si tratta di circostanze i cui dettagli ignoravo prima di questo frangente, altrimenti avrei stipulato per tempo un'assicurazione sanitaria integrativa. A questo punto, mi pare anche improbabile che, data la fin d'ora nota congenita iperlassità legamentosa, una qualsiasi compagnia accetti di assicurarmi e successivamente rimborsarmi i costi della riabilitazione conseguente all'intervento che dovrò fare all'altra spalla.
Francamente, sono amaramente delusa e preoccupata.
La ringrazio comunque per la sua cortese risposta e il Suo interessamento e La saluto cordialmente.
purtroppo le circostanze in gioco sono due:
1) alcune terapie non sono sovvenzionate dal SSN
2) per quelle sovvenzionate, mi sono stati proposti tempi di attesa talmente lunghi (oltre 3 mesi) da essere di fatto incompatibili con la necessaria precocità della riabilitazione
La scelta di rivolgersi a strutture private è, quindi, non solo nel mio caso ovviamente, pressoché "obbligata".
Si tratta di circostanze i cui dettagli ignoravo prima di questo frangente, altrimenti avrei stipulato per tempo un'assicurazione sanitaria integrativa. A questo punto, mi pare anche improbabile che, data la fin d'ora nota congenita iperlassità legamentosa, una qualsiasi compagnia accetti di assicurarmi e successivamente rimborsarmi i costi della riabilitazione conseguente all'intervento che dovrò fare all'altra spalla.
Francamente, sono amaramente delusa e preoccupata.
La ringrazio comunque per la sua cortese risposta e il Suo interessamento e La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 21/02/2011.
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